De #Gamergate 3

[Tio]

Ammetto che pure io ho scoperto l'argomento circa un mesetto fa, ma in realtà è tutta roba relativamente recente e volevo sapere se almeno a qualcuno di voi le voci sono arrivate.

 

E' una cosa piuttosto grossa, che sta scombussolando sia gli sviluppatori indie, che le grandi compagnie.

 

Cos'è successo?

Lo dico il più brevemente possibile, perchè online c'è davvero troppa roba e passa subito la voglia di informarsi sull'argomento.

 

Praticamente ad agosto la indie-developer Zoe Quinn, viene accusata dall'ex-fidanzato di essere andata a letto con un giornalista di Kotaku, in cambio di buoni vuoti per il suo gioco "Depression Quest".

Ciò ha scatenato principalmente due cose:

1) Violenti attacchi sessisti contro Zoe Quinn e le donne che lavorano nel settore, con veloce risposta delle femministe e di chi crede che nel campo c'è bisogno di più rispetto/uguaglianza tra generi.

2) La gente ha iniziato a porsi qualche domanda sulla credibilità dei giornalisti e dei siti/giornali di settore che da anni tutti leggiamo.

(in realtà i dubbi li abbiamo sempre avuti, ma questa è davvero la prima volta che si scopre uno scandalo di "corruzione" nel settore)

 

E entrambe le cose hanno portato gli sviluppatori (sia indie che di compagnie tripla A) a schierarsi da una parte o dall'altra, perchè in particolare gli attacchi contro le donne del settore stanno iniziando a diventare parecchio pericolosi.

 

L'ultima che è successa, per esempio, è che la sviluppatrice indie femminista Brianna Wu ha ricevuto minacce di stupro/morte su Twitter con il suo indirizzo, tanto che ha dovuto cambiare residenza. Ciò ha portato 800 sviluppatori svedesi (anche di Ubisoft e EA) a schierarsi contro questi violenti attacchi sessisti.

 

A parte questo, in particolare nelle prime settimane, ci sono state diverse "guerre online" tra giornalisti, utenti, forum, social-network e sviluppatori. Ancora più in particolare su Kotaku, Twitter e 4chan la situazione è diventata parecchio calda (per esempio cercatevi "Phil Fish", l'autore di Fez, per capire il suo ruolo in tutta questa questione).

 

Che ne pensate?

Ho notato che in Italia se n'è parlato veramente poco, infatti pure io in realtà ne sono venuto conoscenza diverse settimane dopo l'inizio di tutto questo casino. Qualche sito del settore ha provato a parlarne, ma l'argomento non ha suscitato troppo interesse. E in parte oserei anche dire "per fortuna", visto che in particolare nelle prime settimane si è parlato approfonditamente di uno scandalo sessuale e argomenti che sarebbero dovuti rimanere privati, dando vita ad una soap-opera di veramente cattivo gusto. Ora però l'argomento si è mosso in diverse direzioni e "finalmente" si inizia a parlarne pure da queste parti.

 

Se volete saperne di più, googlate "gamergate" e vi si aprirà un mondo.

[Old Pat]

Ho letto parecchi articoli a riguardo, ma ne so ancora molto poco, quindi correggetemi o approfondite se sbaglio o manco qualcosa.
Mi disgusta parecchio questo scandalo, perché se pure nel mondo videoludico arriviamo a questi livelli allora tanti saluti.

Non ho approfondito particolarmente la vicenda, ma si pensa che la Quinn abbia avuto rapporti con diversi giornalisti (potrebbero essere delle baggianate, comunque, per alimentare il fuoco) per poter dare sempre più visibilità e buoni voti al suo gioco.
Tutti si accaniscono su di lei, lei viene difesa da Fish e co.
A Fish hackerano l'account twitter, si arrabbia, cancella tutto.

Si é cominciato a parlare di una specie di "posto", una mailing-list, in cui tutti i giornalisti e PR di famose industrie si ritrovano per decidere che voti dare a quale gioco in maniera... "poco obiettiva". (E qui han cominciato a saltar fuori tutte le storie di corruzione e quant'altro) Ovvero la GameJournoPros, la lobby dei giornalisti.

E quindi nasce questo movimento #gamergate.

Questo ha portato anche a dare sempre più visibilità a coloro che portano avanti movimenti femministi (riferendosi allo scandalo Quinn). Come la Sarkeesian.
Sia chiaro, non sono assolutamente d'accordo con ciò che dice e ciò che fa, col suo fare provocatorio e, non me ne vogliate, odio i movimenti femministi (siamo già tutti uguali in 'sto cazzo di mondo, non ce n'é bisogno). Certa gente dovrebbe andare a lavurà. Però poi ha cominciato a subire serie minaccie di stupro e cose del genere assieme alla sviluppatrice Brianna Wu.
Ora, ci sono prove che sostengono che sia stata tutta una messinscena per ottenere visiblità, ma qui non saprei dire.

Non mi sorprenderebbe comunque se fosse vero, che son state minacciate. Internet permette di tutto, ma la cosa che ho notato è che sta distorcendo molto l'idea di "morale". E molta gente si sente libera di fare battute pesanti, minacciare e quant'altro. Come fosse un gioco.
Come non mi soprenderebbe se fosse falso. Si sta alzando tanto un polverone su 'sta faccenda che...

Come ho detto, mi disgusta, non voglio scandali simili nel mio "magico mondo del gaming". Non so nulla di niente, ma sa di marcio in qualsiasi punto. Qualcuno che dice che la Wu mandava messaggi offensivi a ragazzine autistiche... la Sarkeesian che di videogiochi non sa nulla ma parla, parla, parla. Che cercano di frenare qualsiasi movimento che non sia in accordo con il loro. Puff, ne dicono. La community che ci va pesante perché "it's the Internet". Ormai ci si abitua dopo un po', ma bisognerebbe darsi un contegno.

E' un inutile dramma, il cui risultato è solo uno, visibilità ai suoi protagonisti. Io non voglio dare loro visibilità e non voglio associare questo al gaming. Quindi che lo capiscano e la smettano.
E serve solo a distogliere il tutto dal vero scandalo, ovvero 'sta fantomatica lobby dei giornalisti, questa storia della corruzione. Che non è nulla di nuovo, eh.

Modificato da Old Pat, 25 October 2014 - 10:24 AM.

[Tio]

Concordo sul ruolo delle femministe. Non sono mai stato un loro grande fan in generale, ma francamente non mi ritengo neanche un misogino. Non bisogna certo essere femministi per capire che bisognerebbe evitare di minacciare di stupro/morte qualcuno: basta avere buon senso.

Se una delle due parti estremizza, è normale che poi anche l'altra si estremizzi e l'intera questione diventi ancora più violenta.

 

Però appunto, come non dovrebbero esserci le femministe, non dovrebbero esserci nemmeno le minacce di stupro/morte, e gli sviluppatori non dovrebbero andare a letto con giornalisti per ricevere buoni voti.

Come hai detto tu, c'è del marcio ovunque nella questione, e tutti i protagonisti hanno delle colpe: la Quinn e il giornalista (o i giornalisti) per aver preso per il culo un sacco di gente, quella percentuale di videogiocatori violenti e sessisti che hanno una mentalità da cavernicoli, e le femministe che hanno estremizzato una battaglia che non appartiene solamente a loro.

[Old Pat]

Mi trovi d'accordo, è un putiferio fine a se stesso. Un polverone inutile. Bisognerebbe distogliere lo sguardo dalla vicenda, da coloro che vi hanno preso parte, e far finta di niente.

[Zuppo]

Penso che la questione dovrebbe essere lasciata alle autorità di competenza e che darla in mano al popolino crea estremismi e guerre indifendibili.

Avevo sentito una storia simile parecchio tempo fa, a dire il vero. Comunque la discutibile neutralità delle riviste era già compromessa da numerose vicende, le più recenti sono Avatar (nel campo cinematografico) e Skyrim (in quello ludic).

le riviste sono solo specchio per allodole da MOLTO tempo. Che poi qualcuno lo faccia porgendo doni "in natura", non cambia di molto dal mio punto di vista, in quanto non sono troppo scandalizzabile. Vado a Principi e se un principio è infranto in un modo o in un altro, la mia disapprovazione è identica.

 

Detto questo, non so se ci sia modo di risolvere effetticamente la situazione di degrado o.o'

[kaine87]

Uh uh... la tipica trama di beautiful nulla di nuovo, cosi come il caso si è gonfiato allo stesso modo si sgonfierà. In questi casi qui si tende a voler liquidare in fretta questo tipo di situazioni, danneggiano le rendite e chi sta in alto, non vuole che il proprio capitale sia scalfito di un solo centesimo. Perciò si mette in moto il meccanismo della caciara e del tutti contro tutti così ci si dimentica del reale perché di tutto ciò e tutto torna come prima.

[Zuppo]

La nostra indifferenza spiega un po' perchè in italia si è spenta presto la fiamma. Nessuno di noi è disabituato a queste cose, in quanto abitanti di un paese piuttosto... Abituè alle raccomandazioni.

 

Molti giochi consigliati dalle riviste che mio fratello comprava abitualmente un tempo, comunque, erano davvero dei bei giochi come li annunciavano, perciò meglio non fare di tutta lì'erba un fascio. Però in queste circostanze mi viene da alzare le mani e dire "Vabbò" perchè non sono materialmente in grado di intervenire. (E non ritengo "interventi" andare a fare i sessisti in giro contro singole persone del momento).

 

Non saprei nemmeno se "boicottare la rivista" incriminata, perchè di uno che si è fatto corrompere, ce ne saranno dieci che han lavorato del tutto ignari e come si deve. Quindi per me devono pensarci le autorità, che possono prendere in accusa i singoli colpevoli.

Se non mi sbaglio, fare le putt**e o i gigo*ò per ottenere favori è assai incriminabile, no?

 

 

(Si, questo genere di attività non ha discriminazioni sessuali)

[Dax]

mi era passata la notizia sotto gli occhi e avevo fatto una sola considerazione:

"ma sti giornalisti sono così sfigati da dover accettare le avances di un cesso come sta Zoe Quinn????".

 

Ora esagero a chiamarla cesso, ma sinceramente non mi sembra sto bel pezzo di carne per cui rovinarsi la carriera. Ricordo che queste illazioni erano partite dal suo exragazzo o cmq ex-compagno nello sviluppo del gioco (ora non ricordo esattamente, è passato un bel po') che magari ha un po' romanzato per vendetta..

[ProGM]

Da quanto so per altro tutte le voci su Zoe Quinn erano state smentite, quindi non so neanche dove si voglia andare a parare.

 

Poi non so, non riesco a farmi un'idea. Percepisco un brusio di sottofondo quando si parla di questi discorsi che scatta sempre più spesso nell'opinionismo sfrenato, buonismo, trolling, flaming e tutti questi fenomeni che ben poco hanno di costruttivo.

Tutto si riduce nella buona vecchia guerra tra buoni (moralisti, buonisti, benpensanti) e cattivi (troll, haters, flamers), basati principalmente su opinioni e credenze (spesso erronei) e più legati ad uno sfogo sociale che ad un'effettivo interessamento alla questione. È come leggere i commenti alle testate di giornali sugli articoli che parlano di politica. Insulti, nient'altro che insulti.

Soprattutto nei commenti degli articoli che ho letto a riguardo non ho ancora trovato niente di utile, e non mi va di unirmi al coro di opinioni "ignoranti" (cioè sprovviste conoscenza).

 

 

Per adesso mi pare di capire che ancora una volta c'è di mezzo 4chan, e questo è un indicatore della qualità di ciò che stiamo assistendo.

 

 

Per quanto riguarda ste voci di corruzione e lobby, sinceramente... Mah.

Cioè, sì, saranno anche stravere, ma quanto ci vuole a tirare merda su un giornalista?

Esempio:

Un recensore è colui che riceve mail dai PR dai publisher/sviluppatori di videogame. È il suo lavoro: riceve info, le cataloga e se lo ritiene opportuno fa articoli in merito.

Plausibilmente con alcuni di questi PR avrà rapporti più stretti, chiederà informazioni, dettagli, contatti sul gioco da recensire. Non mi stupirebbe se stringa anche amicizie/conoscenze.

In più, plausibilmente, sarà in stretto contatto altre riviste e con altri recensori come lui, in modo da non farsi perdere notizie, evitare di essere scavalcato, aggiungere sostanza agli articoli/recensioni.

 

Bene, raccontando in modo diverso questa storiella, che penso rispecchi bene o male la realtà del mondo del giornalismo videoludico, quanto ci vuole a trasformarla in una storia di "amicizie", favoritismi tra recensori e PR, lobby e via dicendo?

 

Di per sè il giornalismo videoludico è un'ambiente a rischio, come è a rischio anche la stampa tradizionale. Ma da qui a chiamarla lobby... non so, mi fermerei prima di trarre queste conclusioni, ecco. È una soluzione troppo facile.

Andiamo a finire alla buona vecchia caccia alle streghe, se il giudizio finisce in mano alla massa come sta succedendo.

E questo si rispecchia in contromisure ridicole che stanno adottando certe testate per evitare cattivi giudizi dalla folla (limitazioni sulle promo key dei giochi, sui rapporti interpersonali tra PR e articolisti e così via).

[Testament]

Non ne sapevo nulla e... la cosa mi lascia abbastanza indifferente.

Che non prendo più in considerazione i voti delle riviste sarà un ventennio ormai e di scandali sessuali... pfui, si mettessero in fila.

[Impaled Janus]

Seguo la vicenda da parecchio, e tra una cosa e l'altra "so cose".

Il tutto è iniziato con Zoe Quinn, il suo ex-ragazzo (iniziamo con "raccontare la vita privata di altri online non è carino") e i supposti favoreggiamenti (la recensione l'ha fatta una persona estranea alla faccenda, altri siti hanno parlato bene del gioco... kotaku è influente, ma insomma, eh, è solo UN sito). Ma in realtà le cose vanno avanti da anni, da quando  Anita Sarkeesian aveva lanciato il suo Kickstarter per i video sul sessimo sui videogiochi. Già all'epoca ci furono minacce di morte e compagnia cantante.

Di Zoe Quinn si rivela la vita privata. Di Fish si hackera l'account. E la faccenda continua con atre persone, con indirizzi di appartamenti rivelati (questo vale per Anita, o anche per Felicia Day molto recentemente). Tutto sotto il GamerGate.

 

Cosa è il Gamergate: fottesega. No, davvero, fottesega, ci ho provato ma non ho capito. Ho letto commenti, articoli... c'è chi si erge per "l'etica nel giornalismo videoludico", ma è un argomento ridicolo. Zoe Quinn non conta una fava nel mondo di videogiochi, fa giochi INDIE. Il gioco in questione è del tipo "a offerta libera" (ed era stato attacco anche PRIMA di tutta questa vicenda). Quando le compagnie da AAA hanno letteralmente corrotto i recensori non c'è stato tutto questo putiferio. Qual è la differenza? L'è che Zoe è donna. Puro, e semplice. Questi attacchi sono quasi tutti su donne, i supporter di gamergate sono quasi tutti uomini. C'è una certa correlazione, mi verrebbe da dire.

 

Ma da dove inizia davvero Gamergate? Da che loco di internet?

4chan. Per me si potrebbe anche chiudere qui... e in effetti chiudo qui.
Perché per una volta mi pare una situazione bianco-nero.

[ProGM]

Ecco, impaled ha riassunto circa quello che avrei voluto dire nello scorso post. :D

[Makeratore]

Boh, fino ad adesso non ne sapevo nulla.

 

Ma sinceramente non mi preoccupa più di tanto la questione dei voti, quanto quella degli scandali sessuali e femminismo e quant'altro.
Devo dire, però, che sono un po' deluso riguardo le valutazioni dei giochi. Effettivamente, prima di comprarne uno, vado sempre a controllare il voto. Certo non è che mi lascio influenzare da esso, però mi faccio un'idea, anche grazie ai "Pro" e i "Contro".

[Zuppo]

In realtà il poter provare un gioco prima di comprarlo, è l'unica ragione che mi è rimasta per scaricare videogiochi. Entrato a far parte del campo indie, ho tutte le motivazioni di redimere i miei anni di illegalità parziale, comprando i giochi che mi piacciono DOPO averli almeno provati, perchè purtoppo su steam, quando ti regalano un gioco non puoi nemmeno regalarlo a tua volta se scopri che sul tuo pc NON FUNZIONA. Sigh.

 

Non si usa più fare demo... avevo compilations intere di demo che mi han aperto a tanti giochi, in futuro presi sulle riviste.

Il voto a quel punto SERVE, lo ammetto, e non è consigliabile un gioco con voto 0. Però è+ un po' come su anime click... le valutazioni sono da evitare quando sono BELLISSIME o PESSIMEEEH

Se un gioco è "normale", con buona probabilità è un voto attendibile. Tutti gli eccessi han qualcosa che s'è bruciato nei retroscena. Haters, fanboy o corruzione.

 

 

Comunque impaled mi ha lasciato a bocca aperta per la sua capacità di sintesi, informazioni e schiettezza nel seccare la questione con una stoccata letale.

Approvo quanto ha detto.

[Seanbb]

Impaled ha ragione e purtoppo queste cose accadono spesso, e non solo nel mondo videoludico.

Le donne sono ancora spesso discriminate e vengono viste in modo strano in alcuni settori, quello videoludico è uno questi.

e ormai con la scusa chei "tutti dicono la loro " gli haters e altre balle infestano internet.

Ci vorrebbe una sorta di lista ban per chi non è capace di stare in internet e che venga bannato per un bel po'.

A molte persone la libertà completa (in questo caso di parola) da alla testa.

[nomorehero]

Andiamo, andiamo ragazzi. Stiamo parlando di nulla, tutto ciò è OVVIAMENTE una bufala.

 

Insomma dai non è credibile.

 

voglio dire... credete davvero che esista al mondo un impavido disposto, non dico a farsi corrompere, ma a fare sesso con Zoe Quinn?

[Holy87]

Questo topic l'ho scoperto solo ora, ma leggendolo tutto la penso esattamente come Impaled e Pro.

[Zoro the Gallade]

In realtà la storia ha tre lati in torto...ognuno dei quali ironicamente fa la stessa cosa: gonfiare fino al limite una storia che è completamente insignificante ai fini del mondo videoludico in generale, e del mondo per quanto ne riguarda.

 

Da una parte i femministi convinti che tentano di usare la storia come trampolino di lancio per far scoppiare scandali e controversie. Sì, l'equità tra i sessi è un argomento molto attuale, importante e delicato, ed è proprio per questo che bisogna discuterne seriamente, non dichiarando guerra a qualsiasi cosa che si possa etichettare come "sessista".

 

Dall'altra, l'estremo mobbing che esiste anche all'interno di una community come i creatori di videogiochi. Ora che il mercato è saturo di giochi che ricalcano i generi più gettonati o tentano di essere originali, spesso cadendo tanto fuori dagli schemi che vengono ignorati...c'è parecchia competizione nel campo. È ovvio che di tanto in tanto spunti un creatore anonimo che in qualche modo attira l'attenzione del mondo del gaming e può venire sospettato di favoritismi, o autori che sbroccano perchè il rapporto tra loro e i fan si è deteriorato.

Certo, dal punto di vista di altri creatori che, tra difficoltà economiche e difficile gestione del proprio tempo, vedono un gioco fino a poco prima sconosciuto che viene recensito e quasi osannato da influenti siti di gaming, è comprensibile che sentano che gli è stato fatto un torto.

 

E infine, ovviamente, abbiamo la feccia. I troll. Quelli a cui non interessa dire la propria opinione o contribuire a una discussione, ma semplicemente dare fastidio, insultare dietro l'anonimato, sfogare la loro voglia di conflitto in un modo che non gli causerà ripercussioni nella vita reale. Quanti di quelli che mandano insulti sessisti o creano immagini umilianti, o semplicemente prendono le difese della parte più aggressiva o controversa di una discussione del genere, secondo voi credono davvero a ciò che dicono? Gente inutile, che all'apparenza sono persone che si incontrano tutti i giochi, ma quando si siedono a un computer si svagano cercando di rovinare la giornata a qualche persona sconosciuta dall'altro lato del mondo. Potrei essere io, potreste essere voi, potrebbe essere il vicino che salutate quando scendete al bar la mattina. È una piaga incurabile.

E le loro vittime sono innumerevoli, ogni giorno. Ragazze che diventano ansiose perchè ricevono insulti o minacce su Facebook, o ragazzi che cadono in depressione perchè vittime di cyberbullismo. Se il fatto "Quinnspiracy" avesse deviato l'attenzione su questo problema, forse sarebbe stato un lato positivo. Ma invece no, si è trasformato in un semplice "Hurr, il mondo dei videogiochi è sessista".

Modificato da Zoro the Gallade, 12 November 2014 - 12:07 PM.