Detto questo, possiamo parlare pure del gioco. Esso è, come vedrete, degno di nota nell'universo di qualsiasi Mapper. L'autore, Aeliath, autore di molti giochi del genere RPG di stampo classico, è infatti riconoscibilissimo nello stile sapiente di Mapping che contragguistingono le oltre 170 mappe che compongono il gioco. Ragion per cui, tuffatevi nella lettura e ricordate come questi Leggendari Makerer siano effettivamente vissuti (nel senso tecnico del termine) dieci anni fa, ossia nel pieno dell'Età d'Oro. E giocate. Con questo capolavoro, altro non potrete fare... per molto tempo.
AsprusT26
Le Leggende del Making
Capitolo 2
Castle
Autore: Aeliath
Anno d'Uscita: 2002
Categoria: Gioco di Ruolo
Aeliath, come ho detto, è un Mapper. Questa è infatti una componente essenziale in tutti i suoi giochi: un dungeon, spesso simmetrico e perfettamente architettato, come un vero e proprio ingegnere; ed una "mappa" nel senso letterale della parola, disegnata da Aeliath stesso, che mostra la perfezione geometrica del dungeon nella sua interezza. Inoltre, egli è anche un buon Enigmista; nonostante il dungeon "sia lì", proprio come mostra la mappa, non sarà mai, fin dall'inizio, completamente esplorabile, ma enigmi, porte sbarrate, pulsanti strani e chi più ne ha, più ne metta, impediranno il passaggio del giocatore.
Castle è probabilmente il suo primo gioco creato con questa tecnica, e probabilmente il suo capolavoro. Nonostante egli ci abbia impiegato "solo" 7 mesi a creare tutto il gioco (ottimo esempio, tra l'altro, della costanza di un "vero" Makerer: quanti progetti oggi sono triennali, e comunque sono distanti dal completamento (con ciò, comunque, non intendo offendere i progetti di quest'anzianità: perdonami, Testament, se ti ho offeso ) ! E quanti progetti che vengono abbandonati!), con questo è stato letteralmente catapultato, dall'essere sconosciuto al diventare famoso, un Leggendario Makerer, ai giorni nostri. E, sebbene abbia egli completato molti altri progetti, oggi è con questo che viene amorevolmente ricordato Aeliath nei forum di Making Italiani.
Sehazan riceve visita da un misterioso e turbato individuo. Che notizie porterà?
La storia di Castle, ricca di sorprese e originalità, narra di Sehazan, un uomo che ha ereditato da suo padre, come suo padre prima di lui, il titolo di "Cacciatore dei Demoni", pur non avendo egli mai combattuto in vita sua. Un giorno però, il 7 novembre, riceve visita da un individuo misterioso, che viene a chiedere il suo aiuto per un malvagio accadimento avvenuto il giorno stesso. Il Castello di Esengarth, un tempo una reggia maestosa, oggi, dopo una guerra distruttiva, una fortezza oscura, adibita a prigione per i criminali più scellerati, è stato infatti teatro di un evento apocalittico di ineguagliabile potenza, e da allora i prigionieri sono tutti spariti, e orde di demoni sono usciti allo scoperto, invadendo in poco tempo l'intero edificio. Lo sconosciuto è riuscito, però, a fuggire, o almeno così sembra; ed è venuto a chiedere aiuto a Sehazan. Il titolo di Cacciatore di Demoni, infatti, non è solo un mero titolo trasmesso di nascita in nascita; assieme ad esso, si eredita il potere stesso di Cacciare i Demoni, nonostante sembri a Sehazan di esserne completamente sprovvisto.
Sehazan e il suo compagno alle porte del Castello di Esengarth.
Decide, comunque, di partire, per dare una mano allo sconosciuto, che di nome fa Gaheth, e cercare di rallentare l'orda demoniaca, e di scoprire il destino dei prigionieri. Ma, man mano che si addentra nelle oscure stanze del Castello, cercando di capire cos'è successo, un terribile piano, di fattura demoniaca, viene lentamente scoperto, non diminuendo le domande rimaste inespresse dal giocatore fino a quel momento, ma, anzi, aumentandole di volta in volta. Che sta accadendo al Castello? Dove sono finiti i prigionieri? Che cosa intendeva dire Gaheth, quando parlava del "Potere" dei Cacciatori dei Demoni? E chi è veramente Gaheth? Man mano che Sehazan si addentra in quello che un tempo era il ritratto dello splendore e dell'opulenza del Regno, egli traccierà un collegamento fra tutti gli avvenimenti degli ultimi giorni, arrivando a scoprire, poco per volta, il Segreto del Castello... e colui che l'ha architettato.
Ecco Sehazan, poco dopo, all'interno del Castello.
Castle è una pietra miliare, una pietra segnalatrice di quanto lavoro ha svolto Aeliath nella trama oscura, negli avvenimenti malvagi, nei mille perché, perfettamente architettati, che ricevono risposta alla fine dell'avventura di Sehazan. Ed è anche un eccellente gioco dall'ottima Atmosfera; fin troppo. Fin dall'inizio, il giocatore avrà l'impressione di essere solo, completamente solo, in un edificio riboccante di demoni e altri mostri oscuri; dietro ogni angolo si può trovare il prossimo nemico, oppure un valido aiuto nel prosieguo. I Save Point sono contati fino all'osso, ma questo non è un problema, dal momento che essi generalmente si trovano in punti strategici, piazzati in luoghi che il giocatore passerà, ripasserà e riripasserà ancora. Infatti, il Castello non è un Dungeon "a progressione di livelli", ma anzi è una semplice reggia che disgraziatamente si è trasformata nel dungeon: è divisa in tre piani, Pianterreno, Primo Piano e Sotterranei, e le stanze si sbloccano man mano che la storia procede; niente paura quindi se trovate fin dall'inizio la prima porta sbarrata, perchè saprete che, prima o poi, potrete accedervi (e in che modo, anche...). Ripassare nelle stanze imparate a memoria non è quindi noioso come può sembrare, ma, anzi, dopo un po' questo girovagare, questo apparente blocco nel gioco troverà il suo sbocco in un elemento che avrete già visto prima, cui non avevate badato, che ora, nel momento giusto, trova la sua funzione. Alla fine, il gestire almeno 150 mappe esplorabili completamente sarà semplificato dall'uso del Teletrasporto, sbloccabile presso diversi punti fissi. indispensabile, alla fine, nella trama.
Più tardi nel gioco verrà sbloccato anche il Bibliotecario, un misterioso venditore di item che dà sempre di spalle ai nostri,
come una specie di ancora di salvataggio, come l'unico punto che ha in comune un normale Gioco di Ruolo da Castle.
Sehazan, in uno dei corridoi del Castello. Cosa ci sarà dietro l'angolo...?
Castle, infatti, non è definibile come un semplice Gioco di Ruolo. Questo infatti si specifica nel continuo avventurarsi del Party fuori dalla Città, sapendo che, comunque, prima o poi ritroverà un Inn dove curarsi. L'opera di Aeliath si distacca da questo filone, invece: tutto il gioco è ambientato in un unico, grande Dungeon, dove la cosa più simile all'Inn sono gli Healing Point, e l'unico vendor è un uomo ambiguo dai capelli bianchi, che vive nel Castello disinteressandosene dei Demoni o di quant'altro. L'unicità di Aeliath nell'ambientare le sue storie in dungeon che non sono solo la grotta dove si rifugia il Re degli Slime, ma anzi sono soprattutto punti importantissimi nella Trama del gioco e non semplici filler, qui raggiunge l'apice della perfezione, l'apogeo di qualunque Mapper che si rispetti: le 170 mappe, pulitissime e intellegibili, create da semplici chipset, sono tutte, in qualche modo, importanti nella storia, nel gioco, pur trattandosi in molti casi di semplici corridoi; come in molti film, qui le stanze raggiungono un'importanza straordinaria nella storia, arrivando perfino a titolare il gioco nel dungeon in cui si svolge la trama, e non con qualche altro nome stereotipato. Castle, punto e basta, semplice, diretto, conciso; altro che qualcosa come "The Demon Fighter", o che so io. E questa scelta stilistica, questa idea di dare importanza maggiore alle Mappe, piuttosto che alla storia (che raggiunge comunque un notevole livello qualitativo) è puramente Aeliathiana; anche se diversi giochi hanno tentato di carpire quest'idea (uno fra tutti, The Spirit House, che, nonostante sia creato nell'Epoca d'Oro, ha uno scarso livello di giocabilità), nessuno riesce a raggiungere i livelli di questa vera e propria Leggenda del Making, che ancora oggi, come un film Leoniano, dà spunti e idee ai giovani Makerer.
Il capolavoro di Aeliath è stato creato con l'Rm2K, e ha il BS standard (quindi frontale); ma non è importante. È completamente stand-alone, e viene distribuito in un comodo setup, comprendente anche la patch dei font nel caso avessero problemi di visualizzazione.
Lo potere trovare qui:
http://the26crossroad.altervista.org/Giochi/Castle.zip
E questo è quanto. Arrivederci alla prossima settimana col prossimo capolavoro del Making, e ne approffitto anche, dato il periodo, di farvi gli auguri di Buon Natale ed un Felice Anno Nuovo.
Alla prossima!
AsprusT26