Dico la mia e, non per difendere Avatar:
Ci sono molti film, (e la saga di Star Wars, così come Avatar, sono in quella lista) che per chi li vuole ascoltare lasciano delle tracce su cui riflettere con molta attenzione.
In Star Wars Yoda è una fonte inesauribile di queste "tracce"
Non è un caso che molti approfondiscano Star Wars dal punto di vista della sua "religione" sono perfino riusciti negli anni a crearne una reale in u.s.a. Ma... se togliamo il contesto religioso, che spesso fa storcere il naso per colpa di una cattiva educazione in quel senso, e ci limitiamo solo ad ascoltare i consigli di Yoda scopriamo innegabilmente in loro una profonda saggezza e conoscenza dell'universo, che viene, ovviamente, non tanto da Yoda, ma da chi ha scritto per "lui" il copione.
Eppure si ascolta con interesse il "maestro" Yoda, nonostante la sua natura di pupazzo, e ci si ricorda quel che ha insegnato a Luke anche ad anni di distanza, forse per il carisma, forse per tante cose... non importa il motivo, sebbene ci sia, fatto sta che lascia delle tracce in noi.
In Avatar, si sente un monologo di Jake nel quale afferma che Neytiri gli ha insegnato che il corpo è solo energia e che al momento della morte questa energia va restituita perchè è solo in prestito:
"Lei parla di una rete di energia che scorre in tutte le creature viventi. Dice che tutta l'energia è solo in prestito, e che un giorno bisogna restituirla"
Yoda:
"La morte è parte naturale della vita, gioisci per coloro che intorno a te si trasformano nella Forza.
Quando Jake parla con la madre di Neytiri nel loro primo incontro quest'ultima è dubbiosa che Jake possa imparare ad essere un Na'vi, perchè:
"è difficile riempire una coppa che è già piena"
Yoda nel 1970eprendilo:
"Devi disimparare ciò che hai imparato"
Sono solo due esempi, ma sarebbe infinita la serie di esempi che si potrebbero fare così come la lista di tracce da percorrere:
Se ad anni di distanza altri ripetono quelle frasi, non si può dire che esse siano "scontate" nonostante lo siano, perchè non sono state "recepite"
e più si pensa che queste tracce siano "scontate" e meno ancora le si recepisce.
Sono tracce, che sta a noi decidere se sono importanti o meno per noi, ma escluderle a priori non è un buon modo per concedersi di provare ad ascoltarle.
Sono insegnamenti che esistono da centnaia di anni, non è che Avatar le copia da Star Wars, è Star Wars, semmai che le ha copiate da altrove, e ciò comunque non le rende meno significative.
Ma la questione è sempre la stessa è riuscire a fare il passo oltre al pensare che siano significative, quel passo significa ascoltarle, ascoltarle veramente: fino ad allora... dovranno essere riproposte ancora mille e mille volte
C'è una storiella che veniva raccontata anni fa a dei tizi che non capivano, e veniva fatto allo stesso modo,
si inventavano un'avventura di pura fantasia e ci cacciavano dentro delle tracce importanti, così tu che ascoltavi iniziavi ad apprendere delle cose ancora più importanti solo se riuscivi a cogliere quelle tracce e non farti invece disorientare dalla mera "storia" che ti veniva raccontata per sviarti; la storiella finiva così:
11 Il seme è la parola di Dio. 12 I semi caduti lungo la strada sono coloro che l'hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la parola dai loro cuori, perché non credano e così siano salvati. 13 Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, accolgono con gioia la parola, ma non hanno radice; credono per un certo tempo, ma nell'ora della tentazione vengono meno. 14 Il seme caduto in mezzo alle spine sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano sopraffare dalle preoccupazioni, dalla ricchezza e dai piaceri della vita e non giungono a maturazione. 15 Il seme caduto sulla terra buona sono coloro che, dopo aver ascoltato la parola con cuore buono e perfetto, la custodiscono e producono frutto con la loro perseveranza.
Della storia di uno che butta due semi in terra, è difficile immaginare qualcosa di più scontato, ma... in verità questo poco ha importanza. E' importante semmai restare aperti ai dialoghi, a ciò che viene raccontato, al come, e non al quanto ci ricordi qualcosa che già conosciamo. In effetti queste tracce sono letteralmente ovunque, ed è difficile vedere anche solo un film senza scorgerne almeno una...
ma ci sono casi, e come detto Avatar è uno di questi, in cui la presenza di queste tracce è molto meno "nascosta" ed è quindi più facile per chi guarda provare ad ascoltarle.
Se Avatar non ci colpisce, beh, pazienza, significa che come "maestro" non usa un linguaggio che in noi si mostri efficace ad apprendere, non importa, ne verranno altri, Yoda lo dice
"sempre in due sono, un maestro e un apprendista"
serve insomma qualcosa che ti faccia aprire gli occhi per poter "vedere" (io ti vedo)
e quel qualcosa è il "maestro" e tu... ovviamente sei l'apprendista che, come sempre Yoda insegna, all'inizio arranca anche solo a voler capire qualcosa di nuovo.
Se sia o meno una storia scontata in realtà non ha quindi molta importanza, di fronte alla grandezza di ciò che potenzialmente può trasmettere, cioè all'utilità che un'opera, in questo caso Avatar, può rivestire.
Poi, si, ok, uno si può annoiare, può piacere o meno, questo è comprensibile, solo... non è da considerarsi una delusione, perchè nulla, a mio dire, che cerchi di insegnarti qualcosa di così grande può considerarsi "deludente"
In fondo recita un antico adagio orientale:
"Quando l'allievo è pronto il maestro giunge"
e solo allora, mai prima.
Il maestro era lì, è passato, non ci ha scelto, non eravamo pronti... prima o poi verrà quello buono, ma non dipende dal maestro, dipende da noi.
Modificato da Martin Ginrai, 27 October 2015 - 19:12 PM.