QUEST Alternativa 0

[Clouds]

Entrai nella taverna seguendo il resto del gruppo.
Appena entrati, tutti trovarono qualcosa da fare rapidamente, mentre io osservavo con attenzione i presenti, sperando non ci fosse qualcuno intenzionato ad attaccar briga.
Era l'ultima cosa che desideravo per quella notte.

Dopo un po' mi spostai verso Arlette, fermandomi al suo fianco.

SUSSURRA: Spero non salti fuori che una delle stanze della taverna è stregata... sarebbe una scena già vista.

[Impaled Janus]

Rabbrividì alle parole di Gabriel. Doveva ricordarglielo ogni volta che entravano in una locanda?

SUSSURA A GABRIEL: Spero sinceramente di no. Se succede metto a ferro e fuoco tutta la città...

Si sforzò per non aggiungere "E inizio da te".

[Zuppo]

L'uomo vi guarda, un po' perplesso per ragioni apparentemente incomprensibili e risponde a l'unico che gli ha rivolto la parola.

- Se il viaggio non vi ha cavato gli occhi, dovreste vederlo da voi che non siamo una locanda per viandanti. In questo paese non viene mai nessuno, perciò non esistono luoghi dove potreste trovare una stanza.-

Tornando a guardare il proprio bicchiere con il canovaccio di stoffa ruvida, infilato dentro, aggiunge un'ultima frase.

-Un consiglio, stranieri. Fate le ore piccole e proseguite per il vostro viaggio riposando all'addiaccio. Non avrete ospitalità in questa città e non curatevi del perchè.
Non ci piacciono gli stranieri.-

Asserendo il tutto con un tono calmo, come fosse normale informarvi di cose dette e ridette mille volte,lo vedete voltarsi e guardare quali alcolici sono rimasti intatti dopo la giornata di lavoro.
Gettando l'occhio su un paio di bottiglie dal costo lievitato, vi fa cenno.

-Posso solo servirvi da bere. Poi dovrete andarvene ed arrangiarvi.-

[Guardian of Irael]

Rimase un po' sorpreso da quella risposta, comunque sembrava un normale villaggio.

PARLA: Bene, ho capito.

Voltò le spalle al bancone guardando gli altri.

PARLA a tutti: Cosa facciamo ora? Non ho interessi in questa città e già mi pare di aver perso diverso tempo utile. Possiamo rimanere qui fino all'orario di chiusura, ma non sembriamo essere tanto i benvenuti, vorrei evitare altri problemi... non in ogni città in cui ci fermiamo...
Nono, mi sa che dovremo dormire di nuovo sotto le stelle...

Si mise a guardare fuori dalla finestra più vicina.

[Testament]

Le parole dell'oste la delusero un po', sperava di dormirsene tranquilla su un letto e invece nulla. E nemmeno erano benvisti.

Senza alcuna intenzione di spendere un centesimo in una simile città, seguì al contrario i movimenti che l'avevano fatta sedere e sospirò.

PARLA - Evvabbè, tanto ormai ci sono abituata. Visto che non siamo graditi, non ho intenzione né di sapere perché, né di restare oltre in questo paese.

[Impaled Janus]

Arlette si sforzò di digrignare i denti. Erano in una città, per quanto inutile fosse, voleva almeno un tetto su cui dormire, accidenti.
E, soprattutto, l'oste non era stato ciarliero come si era aspettato. Inutilità su inutilità.

PENSA: Meno restiamo in questa bettola, meglio è. Ma è tardi, ci toccherà dormire all'agghiaccio, e oggi proprio non volevo dormire sotto le stelle.

Quindi si rivolse verso l'oste, dopo un breve inchino:

PARLA A OSTE: Scusi, saprebbe gentilmente indicarci il paese più vicino? Se c'è un paese vicino, ovviamente. Così noi togliamo il disturbo, e tutta la vostra comunità potrà tornare alla sua gioiosa vita di ogni giorno.

Sorrise sarcasticamente. Cioè, alzò sarcasticamente gli angoli della bocca.