Depressione: come andare avanti? 4

[Fran Ryougi]

Ma specifiche per autismo lieve negli adulti?

 

Comunque ho sentito diversi centri che offrivano l'alternativa via skype ma in questo preferisco aspettare.

Via chat video mi provocherebbe disagio. (Perché? Non lo so...)

[Martin Ginrai]

Ma in verità... Flame era solo un esempio che ho preso a modello, poi... se le ha fatto piacere, va bene anche quello.

 

Il senso comunque era far presente che non è che Flame sia "speciale"

E' un individuo con le sue qualità, i suoi pregi e i suoi difetti... ora, ha questa "cosa" che sta perseguendo con Pro, ma... volevo mettere l'accento sul fatto che è da tempo che insegue questa "cosa"

 

E non mi riferisco al creare una softhouse, ma a trovare un modo di "vivere" che rispetti le sue necessità in primo luogo,

un modo di vivere che risponda ad alcune caratteristiche, quali valorizzare le sue capacità, quali, svegliarsi all'ora che le pare, anche...

 

Ma quando me ne parlava anni fa non aveva la più pallida idea di cosa avrebbe fatto o cercato.

 

Ecco, è questo il punto importante, non sapeva che avrebe potuto fare.

Lo ha solo perseguito e alla fine è sfociata nel provare a mettere su qualcosa di suo, ma le è servito tempo, molto tempo.

 

Quello che volevo evidenziare è appunto questo, in genere quando si è identificati con la nostra coscienza, possiamo alimentare dei desideri in noi, però questi desideri sono più che altro delle considerazioni legate a quella sola coscienza.

 

Se sei una persona che soffre, come te Shiki, tenderai a desiderare di stare meglio e nel momento in cui esprimi questo volere è molto facile che tu ti sia già diagnosticata la tua stessa situazione:

sai perchè stai male e pensi che staresti meglio se tu facessi delle cose, e di conseguenza inizi a cercare di realizzare queste cose.

 

In genere è anche molto facile perdere la pazienza se non iniziamo a vedere in tempi abbastanza brevi dei miglioramenti, e non è casuale ciò... è proprio perchè è un volere che nasce solo da "una parte" di noi.

 

 

Quello a cui bisogna stare attenti è che quel nostro desiderare non è affatto un desiderare, è solo una considerazione, un esame di quello che la tua coscienza sa e vede, che non è tutto quello che sai e vedi realmente, ma solo quello che vuoi vedere e sapere. Non è, quindi, detto che sia un "desiderio" reale.

 

Ignora in pratica quello che pensa l'altro lato di noi, quello bambino, quello più creativo, più aperto, più artistico, e che non è "cosciente" per questo non lo "vediamo"

ma questo non vuol dire che non ci sia.

 

In pratica mi riferisco, nel primo caso, all'Alice del mondo reale,

mentre il nostro lato bambino è l'Alice del paese delle meraviglie, quella che può imparare a credere nelle cose impossibili e che va in mondi impossibili e parla con personaggi impossibili.

 

Il fatto di soffrire per qualcosa non vuol dire che si sia costretti a desiderare di guarire dalla nostra condizione.

 

Per fare un esempio un pò estremo:

Ci sono persone che per un motivo o per l'altro subiscono la perdita di un figlio, o una figlia, in seguito a una pallottola vagante, o a un pirata della strada.

Altrettanto spesso è facile che queste persone cerchino vendetta in qualche modo, spesso non perdonano, oppure dicono di perdonare ma poi vogliono pene eterne, non semplicemente severe.

 

E' condivisibile, ma se ci si pensa molte volte, mentre la legge fa il "suo corso" queste persone fondano dei movimenti, o iniziano a fare informazione con seminari o incontri organizzati nelle scuole o nei centri ricreativi.

 

In pratica, diventano "migliori" di come erano, tornano sì a essere spesso dei giudici quando si confrontano con le persone o le situazioni che le hanno portate a perdere un membro della famiglia, ma... Per tutto il resto, diventano attive, più portate ad aiutare, a fare del bene.

 

E' chiaro che il prezzo è alto, ma è anche indubitabile che è solo pagando quel prezzo che viene permesso loro di fare cose che altrimenti non avrebbero mai preso in considerazione.

 

 

Quello che la vita ci riserva non è quasi mai "chiaro" ma quando anche succede qualcosa di negativo si aprono sempre nuove strade,

si chiudono delle possibilità e ce ne vengono offerte di nuove.

 

Per vedere queste "porte" serve trovare quell'obiettivo dentro, non superficialmente,

come Flame, ma di certo non è l'unica.

 

E' una cosa che riguarda solo noi, ma è anche una cosa un pò istintiva,

e la si riconosce perche è troppo "oltre" perchè noi si sia in grado realmente di immaginarci un progetto per perseguirla.

 

E più è grande quel desiderio, più serve tempo, perchè il tempo è quello che ti permette di cambiare e sopportare anche quella nuova situazione da te desiderata.

Perchè finchè immagini una condizione, tutto sembra molto bello, ma non è sempre così, non è detto che noi si possa sostenere quella nuova situazione se la forziamo.

 

Quindi la costanza non è l'unico ingrediente, serve anche che la realizzazione di quel "qualcosa" in qualche modo ci "elevi" ci piaccia.

Non va confuso il sacrificio col desiderio, se guarire ci costa dei sacrifici, allora guarire non è il nostro vero desiderio, è solo una considerazione,

abbastanza matematica, in verità:

 

Sto male, devo guarire.

 

 

Non sto dicendo che tu non debba provare anche a fare ciò, ma... impara anche a separartene ogni tanto, a chiudere il "contatto" con la tua coscienza, provare a disubbidirle di tanto in tanto, perchè sei molto identificata col tuo dolore, e questo è un ostacolo per te come lo sarebbe per chiunque altro.

 

Buona fortuna, comunque!

[Fran Ryougi]

 

 

perchè sei molto identificata col tuo dolore, e questo è un ostacolo per te come lo sarebbe per chiunque altro

 

mmm in che senso sono identificata con il mio dolore?

[Fran Ryougi]

Parlando di dolore, consigli per risolvere dolori alle dita delle mani?

Ovviamente è causato dalla mia attività di scrittrice, studente e videogiocatrice... ma mi stanno dando davvero problemi e non posso certo prendermi una pausa adesso.

Consigli?

Si tratta di tendinite?

[Testament]

Il consiglio è sempre farsi visitare da un dottore.

Potrebbe essere un'infiammazione temporanea che si cura con qualche antinfiammatorio, o una tendinite (che ok è sempre un'infiammazione), oppure un tunnel carpale, ecc.

 

Ci sono anche degli esercizi per le dita per tenerle in allenamento e sciolte.

[Zuppo]

Tieni da conto che chiedere in un forum senza medici e, se ci fossero, nemmeno loro potrebbero osservare la situazione dal vivo, non ti sarà di aiuto. Probabilmente ti aumenterà le domande e le ragioni per evitare il dottore.

 

La cosa migliore con la salute è chiedere a chi lo fa di mestiere. Tutto il resto sono un misto tra leggende, esperienze personali, supposizioni ed articoli di wikipedia che non abbiamo la conoscenza per applicare alla situazione giusta.

 

:3

[Fran Ryougi]

Sì sì, parlerò con il medico se persiste, figuratevi xD
Ma magari qualcuno di voi c'era già passato, ecco perché ho chiesto qui.

[Fran Ryougi]

Per ora il problema alle mani è passato ma mi era già capitato in passato... credo che sia dovuto all'uso eccessivo di tastiera, mouse, ecc.

Comunque volevo comunicare che da ottobre inizio una psicoterapia professionale via skype visto che il centro che me la fanno è di Roma.

Vedremo.

[Fran Ryougi]

Forse vorrei che questa discussione venisse cancellata...
Ci devo pensare ma in caso è possibile?

[Guardian of Irael]

Lo faccio presente in privé.

Se vuoi, se ti è possibile, anche in privato, dire di più scrivi tranquillamente, anche se ci sono altri problemi.

^ ^

[Fran Ryougi]

Alla fine ho deciso di lasciare questa discussione.

 

Avevo in mente di cancellarla per cancellare la mia debolezza... ma essersi mostrati deboli non è un crimine e tutti posso esserlo nella vita.

E' stato un passo avanti enorme, che ha accumulato spunti, discorsi e apprendimenti interessanti, e non solo per me ma per tutti coloro che magari ne avranno bisogno e che per sfiga o fortuna capiteranno in questo topic. 

[Ischenderun]

Premetto che non intendo fare un necropost , sono finito qui seguendo la lista di ciò che i visitatori guardano . Se questo post è sbagliato provvederò a rimuoverlo se mi verranno fornite le giuste motivazioni. Ma se qualcuno finisce qui è per un motivo . Io forse non scriverò niente di nuovo su quanto detto ma qualcosa voglio aggiungere , qualcosa non solo diretta a chi si trova in queste situazioni ma anche a chi vi si trova come " spettatore indifferente" . 

 

A chi è vittima di queste cose dico questo :

Non tenetevi tutto dentro , se siete in età scolastica andate a riferire tutto al maestro/professore che ritenete sia il più adatto ad aiutarvi e porre fine a quella situazione , questo non è sintomo di debolezza ma di forza , forza nel reagire nel modo più corretto .

Parlatene in famiglia o con gente che realmente può fare qualcosa per voi , un amico , per quanto solidale con voi , potrebbe non avere la forza o la giusta posizione per risolvere il vostro problema . Se ciò che vi portate dentro dall'infanzia ha ripercussioni anche sull'età adulta consultate uno psicologo , andare da uno specialista non significa essere pazzi , significa aver cura di se stessi . Ma soprattutto NON RESTATE INERMI , non restate fermi ad aspettare che tutto finisca un giorno come per magia, perchè vi porterete dietro una rabbia feroce che sarà difficile da mandar via . Questo non significa reagire con la stessa moneta ma significa ponderare bene con la testa la soluzione più giusta , individuare la persona che realmente potrà aiutarvi (maestro, professore , il vostro datore di lavoro se si tratta di mobbing ecc. ) . Altra e ultima cosa per voi :  timidezza , introversione , sensibilità , emotività , empatia , non sono difetti , non vergognatevi mai di ciò che siete o di ciò ce volete diventare .

 

Ora invece vorrei dire qualcosa a chi è " spettatore indifferente" di tutto questo . Non partecipare a queste cose , non schernire o ridere insieme ai bulli non fa di voi persone migliori , se un vostro compagno è vittima di queste cose e non ha la forza di reagire nel modo giusto fatelo voi , cosa avete da perdere ? . Magari direte "certo , questo è bravo a sputare sentenze , magari sarà stato uno di quelli bullizzati che adesso è in collera con il mondo intero " . Se pensate questo siete in errore , perchè ,come voi ,io sono stato uno indifferente, uno che si faceva i fatti suoi , uno che sapeva come difendersi e dunque "chissenefrega" del compagno "sfigato" .

Solo dopo che il compagno "sfigato" si è ritirato da scuola è arrivato il senso di colpa , quella spiacevole sensazione di essere consapevole che avrei potuto fare qualcosa che poi non ho fatto, non per paura ma per indifferenza , cosa che oggi , a distanza di tanto tempo , quantifico allo stesso modo del bullismo .

 

Mi scuso per il papello ma ormai è da tempo che ho deciso di non essere più indifferente

[Fran Ryougi]

Riprendo questa discussione controversa, visto che è stata riportata in auge, quindi ne approfitto.

Negli anni tante cose si sono evolute.
Tante altre sono rimaste uguali.
Altre ancora sono state comprese.
Infine altre sono migliorate o peggiorare.

Non sono qui per fare un riepilogo di tutto, perché ci vorrebbe troppa energia da parte mia, cosa che mi manca quasi completamente, soprattutto negli ultimi giorni.

Quindi sarò, per quanto mi è possibile, breve.

Prima di tutto voglio parlare della mia salute fisica.
Fin da piccola sono sempre stata cagionevole. Soprattutto prendevo terribili virus intestinali, con febbre molto alta, forte vomito e diarrea. Ho anche avuto la salmonella a un anno e mezzo e una nel agosto del 2018, dove sono stata non male, di più.
Al di là dei miei soliti problemi intestinali, che sembravano essersi aggiustati con la crescita, anche se rimanevo piuttosto sensibile, ho subito un peggioramento di salute dal 2017 circa in poi. Prima di tutto ho avuto forti problemi asmatici, poi un prurito su tutto il corpo ha cominciato a tormentarmi a ondate. Questa notte mi stavo per mettere a piangere per quanto tutto quanto mi prudeva fortissimo...
Sono andata avanti per anni in cerca di una causa. Abbiamo cercato cause allergiche, senza risultato, abbiamo interrotto i farmaci psichiatrici che prendevo per pulire intestino e fegato, sono stata da un medico internista che nonostante l'impegno non ci ha capito molto (ho fatto varie analisi del sangue), fino a quando non sono saltati fuori gli acidi biliari leggermente alti. Da lì mi ha indirizzata da un gastroenterologo, che mi ha fatto fare subito l'analisi delle feci: come risultato ho trovato la calprotectina a 2000, quando dovrebbe essere sotto 50. Da lì a poco mi ha prescritto una colonscopia perché quel valore indica che c'è una forte infiammazione cronica dell'intestino in atto.
Questo spiegherebbe il prurito, la febbricola, la stanchezza cronica, il mal di testa, la nausea, i dolori addominali e la stipsi, a volte alternata a diarrea. Ma cosa sia in realtà la causa lo scopriremo solo lunedì. Ammetto di essere molto in ansia, per l'esame in sè è per l'esito. E a me l'ansia mi paralizza. Ma aver trovato una strada per spiegare i miei malesseri è comunque confortante.

Parlando invece della mia salute mentale, sono in un periodo di intermezzo.
Ho scoperto e compreso molte cose di me, ma altre mi rimangono oscure e altre mie caratteristiche mi impediscono di rapportarmi adeguatamente con gli altri. Un tempo ci soffrivo, ora invece l'ho in parte accettato e in parte sto imparando a gestire il tutto per avere un minimo di contatto ma anche per potermi staccare quando ne ho bisogno.
Soffro di depressione ormai cronicizzata, con momenti migliori e momenti davvero bui, ma anche di ansia sociale piuttosto elevata, che è peggiorata dopo alcuni eventi accaduti tra il 2019 e il 2020, pandemia compresa. Tra le due cose, forse la quella che mi debilita di è proprio l'ansia. Oltre a essere sociale e anche generalizzata, soprattutto verso le aspettative e l'ignoto. Mi blocca completamente, stato che poi mi causa depressione, in un circolo vizioso.
Nel 2017 ho iniziato a tagliarmi.
Nel 2019 ho sfiorato l'anoressia e ora sono in bilico con i disturbi alimentari; sono tornata sovrappeso e il mio rapporto con il cibo e il corpo è incrinato.
Ho anche iniziato ad abusare di farmaci a volte (benzodiazepine) che mi sono state prescritte da una psichiatra che vedo una volta al mese...
Parlando proprio del CSM, ecc, sono stata abbandonata a me stessa, prima di venir ripetutamente delusa. Non ti calcolano a meno che tu non stia per morire e in quei casi ti ricoverano solo per sederti con i farmaci e poi ti rimandano a casa. Qui la dice lunga sulla sanità italiana, specialmente quella psichiatrica.

Nonostante il lungo post, non sto scendendo il particolari. Ci sarebbero tantissime altre cose da dire, ma non è il momento è forse nemmeno il luogo.

Al di là della depressione, ansia, dca, problemi fisici e altro, io vado avanti pian piano per la mia strada. Ma anche quasi 30 anni... per la società dovrei lavorare, avere casa e figli. Io non mi sento in parte di rispecchiare quell'età, almeno non come lo vuole la società, mentre dall'altro lato mi sento ancora più vecchia.
Ma soprattutto mi sono resa conto di non aver vissuto una vera adolescenza. Certi fatti mi hanno fatto crescere troppo in fretta, rinchiudendomi in me stessa, fuori dal mondo. Ma non posso tornare indietro, quindi faccio di tutto per cercare di vivere ora. Non lo sto facendo ancora bene, ma proprio per niente... ma sto imparando ad assecondare le mie passioni, a godere di esse, così come dell'ambiente comunque sicuro in cui vivo. So che molti non hanno questa fortuna.

Perché ho scritto questo papiro?

Mi sembrava importante dirvi che sono ancora qui, che ho tanta voglia di trovare il coraggio di creare, di uscire dal mio guscio. Per troppo tempo ho tergiversato, senza davvero provare.

[Ischenderun]

Io penso che trovare del tempo per le proprie passioni è già un passo fatto verso se stessi. Non preoccuparti del giudizio degli altri, solo tu conosci veramente in fondo la verità su ciò che hai vissuto e su ciò che stai vivendo. Questo non significa escludersi da tutti ma prendere solo ciò che può aiutarti a vivere meglio. La vita è dura, a tratti persino spietata, ma ci sono anche tante cose belle nel mondo e le tue passioni rientrano in queste cose. Crea per il gusto di farlo e magari questo ti aiuterà a vivere meglio

[Guardian of Irael]

 

Ma cosa sia in realtà la causa lo scopriremo solo lunedì. Ammetto di essere molto in ansia, per l'esame in sè è per l'esito. E a me l'ansia mi paralizza. Ma aver trovato una strada per spiegare i miei malesseri è comunque confortante.

Aver trovato una strada sicuramente è una grande cosa, sì. Ti hanno già fatto sapere i risultati?

 

 

Mi sembrava importante dirvi che sono ancora qui, che ho tanta voglia di trovare il coraggio di creare, di uscire dal mio guscio. Per troppo tempo ho tergiversato, senza davvero provare.

E come sempre fa davvero tanto piacere e noi siamo qui ad aspettarti! Tienici aggiornati; spero che il mondo fuori da quel guscio possa essere meno crudele sia con la tua salute fisica che con quella mentale d'ora in avanti.

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