Hai camminato per giorni e hai perso la concezione del tempo. In questo momento non saresti in grado di dire con certezza quanto è passato dagli eventi della torre, ma probabilmente neppure ti importa saperlo. L’unica cosa che conta ora è ottenere informazioni per adempiere al tuo scopo.
Trovare, Melgothar. Per farlo hai intrapreso questo viaggio, che ti ha portato in una stradina battuta proprio in mezzo dei campi di Artesia, la città che vuoi disperatamente raggiungere.
Da quanto hai sentito dire, ad Artesia il tuo nemico aveva delle conoscenze. Sebbene questo non sia molto, è tutto quello che hai al momento per poter ottenere maggiori informazioni su di lui, specialmente ora che sai quanto poco tu lo conoscessi davvero. L’età però ti tradisce. Il viaggio è stato faticoso e la tua sola determinazione da sola non basta a sorreggere le tue stanche gambe. Il fisico vorrebbe cedere, ma stringi e i denti e continui a camminare fino a quando vieni superato da un carro legno guidato un uomo irsuto, con il volto coperto da una barba grigia quanto la tua.
Viaggiatore: State andando ad Artesia, buon uomo?
Ti chiede il viaggiatore. Tu non rispondi, troppo stanco per farlo, ma anche se le labbra potessero muoversi, non gli rivolgeresti comunque la parola.
Viaggiatore: Avanti, non faccia storie. Non so dov’è diretto, ma se continua così non arriverà da nessuna parta.
L’uomo scende dal carro e con una facilità sorprendente solleva il tuo gracile corpo facendoti sedere nel posto accanto al suo. Tu vorresti incenerirlo con un incantesimo, ma hai ancora le labbra secche, cosa che ti costringe ad accettare quel trattamento fin troppo confidenziale, per i tuoi gusti.
Viaggiatore: Si rilassi signore. Non sono un brigante. Sono un semplice fabbro. Mi chiamo ARK. Sto andando ad Artesia per trovare mio figlio.
Disse l’uomo notando anche l’orribile cicatrice che nascondi sotto al cappuccio, ma senza battere minimamente ciglio alla sua vista. Probabilmente questo Ark è un uomo che ne ha viste troppe per impressionarsi facilmente. Sfortunatamente, prima di potersi nuovamente sedere con in mano le briglie dei cavalli, qualcosa attira la sua attenzione.
I cavalli, di colpo, hanno smesso di camminare e sembrano terrorizzati da qualcosa.
ARK: E adesso cosa diavolo ha preso a questi ronzini? Continuò, mentre con le braccia tirò di forza trascinando così cavalli, carretto e persona seduta sopra di esso.
ARK: Dannate bestie… Se mi fate venire un’ernia, giuro che vi ammazzo e vi do in pasto ai maiali. AVANTI… Non fermatevi proprio adesso.
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[PER DARTH NONO E ZUPPO]
Sono passati quattro giorni dagli eventi del villaggio Faldin, dove Darth, Nono, Zuppo e Velen sono stati coinvolti in una tentata imboscata da parte di una non definita setta elfica. Velen, sebbene abbia sviluppato buoni rapporti con i suoi nuovi compagni, ha preferito staccarsi temporaneamente da loro per indagare personalmente sull’accaduto.
Non essendo presente agli eventi di Tulin (il villaggio delle statue), questo lo rendeva senza dubbio l’elemento meno a rischio del gruppo, un vantaggio che intendeva sfruttare per accumulare maggiori informazioni , inventandosi che dopo l’attacco dell’orco ha perso le tracce del resto della spedizione ( quella volta a salvare Finrod). Una volta finito di indagare, il sacerdote elfico li avrebbe raggiunti alla città di Artesia, il luogo scelto da gruppo per riposarsi e pianificare la loro prossima mossa.
Maggiori informazioni su Artesia saranno scritte quando c’arriverete.)
Purtroppo, non si può dire che la strada verso la metà si sia rivelata piacevole. Prima di tutto, uscire dai boschi di Feldin è stata un’impresa più complicata di quanto ci si aspettasse, in secondo luogo, arrivati finalmente sulla strada maestra verso Artesia, il tempo è peggiorato notevolmente obbligandovi a dover camminare con il vento e la pioggia in faccia.
Quando finalmente l’acqua terminò e le nuvole si aprirono rivelando il cielo, il sole era ormai già pronto a sparire dietro all’orizzonte con i campi circostanti assolutamente vuoti.
La fine della pioggia non bastò a migliorare l’atmosfera, che invece divenne persino più lugubre man mano che le ombre degli alberi presero ad allungarsi. La temperatura scese eccessivamente e una spiacevole sensazione di disagio vi afferrò alla gola.
Artesia, per fortuna, non è distante, ma questo senso di inquietudine vi suggerisce di accelerare il passo senza sostare oltre in quella zona sventurata.
Procedendo lungo la via intravedete un carro di legno sostato in mezzo alla strada e una voce maschile, piuttosto rauca vi raggiunge facendo eco tra i campi. Non appena arrivate abbastanza vicini da identificare l’origine di quei starnazzi, Darth e Nono la riconoscono immediatamente.
Si tratta infatti di ARK, il fabbro della cittadina di Cydril.
(Per chi non se lo ricorda)
Un uomo di bassa statura, ma estremamente muscoloso con il volto rugoso coperto da una folta barba grigia. Indossa lo stesso abito da lavoro che aveva al vostro primo incontro e lo vedete intendo a trascinare letteralmente di forza i due cavalli che dovrebbero spingere il carro. I due animali però, sembrano essere troppo spaventati per potersi muovere e fanno resistenza. Ark, se pur con notevole fatica, riesce a spostare sia cavalli che carro, confermando una forza fisica di tutto rispetto per la sua probaabile età. Continuando ad avanzare, notate che Ark non è l’unica persona presente.
Sopra al carretto è seduto un uomo incappucciato vestito con una tunica marrone e un bastone stretto saldamente tra le lunghe dita della mano destra. ( Si tratta di Nathern).
ARK: Dannate bestie… Se mi fate venire un’ernia, giuro che vi ammazzo e vi do in pasto ai maiali. AVANTI… Non fermatevi proprio adesso.
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[PER ARLETTE E GABRIEL]
Vi siete persi.
Dopo gli eventi di Agrahel avvenuti due giorni prima, il vostro gruppo (composto da Arlette, Erech e Gabriel) ha superato la zona desertica dove si scatenò l’intero pandemonio, raggiungendo poi il centro abitato più vicino.
Lì, avete perso di vista Erech , che con tutta probabilità ha semplicemente deciso di prendere una strada diversa dalla vostra, sconfortato dall’incredibile presenza di caratteracci riuniti in un unico gruppo. In fondo ben poco vi legava insieme.
Certo, questo non spiega per quale motivo voi due stiate ancora viaggiare uno accanto all'altra e in effetti è ciò che la vostra mente continua a chiedersi da quando avete lasciato l’ultimo villaggio.
Sembra, che per una bizzarra coincidenza, siate entrambi diretti nella stessa direzione, il problema… E’ che ben presto le cattive condizioni atmosferiche vi fanno perdere completamente l’orientamento spostandovi in un punto del tutto imprecisato nel continente di Milea. Arlette sostiene che è colpa di Gabriel, il quale a sua volta non ha dubbi che sia tutta colpa di Arlette. Ad entrambi viene quasi il sospetto che il viaggio procederebbe meglio in solitario.
Quando finalmente la pioggia (che vi aveva accompagnato fino ad un momento) vi da tregua, capite subito che qualcosa nella zona dove state non va per il verso giusto. Siete in mezzo agli alberi di un bosco imprecisato ( vi ricordo che vi siete persi) dove il suono della pioggia è stato rapidamente sostituito da suoni agghiaccianti. Tante vocine acute e fastidiose sembrano sibilare suoni indecifrabili e sono così numerose che è impossibile capire esattamente da dove provengono.
Vi sentite accerchiati, e la cosa che vi sembra più logica da fare in questo momento è uscire il più rapidamente possibile da quel dannato bosco.
Iniziate a fuggire. Arlette non ha ben chiaro da cosa, mentre invece Gabriel (in quanto sacerdote) ha dei sospetti notando come l’intera vegetazione sembra essere satura di magia negromantica. Qualcuno ha appena fatto un rituale di magia oscura e il bosco sta per vomitare qualcosa di malvagio ed estremamente potente.
Finalmente l’uscita da quella trappola si mostra davanti a voi, illuminata dalle luci del tramonto. Superati gli alberi, vi ritrovate in mezzo ai campi. Di fronte trovate, ad una ventina di metri di distanza, una stradina battuta con visibile in lontananza un carretto di legno e alcune persone vicine ad esso. Siete troppo distanti per poter davvero vedere con chiarezza tutte quelle persone e la situazione in cui vi trovate non vi permette neppure di concentrarvi su di esse, perché alle vostre spalle sentite i rumori farsi sempre più forti e vicini.
Qualcosa vi sta seguendo e presto uscirà a sua volta dal bosco. Qualcosa di terribile.
Dovete agire in fretta.
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Inizia la QUEST V.
Buona fortuna a tutti U_U
Nono, Darth , Zuppo e Nathern sono vicini. Gabriel e Arlette sono ad una ventina di metri di distanza da loro. Gli serve almeno un topic per arrivare al carretto.
Modificato da VAL, 04 May 2011 - 17:10 PM.