"La vostra avventura comincia nel tranquillo villaggio di Salakar, situato nel regno di Fenrir.
Voi siete Kain, uno spadaccino, membro della gilda “Knight”. Avete appena completato una importante missione e siete andati a
festeggiare con i vostri compagni d’arme. Qualcosa di strano però si
sente nell’aria… Le vostre sensazioni non vi hanno mai tradito… ma per questa volta non date attenzione alla cosa. Ma…"
Con queste parole inizia il gioco lasciandone intuire la natura a metà
strada tra un jrpg e un gioco di ruolo occidentale (almeno
nell’ambientazione). Non passerà molto tempo che verrete catapultati
subito nell’avventura vera e propria. Essa si divide fin da subito in
due con protagonisti Kain ,impegnato nel ritornare a Salakar, e Melvin
,un rouge che dovrà giungere a Fenrir. Potrete scegliere uno dei due
scenari e cambiare da uno all’altro quando incontrerete un punto di
salvataggio (purtroppo ,nella demo, è disponibile solo lo scenario di
Kain…).
La grafica è il punto di forza del gioco.
Fin da subito si rimane stupiti dalla cura delle mappe e dei particolari
(per esempio la cameriera nella locanda mentre serve i clienti).Infatti
quasi tutti i chipset sono stati rippati e assemblati dall’autore molto
bene da giochi come Tales of Phantasia o Wild Arms e sono stati usati
in modo molto personale e originale.
Anche i chara vengono subito all’occhio con il loro particolare stile
chubby. Quest’ultimi sono quasi esclusivamente rippati da ToP e si
adattano benissimo a tutte le mappe del gioco.
Ma il punto di forza della grafica sono ,secondo me, gli effetti grafici
come l’erba o i fiori che si muovono,l’acqua che scorre,le torce… Tutto
ciò rende il gioco piacevole da guardare al contrario della maggior
parte dei giochi realizzati con rpg maker ,che tendono ad avere livelli
spogli ed essenziali.
La grafica come avrete capito si assesta sopra la media con le sue ambientazione evocative e nel complesso ben realizzate.
Il sonoro vanta musiche molto belle ed evocative ,soprattutto quella
utilizzata nell’introduzione e nella scelta dello scenario. Tutte
aiutano a creare l’atmosfera necessaria e mi hanno convinto.
Deludenti invece i suoni poiché sono stati usati esclusivamente quelli presenti nell’ Rpt
dando ,quindi, un senso di Deja-vu. Comunque riescono ad essere
azzeccati e non vengono utilizzati assiduamente limitando il fenomeno.
La programmazione è invece forse uno dei talloni d’achille di LoD rispetto ai precedenti aspetti.
Non mi fraintendete:rispetto a tanti altri game è buona ma nella demo
,che dura praticamente un massimo di mezzora, non se ne vede un granché.
E’ presente un menù personalizzato ,ma le funzioni sono poche e tra
altro non tutte disponibili in questa corta demo. Perciò rimane un
mistero cosa siano la voci “Fusion” , “Classe” o “Diario”…
La presenza del solo Bs Standard ,neanche curato nelle varie opzioni, non aiuta a risollevare la parte tecnica del gioco.
La demo lascia immaginare che nella versione completa ci sarà un sistema
di reputazione ma non è chiaro come funzionerà e come influenzerà
l’avventura pertanto non posso esprimermi più di tanto sulla cosa.
L’unico enigma che ho provato non era completo e comunque facilotto ,lontano dai livelli di Castle o del suo seguito.
Legacy of Darkness 2.1 è la terza versione del gioco a cui ho giocato.
Da una versione all’altra ci sono stati sempre grandi cambiamenti e
grossi passi in avanti sia dal lato grafico e tecnico sia nella trama
ora più ricca e profonda. Il mio augurio è che Masteralby (l’autore) non
abbandoni nuovamente l’idea alla base di questa demo e prosegua per
questa strada.
In definitiva questa demo dice poco e niente su come potrà essere il
gioco e se sarà un capolavoro. E troppo corta per esprimere un giudizio
definitivo; Si può apprezzare la grafica e il sonoro e gli accenni di
programmazione del menù,ma non si può realmente dire che LoD faccia
schifo o sia bello.Devo affermare ,però, che mi sono divertito a giocare
e sono rimasto deluso quando è giunta la fine.
Il potenziale c’è e vi consiglio di provare Legacy of Darkness, per
passare allegramente un po’ tempo lasciandovi coinvolgere dall’ironia di
Kain.
Recensione di LaFineDiAnAnotherLif
Grafica: 7
Sonoro: 6
Trama: 7
Giocabilità: 6
Longevità: 5
Globale: 6