Ryo... anni fa conoscevo un tipo... e dirò che mio malgrado e dopo ripetuti tentativi conosco ancora, che voleva farsi una tigre su un casco.
Le opzioni erano due, o si faceva fare il lavoro da terzi, oppure se lo faceva lui risparmiando.
Ma non sapendo come fare non sapeva quali fossero i costi a cui andava incontro.
Aveva trovato questo corso di areografo a Roma, ma prima di iscriversi, dal momento che io ho usato anche l'areografo, in the past, mi chiese consiglio.
Faccio il corso e poi altro che tigri, posso farmi quando mi serve quello che voglio, anche il serbatoio della moto e... tutto il resto.
Mi diceva.
Si... cioè, anche si, se usi i colori giusti e tutto, con l'areografo puoi pure fare bodypainting il problema... è che aveva frainteso, pensava che "saper usare l'areografo" volesse dire "saper fare la tigre"
Cioè, confondeva l'uso dello strumento e la tecnica manuale necessaria con il soggetto.
Uno così minimo potevi proporgli un posto come centralinista dell'ufficio per la verifica metafisica invece andò a finire che affidò la moto a terzi, il casco lo tenne liscio così come lo prese e il corso a Roma lo lasciò ai romani.
Tu dirai, che c'entra con me?
Ecco, non vorrei che stai commettendo lo stesso errore e
che tu stia pensando che imparare a usare una tavola grafica voglia dire "imparare a disegnare"
Usare una tavola grafica, anche ripetutamente ti permette di migliorare nettamente nell'uso della tavola grafica.
Ma per migliorare a disegnare... funzionano ancora soltanto la carta e la matita.
Il fatto di impugnare una penna ottica, o di operare su una superfice liscia non ha nulla a che fare con l'atto di disegnare, e cosa peggiore, non crea esperienza per sviluppare le aree cerebrali adibite al disegno.
C'è il bisogno di essere a contatto con i materiali, con le cose, con la carta e la matita, la penna, il pennello, insomma, serve che il tratto che tracci sia lì, e non che sia una copia digitalizzata dello stesso. Serve che si crei un'esperienza che coinvolga tutti i sensi, udito, olfatto, tatto, vista, e serve affinarla più volte per imparare a sviluppare l'occhio adatto a cogliere non solo gli errori ma anche i pregi e le sfumature nascoste del disegno.
In pratica, usare una tavola grafica permette di velocizzare una messa in opera, metterci meno tempo, quindi, o creare effetti visivi particolari che la tela non permette se non smadonnandoci su settimane, ma non di sviluppare le proprie capacità latenti, anzi... semmai è il contrario, utilizzare troppo una tavola grafica porta la mente a non riuscire più ad orientarsi quando si torna sulla carta, e poi c'è gente che si lamenta che non vede il disegno perchè la sua mano lo copre.
Attento quindi a non confondere le cose, per imparare a disegnare serve costanza, ma serve anche farlo al di fuori del mondo digitale, serve osservare e imparare a osservare quel che ti circonda, e serve velocizzarsi su una moleschina, un quadernino, un blocco architetto (in assoluto questi ultimi li preferisco)
la tavola grafica è qualcosa in più che può migliorare la resa finale, può permetterti di elaborare aspetti dell'immagine, semplificare un lavoro di correzione o animazione, ma viene sempre dopo. Prima matita, gomma, e carta, non si scappa.
Modificato da Martin Ginrai, 11 December 2016 - 15:09 PM.