QUEST IV 0

[Impaled Janus]

Oddio, aveva trovato il classico guerriero orso. Non pensava ne facessero ancora. E questo era anche indeciso sul nome! Fantastico. Semplicemente fantastico. I compagni che parlano poco sono anche quelli che fanno meno domande comunque.
Per quanto William avesse sgarbatamente rimarcato il fatto che ancora non erano compagni, sentiva che alla fine avrebbe accettato l'offerta del principe. E lei l'avrebbe fatto soltanto per insegnare le buone maniere a questo zotico.

Solo alla domanda del guerriero, notò che le aveva dato del Lei tutto il tempo. Forse è redimibile.

PARLA A GANDER: Bhè di certo c'è che la principessa non si vede da tempo e i cittadini temono un rapimento o qualcosa del genere. Però a quanto ho sentito ci sono stati pessimi raccolti e epidemie tra animali; la situazione mi pare sia ben peggiore del previsto. Come si dice, morta una principessa se ne fa un'altra, ma senza viveri molti contadini non avranno di che vivere. Argahel è una località portuale, ma senza generi alimentari di base non può sopravvivere a lungo. E poi questa concomitanza di cattivi raccolti e malattie tra animali mi fa temere la partecipazione di qualcosa di peggio di quanto pensassi all'inizio. Temo forze oscure, persino feccia come i Necromanti.

Poi si fermò a riflettere:

PARLA A GANDER: Comunque penso che il principe sa che c'è qualcosa di marcio nell'aria. Per questo chiama volontari nonostante abbia un corpo armato. Siamo sacrificabili in fondo, dei girovaghi. Se muoriamo nessuno reclamerà i nostri corpi. *quasi nessuno nel suo caso, pensò tra sè e sè* Oppure è in crisi e vuole tenere i suoi soldati, gente di cui si fida, a portata di mano. Non sono della zona, non ne so la politica. Anche se mi sembrerebbe strano, qui pare tutto pacifico. Comunque meglio salire, non vorrei perdermi nulla. Mi scusi sa la precedo.

Avrebbe voluto chiedere anche cosa aveva scritto nel suo diario, ma aveva paura sarebbe scoppiato a una domanda così privata. Quindi prese l'ultima boccata d'aria pulita e si incamminò per le scale.

Modificato da Impaled Janus, 28 July 2010 - 02:15 AM.

[Discordia]

@VAL

Usando individuazione del magico non noti niente di particolare... nessuno dei venti avventori che hanno superato la selezione delle guardie, sembra aver con se qualche arma magica o essere sotto effetto di qualche incantesimo.
In fondo la chiamata del Principe è arrivata senza preavviso, e i presenti alla piazza non erano di certo pronti per affrontare una eventuale crisi.
___

Avanzando lungo le scalinate potete ammirare la maestosità del palazzo principesco... e la particolarità che lo contraddistingue dalle altre costruzioni di Agrahel; infatti esso è completamente coperto da un pregiatissimo marmo bianco, che grazie ai riflessi del sole crea strabilianti giochi di luce che incantano i presenti.
Il portone d'ingresso è stato realizzato con quello che, ad una prima occhiata, pare essere bronzo. Su tutta la sua superficie sono realizzati in basso rilievo scende di vita comune. Vi sono contadini intendi a raccogliere il grano, marinai che caricano e scaricano merci dal porto e guerrieri valorosi che si affrontano in battaglia.
Superato l'ingresso, vi ritrovate in una grande stanza dall'architettura che ricorda più quella di un tempio che quella di un palazzo regale.
Essa infatti è a pianta rettangolare suddivisa in tre navate, una centrale e due latere, che sono divise da imponenti colonne alte quasi otto metri. La stanza è molto lunga, e infondo ad essa vi sono dei gradini, anch'essi in marmo bianco, che portano ad un piccolo banco; dove al posto dell'altare dedicato alla divinità, vi sono due troni; per il momento vuoti.
[Immaginatevi una classica basilica romana a tre navate]
Lungo la navata centrale è steso un tappeto di color rosso vermiglio intarsiato d'oro.

All'interno della stanza vi sono numerose guardie che controllano l'ingresso degli avventurieri. Tra di loro vi è lo strillone, che attende l'ingresso di tutti i partecipanti.

[Reno]

Ascoltò le parole di Arlette con discreto interesse, approfondendo le voci confuse che aveva sentito al villaggio e facendosi una più chiara cornice di quella situazione. Finito il discorso la ragazza si diresse verso il palazzo.

Pensa: Si, veramente un tipo interessante Arlette Smierc. Sarà meglio entrare, non mi sembra di vedere traccia dei miei compagni qui fuori.

Rimase un'attimo assorto prima di incamminarsi seguendo proprio Arlette sin dentro il palazzo. Se da fuori la struttura lo aveva colpito per la maestosità, la bellezza e l'artisticità che dimostrava, l'interno lo aveva leggermente deluso, non aveva poi tutta quell'aria regale che si aspettava. Vide due troni vuoti che lo incuriosirono, non ne percepiva l'utilità, quindi quando notò lo strillone vi si avvicinò leggermente, era sicuro che sarebbe stato lui ad iniziare a parlare. Decise di ingannare l'attesa riprendendo la conversazione con Arlette.

Parla ad Arlette: Curioso non trova??? L'atmosfera di questo palazzo non è quella reale che mi aspettavo, inoltre quei due troni vuoti, che utilità creda possano avere??? Se non altro la presenza dello strillone significa che siamo vicini a scoprire cosa ci aspetta.

Detto questo riprese la sua ricerca visiva dei compagni tra i presenti in attesa di una risposta da parte della ragazza. Gander inoltre è troppo concentrato a non esporsi quando parla che non si accorge minimamente quanto possa essere sgarbato, d'altronde l'uso del lei è una palese garanzia di educazione.

[Discordia]

@Reno

Tra le venti persone che sono entrate nel palazzo, non vedi nessuno che ti possa ricordare i tuoi compagni; mentre le guardie presenti sono vestite con pesanti armature di bronzo. Rendendo impossibile la loro identificazione.

[fanton95]

Una volta entrato nella stanza non poté fare a meno di notare la maestosità del castello: marmi rari, tessuti pregiati e dipinti di alta manifattura, era stupendo. Erech non era mai stato alla corte di un membro di una famiglia reale e non sapeva come comportarsi quindi si accostò ad una delle guardie per chiedere informazioni.

Parla alla guardia: Mi scusi sono nuovo della zona e non sono mai stato al cospetto di un principe o di un qualunque altro membro della famiglia reale, saprebbe dirmi come dovrei comportarmi? Ci sono delle usanze specifiche in questo luogo oltre al normale inchino?

[VAL]

PENSA: Ma che combina questo? Prima si avvicina... Mi squadra e poi se ne va? Che tipo curioso.

Leon si domandò il senso di quel comportamento e per scrupolo diede rapidamente una controllata alla sua borsa, accertandosi che non gli mancasse nulla. Intanto continuò a salire le scale per raggiungere la sala grande notando allo stesso tempo l'assenza di elementi "particolari" tra gli altri avventurieri.

PENSA: Mhn... Tutti avventurieri abbastanza normali. Me l'aspettavo, ma non so se sia una buona o una cattiva cosa.


Continuando a guardarsi attorno, Leon vide una guerriera intenta a dialogare con una persona incappucciata. Per un attimo ebbe la tentazione di vedere cosa si celasse sotto al cappuccio, ma poi esitò ritenendola una mossa troppo avventata. In fine, si cercò un angolino tranquillo, incrociò le braccia e appoggiando la schiena ad una colonna attese di vedere come la storia sarebbe andata avanti.

Modificato da VAL, 28 July 2010 - 12:43 PM.

[Discordia]

@Fanton

La guardia che hai fermato indossa una pesante armatura in bronzo, ed un elmo da battaglia che rende impossibile l'identificazione della persona. Ha con se una pesante spada a due mani.

La sua voce è roca e per via dell'elmo risulta anche molto profonda, quasi un eco lontano.

Che genere di usanze dovremmo avere secondo te? Ti inchini e ascolti in silenzio.

Detto questo si gira, ignorando la tua figura, evidentemente non si tratta di una persola particolarmente cordiale e simpantica.

[fanton95]

"Certo questo è proprio un bel paese ma non credevo di trovarci tutti questi simpaticoni..."

Parla alla guardia: "Grazie dell'informzione, arrivederci."

Erech si aggiustò il cappello, poi si allontanò rimanendo in piedi tra gli avventurieri aspettando che la situazione si evolvesse.

[Impaled Janus]

PARLA A GANDER: Sinceramente il palazzo mi piace. Ha stile, e sembra proprio fatto per incitare alla regalità del principe. Magari un po' esagerato, pare quasi credersi un dio a quanto vedo, ma almeno ha buon gusto. E suppongo che i due troni siano sempre per principe e scomparsa consorte. Non vedo chi altro dovrebbe usarli.

Si chiese il perchè dell'improvvisa loquacità dell'uomo. Sperò non ci stesse provando. Per lui. *un piccolo sorrisetto compiaciuto le apparì sul volto per poi scomparire subito.*

PARLA A GANDER: Tanto vale aspettare ormai. Dovremmo essere tutti, no?

Si avvicinò a una colonna, avendo cura di non appoggiarvisi, e rimase ad aspettare novità a braccia conserte. Squadrando ogni tanto i guerrieri, magari per vedere se ne conosceva qualcuno dai suoi viaggi.

[Reno]

Pensa: Abbiamo pareri leggermente differenti per quanto riguarda il palazzo.

Non c'era altro da fare in quel momento, Gander incrociò le braccia e aspettò che lo strillone o chiunque iniziasse a spiegare qualcosa riguardo la loro convocazione lì dentro. Inoltre era anche deluso per non aver trovato nessuno dei suoi compagni tra gli avventurieri lì dentro.

Pensa: Mi sto immischiando in un'avventura inutile maledizione, però se l'offerta è buona e il compito non troppo difficoltosto non vedo perchè non dovrei accettare, soprattutto sono a corto di soldi, è difficile procurarsene senza uno stipendio fisso e quando i tuoi genitori son convinti che tu sia stato massacrato in una battaglia qualche tempo fa.

Attese, vide Arlette vicino alla colonna, si chiese quanto fosse valida la ragazza in combattimento.

[VAL]

Mentre tutti i presenti sono in attesa di avere notizie più precise da parte del principe o di un uno suo portavoce, Leon continuò a seguire divertito i movimenti del "losco fuguro incappucciato" , come se un modo così goffo di nascondersi potesse davvero funzionare...

Senza allontanarsi da dove si era appoggiato, il ragazzo rivolse a Gander qualche parola. Dopo tutto la sala era già piena di persone intente a parlare fra di loro, una o due persone in più non avrebbero fatto molta differenza.


PARLA A GANDER:Non vorrei dirtelo, ma se la tua intenzione è quella di passare inosservato... Beh non ci stai riuscendo poi così bene.

Sottolineando con un tono svagato che la donna guerriera non era stata l'unica a notarlo.

Modificato da VAL, 28 July 2010 - 14:55 PM.

[Reno]

Come Arlette a suo tempo, un'altro figuro rivolse la parola a Gander.

Pensa: E' evidente che in questa zona i tipi incappucciati non sono all'ordine del giorno.

Osservò il ragazzo, e lo riconobbe, era uno dei due tizi che gli aveva fatto notare Arlette, quelli che avevano avuto difficoltà a passare, quelli, secondo Gander, curiosi.

Parla a Leon: Effettivamente hai ragione, non funziona tanto bene questo metodo qua, ma l'importante è che nasconda la faccia.

Il tono era tranquillo per niente aggressivo (forse sgarbato XD) evitò di fare le presentazioni, magari se la scampava dal mentire, magari no.

Modificato da Reno, 28 July 2010 - 15:09 PM.

[VAL]

PARLA A GANDER: Oh? Nascondere la faccia? (Disse con tono sempre più divertito. ) Sei davvero così brutto lì sotto?

Leon concluse la frase distogliendo il suo sguardo dall'incappucciato e rivolgendo gli occhi in un punto imprecisato della sala. Casualmente gli passò davanti Erech che aveva appena finito di chiedere qualcosa ad una guardia. Ad ogni modo Leon non aveva intenzione di immischiarsi davvero nelle questioni di Gander, ne di sapere chi fosse. Lo scopo di quella chiacchierata era volta unicamente a passare il tempo in attesa che succedesse qualcosa.

[Reno]

Si concesse un sorriso alle parole del ragazzo.

Parla a Leon: Si, un gran brutto sfregio, non te li consiglio i tipacci di Salem, non riesco più ad avvicinare una ragazza da allora.

Gander parlò in tono volutamente sarcastico in modo da far capire che non c'era nessun sfregio sotto al cappuccio, era da un bel pezzo che non conversava così spensieratamente. Il ragazzo lo incuriosiva, ora era il turno di Gander di fare domande.

Parla a Leon: Parlando sinceramente, non hai l'aria del guerriero, mi chiedo cosa ti spinga all'avventura, non mi sembri nemmeno un tipo rozzo, insomma sei il contrario delle persone che ci circondano. (Tranne una ovviamente)

[VAL]

Leon chiuse gli occhi scuotendo la testa in modo da fingere un tono contrariato.

PARLA A GANDER: Quindi, secondo te, partire all'avventura è una prerogativa di gente rozza? Dicendo questo stai rovinando le mie aspettative.

Concluse la frase e si prese una piccola pausa prima di riprendere a parlare. La verità è che non aveva un motivo preciso per essere là... Da un lato c'era la necessità di soldi, ma quelli avrebbe potuto farli anche imbastendo uno spettacolo di magia in mezzo alla piazza. La verità è che Leon era curioso, ma vai a spiegare questo a qualcuno senza apparirgli pazzo.


PARLA A GANDER: Gli uomini agiscono sempre in base ad un obiettivo. Chi non ha un obiettivo, non può fare altro che camminare alla sua ricerca. Nel mio caso, per continuare il mio viaggio alla ricerca di uno scopo, ho bisogno di soldi. E' piuttosto banale come motivazione, ma sono convinto che sia lo stesso per quasi tutti i presenti.

Alzò le braccia con fare sconsolato e sfoderò un sorriso sardonico.

Modificato da VAL, 28 July 2010 - 18:04 PM.

[Reno]

Gander aspettò che il ragazzo terminasse l'intero discorso prima di aprir bocca. I soldi, una motivazione così banale che ormai non appare più tale.

Parla a Leon: No, non volevo dire quello, mi hai leggermente frainteso, intendevo che gli avventurieri di questa zona che si son recati qua sembrano per lo più rozzi, probabilmente il discorso vale anche per il sottoscritto nonostante non sia di qui. Comunque siamo in due a essere banali, cerco un bel gruzzolo, è inutile anche avere obiettivi se non hai mezzi per conseguirli.

Sperava che il ragazzo non se la fosse presa troppo per la frase sulla gente rozza. Intanto la curiosità aumentava, l'obiettivo erano i soldi, ma cosa avrebbe portato ad essi???

[Discordia]

Improvvisamente il portone in bronzo dietro di voi, spinto da due guardie, si chiude… la stanza prima ben illuminata, diventa più scura; nonostante alcune vetrate colorate facciano filtrare i raggi solari. Alcune guardie si muovono, accendendo le candele ed i candelabri che circondano il perimetro della stanza, ricreando un illuminazione accettabile all’interno della stanza.

A questo punto, notate come lo strillone si allontani dai presenti, sparendo in una piccola porta in legno posta alla destra dei due troni regali. Prima di svanire, si gira verso i presenti, e con voce solenne ed altisonante si rivolge a voi.

Preparatevi all’arrivo del principe Uhr. Rimanete in silenzio ed inchinatevi dinanzi a lui

Dopo pochi secondi di trepidante attesa, dalla porta in legno compare finalmente il principe.



L’aspetto del principe non è certamente dei più regali, infatti ad una prima occhiata non sembra minimamente curato. In altre occasione l’avreste sicuramente scambiato per un normale paesano, se non fosse per la semplice corona in bronzo ed un particolare medaglione che emana una particolare luce rossastra.
Alto circa un metro e settantacinque, dal fisico muscoloso ed asciutto porta lunghi capelli neri. La sua carnagione è particolarmente bianca, come se il principe non esponesse mai la sua figura al calore del sole.
Indossa un’armatura in bronzo ed un mantello di pelli di orso. Tra le mani stringe un calice in lengo.

Il principe Uhr non degna nessuno di voi di un solo sguardo, e lentamente si porta sul suo trono. Solo ora alza lo sguardo verso i presenti.

Gli avventori si inchinano dinanzi a lui in segno di rispetto, attendendo con trepidazione le parole del principe, affinchè sia fatta finalmente luce su quello che stava accadendo ad Agrahel.

Vi ho convocato dinanzi a me disse improvvisamente il principe, lasciando trapelare tutta la sua sofferenza nel tono della voce per cercare di arginare l’attuale crisi che sta portando Agrahel sull’orlo di una crisi. il principe si prende una leggera pausa, sorseggiando a fatica il liquido contenuto nel suo calice anche i muri qui… hanno le orecchie; ed ormai era inutile mantenere il segreto. Mia moglie… la principessa Melime è vittima di un incantesimo, come ben saprete; il problema non riguarda solo mia moglie, ma tutta la città. I raccolti vengono inspiegabilmente danneggiati, il pescato è misteriosamente scarso…
Da quando ho mandato tutti i militi a controllare e pattugliare lungo le strade di Agrahel e lungo i campi, questi episodi sono notevolmente diminuiti. Per questo motivo non posso utilizzarli per indagare, capire cosa può essere accaduto a Melime…. Ed i miei consiglieri purtroppo… hanno fallito

Il principe alza la testa scrutando i presenti

Offro mille monete a testa, a chi riuscirà a liberare la principessa dall’incantesimo.

Detto questo interrompe la sua discussione, osservando la reazione dei presenti.

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Nota:Potete postare e rivolgere domande al principe oppure attendere il proseguio del discorso.
Ho solo interrotto a metà il post, per non renderlo troppo lungo

[VAL]

Leon attese in silenzio. Inutile fare domande prima di avere chiaro il punto, ammesso che ne esista uno.

[Impaled Janus]

Arlette preferì non proferire parola. Anche se si era interrotto da solo non le sembrava educato. Specialmente di fornte a un probabile datore di lavoro.

1000 monete. Cancellò il "probabile" dalla mente, avrebbe accettato in qualunque caso . Non le interessava niente della principessa, ma in questo modo avrebbe potuto salvare gran parte della popolazione. Come disse il principe stesso : lo scopo era cercare di arginare l’attuale crisi che sta portando Agrahel sull’orlo di una crisi. Più sintetico di così... ma questo principe non le piaceva proprio. Ma andava rispettato, era giunto in qualche modo in quella posizione in fondo. E le offriva un bel gruzzoletto. Due piccioni con una fava.

Ma poi se si trattava di un incantesimo, perchè non chiedere direttamente l'aiuto dei maghi di Basilea? C'era per caso qualcosa sotto? Erano domande da non fare. Ne aveva anche altre di più "pacate", ma decise di aspettare. Meglio non mettersi in mostra e fare la figura della ficcanaso proprio all'inizio.

Modificato da Impaled Janus, 28 July 2010 - 21:31 PM.

[fanton95]

"Ero sicuro fosse opera di magia. Mi chiedo soltanto perché chiede aiuto a degli stranieri qualsiasi, essendo il principe dovrebbe avere alla sua corte i migliori maghi della regione..."

Questa storia lo incuriosiva sempre più e poi con mille monete avrebbe certamente potuto finanziare le proprie ricerche e i propri eventuali viaggi.

"Sentiamo cos'altro ha da dire."