È capitato a tutti? Il voler trovare un’idea originale, pensarci per giorni, ma non tirare fuori nulla. Magari avete una buona fantasia, ma se siete in un periodo buio le idee tardano ad arrivare. In questo caso non bisogna sperare che l’idea spunti fuori dal nulla, ma bisogna reagire ed organizzarsi!
Oggi vi presento:
“Come far nascere le idee”
1. Trovare idee base
Come prima cosa, si dovrebbe tenere una sorta di lista o diario, dove appuntare persino le più piccole idee che vi passano per la testa.
Per trovare un modo di come creare uno specifico minigame, strutturare al meglio il proprio gioco, od addirittura per iniziarne uno da zero, servono delle idee base.
Ma come far venire in mente queste idee “base”? Vi elenco alcuni dei metodi:
-Altri giochi
Anche se sembra il metodo più banale, è possibile prendere delle idee da alcuni giochi, ma soprattutto da meccaniche o minigiochi non troppo sviluppati, per poter donare loro una nuova esistenza!
Esempio: Giocando a Final Fantasy 7, mi è piaciuto il minigioco della fuga in moto. Mi appunto quindi questo minigioco, e qualche mese più tardi mi viene qualche idea per un gioco basato sulla fuga con meccaniche simili (non necessariamente in moto)
In questi casi è importante attingere all’idea, ma senza mai copiarla spudoratamente.
-Sogni:
“Il sonno porta coniglio” dicono. Ed è vero! I sogni esplorano parti del nostro subconscio, quindi è legittimo definire come proprie le idee che nascono dai sogni! Una buona pratica sarebbe tenere un diario dei sogni per poter migliorare le capacità di ricordarli, ma è una pratica molto impegnativa.
Esempio: Ho sognato un gioco d’azione dove dovevo combattere sassi, porte e perfino la cavità degli alberi (non ha senso in ogni caso). Mi sono quindi appuntato l’idea, e l’ho complementata con un gioco che ho provato tempo fa per cellulare.
-Luoghi di riflessione:
Il letto (oltre al bagno) è il punto della casa dove si è più propensi a fare riflessioni prolungate. Spesso però le idee che ci vengono a letto sono dimenticate subito dopo. Sarebbe una buona idea usare un foglio di carta o un registratore per segnare le idee interessanti, ma anche modifiche che si vogliono fare sulle idee già segnate.
-Musica:
La musica è fondamentale per la riuscita di un gioco, ma spesso si pone la musica in funzione del gioco, e non viceversa. Ascoltare musica tratta dalle vostre colonne preferite nei momenti in treno o in bus, potrebbe far uscire delle associazioni particolari.
Esempio: Ascoltando le musiche di un certo compositore, piano piano ho cominciato ad associarle prima con gare di corsa sfrenata, poi con gare tragiche ed infine con maratone epiche. Ecco qui, il mio gioco sullo sport è terminato! Ora basta solo cominciarlo! XD
-Aspetti della vita reale:
Spesso nei giochi manca qualcosa. Aggiungere un aspetto prima d’ora mai considerato, quel pizzico di novità che farà pian piano creare un gioco totalmente originale!
Esempio: RPG + Gioco dell’oca. Ed ho detto tutto. (ciao Test! :D )
Esempio 2: Satoshi Tajiri, con la sua passione di collezionare insetti, ha inventato i pokémon.
-Studio/Cultura:
Gli argomenti a cui non ci si era mai interessati alle superiori possono servire! Un singolo argomento può generare diverse idee nella testa, o fungere da colto riferimento nel proprio gioco. (principalmente storia, filosofia e letteratura)
Esempio: Studiando Anassimandro , 3 anni fa ho voluto fare un gioco dove la nostra classe va a raccogliere le 5 perle dell’Ápeiron. Ho inoltre utilizzato il fiosofo Anassimandro nel gioco per il contest di pasqua.
-Rottura di un Cliché:
Come testimonia il nostro topic apposito, il mondo dei videogame è pieno di cliché. Può succedere che ci si metta a riflettere su uno di questi, e può quindi nascere un’idea basata sulla manipolazione di esso.
Esempio: Ascoltando riflessioni filosofiche sulla morte (vedete come la cultura di prima entra in gioco e si unisce con i cliché?) ho riflettuto su questo lato oscuro. Nei giochi la morte è considerata la fine. E se invece quando muori l’avventura continua ma in modo differente?...
-Un “viz”:
Come lo chiamo io, un tormentone diffuso solo in una certa cerchia di persone. Quando si scherza con amici, spesso col tempo nasce una specie di tormentone comune, che può essere ad esempio immaginare alieni nelle fontane o pensare che le persone anziane in verità stanno facendo gare di corsa.
Esempio: Io e mio fratello scherzavamo sul “sadico”: Ci immaginavamo delle persone che facevano uno scherzo e poi scappavano ridendo malvagiamente. Piano piano nasce il concetto di un mondo dove tutti sono sadici. Manca solo trovare il tipo di gameplay adeguato e poi il gioco nasce da sé. (o quasi)
-Un disegno:
Chi disegna lo sa meglio di me, i disegni non sono solo pezzi di carta colorati. Spesso da un concept di un personaggio si può immaginare la sua storia, il suo stile di combattimento… E persino il mondo in cui potrà essere inserito.
Esempio: Ho trovato l’immagine di un ragazzo dalla toga nera in un sito di risorse, e questo è presto divenuto Anagrom, il protagonista del rispettivo gioco per il labyrinth contest.
-Contest
Nulla da aggiungere. I contest sono perfetti per dare una direzione alle proprie idee. Quando si hanno poche idee, è infatti buona cosa concentrarle in una singola direzione.
-Cominciare
Spesso cominciare a creare il gioco (dopo aver fermentato bene le idee) ci aiuta ad entrare nel contesto. Farsi venire idee mentre si sviluppa non dovrebbe essere troppo difficile.
-Commenti/richieste:
Vedere cosa pensano altre persone dei propri/altrui lavori aiuta spesso a riflettere.
Esempio: Un caso limite è avvenuto a me, una persona qualsiasi mi ha chiesto se potevo fargli un fangame. Gli ho risposto educatamente di no, ma mi è venuta in mente una domanda: “si potrebbe fare un fangame universale dove ogni giocatore inserisce la sua faccia?”. La risposta è ovviamente sì.
2. Complementare
Dopo aver trovato delle idee base si possono unire quelle che sembrano coerenti, od anche ripetere il primo procedimento, tenendo a mente l’idea su cui ci si vuole concentrare. Questo spesso aiuta a complementare le idee, che diventano così idee “composte”.
Usando un esempio precedente, l’idea base per un gioco è uscita unendo un sogno con alcune meccaniche di un gioco per android che ho provato.
3. Maturare
Avendo trovato un’idea “composta”, il gioco (o semplicemente una parte di esso) può cominciare ad essere sviluppato. Però sarebbe buona pratica aspettare del tempo prima di iniziare, così cominciano ad emergere elementi che si vorrebbero aggiungere, modificare o rimuovere. Spesso ci si pente di alcune scelte a sviluppo ormai inoltrato, per evitarle è meglio sfruttare questo periodo di “fermentazione” al meglio.
4. Stile
Come ultima cosa, prima di creare un qualsiasi gioco cercate di capire qual è il vostro “Stile”: Quale tipo di giochi siete più propensi a fare, e quale tono date agli eventi. Fare un gioco inerente al vostro stile risulterà sempre più facile e gradevole!
Spero questa guida sia servita a qualcuno, od almeno sia risultata interessante e non venga subito dimenticata nelle profondità della cronologia.
Se qualcun'altro avesse per caso altri metodi attraverso i quali trova nuove idee, sarei molto incuriosito di ascoltarli.
Modificato da Samuele97, 01 June 2017 - 22:00 PM.