Poco più a nord della piana della nebbia si estende quella regione che a detta dei locali cade sotto il controllo della Strega Verde. Due vasti campi verde scuro d'erba, qualche piccolo arbusto qui e lì, alcuni alti pini solitari ancor più rari e poi, come spuntato dal nulla, un boschetto di grandi ed alte piante secolari, quasi fuori luogo in mezzo a quelle lande desolate.
Un solo piccolo sentiero non battuto che si immerge nel fitto del bosco, una striscia marroncina che si perde nel nero delle ombre degli alberi.
Per Darth, Lyriel, Heuru, Nono
E' proprio qui che il nostro gruppo di eroi, dopo la lunga avventura appena trascorsa nella piana, si ritrova. Dentro quel boschetto per ripararsi dal freddo e forte vento che batteva quella regione ed anche perché sembrava esser loro quasi apparso davanti magicamente, troppo grande da aggirare, li invitava al suo interno come se qualcuno li stesse aspettando.
Stanchi di tante battaglie con ombre e mostri la fortuna non aveva ancora deciso di baciarli. Arrivati al centro di una piccola radura si accorsero presto di essere accerchiati. Ringhi e latrati uscivano dal sottobosco.
Era un gruppo misto di cani selvatici di bosco e cani selvatici della landa. Sembravano affamati. Erano scarni, si intravedevano le costole sotto la pella un po' per la razza, un po' per ma fame. Altrimenti avrebbero fatto volentieri a meno di attaccare un gruppo di guerrieri così armato e minaccioso. Ed infatti abbattere uno o due cagnolini per quel gruppo sarebbe stato facile. Se non fosse per un'altra delle loro sfortune di cui quella zona era piena. Ed i cani la sfortuna riuscivano a fiutarla bene.
Heuru seguiva il gruppo come al solito, una due lunghe falcate delle sue e cadde... al suolo con un rumore sordo che riecheggiò tra i grandi rami. Non ebbe il tempo di sentire nulla.
Darth, lasciando andare un "appunto, eccoli qui", accorse a sincerarsi delle condizioni del falconiano, si accucciò su di lui e ci rimase, così accucciato senza più muoversi dopo aver sentito un forte formicolio per tutto il corpo. Lo stesso formicolio che Nono sentì alle gambe. Non poteva muoversi, anzi dovette inginocchiarsi lì accanto ai due.
L'unico che riuscì a mantenersi in piedi fu Lyriel, ma il formicolio lo sentì anche lui al braccio sinistro, ci provò, ma non riuscì a muoverlo di un soffio.
Heuru e Darth sono a terra ed hanno perso i sensi.
Nono è A TERRA e ci rimane finché le sue condizioni non migliorano. Può difendersi, ma non può attaccare.
Lyriel ha perso l'uso del braccio sinistro.
Dal sottobosco iniziano ad uscire i prime tre cani selvatici. Controllano la situazione ed azzardano qualche lento passo contro i due guerrieri a terra.
Lumbar
Appoggiata ad uno dei grossi tronchi dell'albero del boschetto c'era una grande armatura. Quasi sembrava senza vita. Anche i cani che erano passati lì vicino non avevano fiutato nulla, non se ne erano accorti o forse l'avevano ignorata di proposito; emanava una strana aura.
Eppure dentro di essa c'era un uomo. Un mercenario.
Questo mercenariom tuttavia, era stato sfortunato, da un po' non trovava qualcuno disposto ad assoldarlo. Ed era un po', quindi, che non mangiava. Sperava di trovare qualcosa da cacciare in quel bosco o mal che fosse andata qualche radice commestibile.
Davanti a lui c'era la coda ed il posteriore di un cane delle praterie. Un cane intento a nascondersi dietro un cespuglio spiando qualcuno ed ad ignorare l'armatura o forse a preferire una preda più in carne, una preda che aveva mangiato di più in quei giorni, nonostante l'altezza di questo uomo in armatura fosse notevole.
Lumbar sapeva che i cani selvatici non dovevano avere un buon sapore, ma forse forse erano ancora commestibili.
Rimase lì a fissare quel posteriore con gli occhi che si illuminavano dietro all'elmo prima di decidere cosa fare.
Finrod
Non vedeva l'ora! L'aveva desiderato da tempo. Non che quello che aveva era così messo male, anzi lo curava da tempo, soprattutto dopo quell'incidente e ci teneva davvero molto, gli era sempre stato fedele.
Quella strega ancora non si era mostrata a lui, ma gli aveva già fatto qualche richiesta. Poco male, visto che avrebbe ricevuto gratis la sua ricompensa.
Si era fidato fin da subito, in fondo era proprio il volere della sua dea, sembravano quasi amiche! Tutto contento era partito per la volta di quel boschetto dopo aver ricevuto pochi indizi. Entrato nel bosco, dopo esser inciampato su qualche rovo, aver preso qualche ramo sul volto e diverse buche con la solita leggiadria che lo contraddistingueva era riuscito ad inoltrarsi ed ad ottenere altri indizi sempre piuttosto velati.
"Prosegui dritto, attento a quel ceppo, prima di ricevere qualcosa di nuovo dovrai trovare ciò che da tempo avevi perso. Avevo detto attento a quel ceppo!"
Era inciampato su un ceppo mentre leggeva quel bigliettino fatto di una strana carta verdognola che aveva trovato su uno dei rami che aveva trovato a sua volta la faccia dell'elfo.
Proprio davanti a sé sentì diversi latrati provenire da quel che sembrava una piccola radura, sembrava esserci qualcuno lì dritto in piedi.
Forse era colui che doveva ritrovare per ricevere l'agognato nuovo arco?