La seconda scala di note è naturale, ma si tratta delle Quinte delle precedenti (le prime: A, G, F, E mi pare e le seconde quindi, E, D, C, B)
Comunque l'hai percepita come non naturale a mio parere perché si tratta di suoni che non hai avuto la possibilità di studiare approfonditamente... o forse non ho capito cosa intendi con "Non naturale"...
Sì in effetti mi sono spiegato a membro di segugio.. >_>
Il fatto è che se parlo in termini tecnici annoio il 99% di chi legge e magari non riesco comunque a farmi capire...
Vabbe', ci provo.
Cancella mentalmente il "naturale", che vuol dire tutto e niente.
Quello su cui punto l'attenzione è la "risoluzione" delle armonie.
Le note che mi hai scritto partono solo da 0.30, e non sono quello a cui mi riferivo, ma in parte hanno la stessa casistica, quindi parto proprio da quelle.
Far riprendere in A il ciclo A-G-F-E-E-D-C-B è una scelta poco felice secondo me: la tonalità del pezzo è chiaramente minore, ma non si sente la sensibile della scala di A minore (G#). Quindi l'unica sensibile che si avverte è quella della relativa tonalità maggiore ©. La sensibile di do è proprio si (B), che in genere dovrebbe risolvere sulla sua tonica ©. Mentre tu fai riprendere il giro su A... quindi invece di far sentire la sensibile che risolve sulla tonica (B --> C), si sente la sensibile che scende (B --> A), e ricomincia il giro. È una soluzione un po' "goffa", poco naturale.
Per far capire quello che dico anche a chi ora ha gli occhi così @.@ e gli gira la testa...
Se siete un minimo intonati, provate a cantarvi (mentalmente o dal vivo) la scala ascendente di DO (ovvero C). Però invece di arrivare fino al DO successivo, fermatevi al SI.
DO-RE-MI-FA-SOL-LA-SI...
Se l'avete cantata intonata giusta, dovreste sentire una "tendenza" a "concludere" cantando anche il DO finale.
Questa tendenza è tipica dell'ultima nota della scala, il SI. Che nella scala di DO si chiama "sensibile". Quando si canta il DO finale, si dice che "la sensibile risolve sulla tonica".
La stessa tendenza a continuare non si sente in nessun'altra nota della scala. Provate a fermarvi al SOL, o al LA. Sentirete che volendo la sequenza potrebbe anche terminare così com'è, e andare bene.
Nell'armonia cosiddetta classica, questa tendenza "sensibile" è così forte che ormai è entrata nell'orecchio degli Occidentali, anche di chi non ha mai studiato musica.
Quello che voglio farti capire Nomi (posso chiamarti così?) è che il pezzo ha comunque del potenziale, ma gli ultimi passaggi di ogni giro di arpeggio hanno alcune note che non "risolvono" sulle note su cui dovrebbero risolvere (almeno secondo il mio orecchio).
Questo non vuol dire che il pezzo è "sbagliato": in musica giusto e sbagliato non esistono.
Però un orecchio allenato all'armonia classica occidentale potrebbe percepire come "strani" gli ultimi passaggi di ogni giro. Esattamente com'è capitato a me. :)
Modificato da Midi, 15 March 2014 - 20:30 PM.