Ahhhhh...
No ok... mi era sfuggito il podio, lol...
Vediamo se riesco in dieci minuti a scrivere qualcosa a velocita Mach... dunque...
@Martin: Non sono d'accordo sul fatto che non sembri un title. e bla bla bla
Well...
Si, tu puoi avere in mente un gioco e non avere idea di come realizzarlo, mi ci sta, ma...
Di fatto, secondo me ti sei lasciato un pò prendere la mano e ti sei troppo ispirato a "quell'altro gioco"
Bella forza! Dice uno,
basta avere un avversario, piazzartelo davanti e tutto...
Quel genere di titoli è tutto molto simile, ma noi sappiamo bene di che gioco stiamo parlando, mica a caso "lei" è animata.
Però ho spiegato la mia posizione, cioè...
Ti sei messo lì, magari hai fatto un title, ma non l'hai interpretato da title.
Senza girarci intorno, questo può essere un title così come un gioco bell'effatto, ma la questione è che:
secondo me un progetto ludico qualunque esso sia ha bisogno di vari elementi per poter essere un buon lavoro,
e ognuno di questi elementi ha un proprio "linguaggio" e un proprio scopo nella composizione finale.
Ed è una bella cosa questa, la possibilità di diversificare e di imparare a parlare questi diversi linguaggi.
Qui... secondo me quel linguaggio non parla in una lingua comprensibile, non c'è, ma (per dire) nemmeno in quello di Pat c'è:
(un menù dove devi evidenziare degli spot per sapere cosa rappresentano?... Ho capito che sono solo tre e uno li impara in "top-gear" però... è davvero poco pratico, conveniamone, pare il menù ingame di Lain, non si capiva un cazz...)
Quando parlavo di "percorso" da far seguire agli occhi del giocatore, (e tu sai a cosa mi riferisco) che Fibonacci non giocava a dadi, è ovvio che mi rivolgo a un media di comunicazione abbastanza statico: una schermata (quindi Pat era già fuori dall'apparizione della seconda)
le animazioni in sé non sono un problema, nel senso che ci possono benissimo essere, però....
E' che il media comunicativo è quello, quello che hai davanti agli occhi, ed è l'unico mezzo che chi realizza il gioco possiede per "presentar lo/si" a un futuro giocatore.
Per questo ha caratteristiche che lo differenziano dal gioco vero e proprio.
Non ho detto, infatti che il tuo progetto sia "quello"
ho detto che secondo me la tua testa era troppo concentrata sul gioco e non sul title, perchè quello che presenti come title, ha più le funzioni e le peculiarità del "gioco"
diminuendo, di conseguenza, il suo impatto come "presentazione"
Potrebbe funzionare? Si, e potrebbe anche essere lontano anni luce dal progetto come lo avresti in mente, anche questo è vero, ma come title non possiede le caratteristiche adatte a fungere da "rappresentativo" perchè un "titolo" di gioco in secondo piano messo lì sulla destra dove nessuno guarda (dal momento che tutta l'azione è spostata sulla sinistra) è un errore non inferiore a quello dei cetacei di Rocky Levissima che vanno sotto gli scogli...
Questo è il senso.
Poi lei, è carina?
Mmmh, si, no... non saprei, e non so se è questo il tuo problema.
Non incontra del tutto i miei gusti, ma questo è soggettivo, perchè per me una succube non è sexy quanto può esserlo per altri, non questo genere di dominatrici fantasy, ma c'è anche il problema dell'animazione, che... E' sì una novità, nel panorama a cui siamo abituati, però non la definirei un successo.
Laddove le espressioni possono anche essere interessanti, pure se un pò artificiose, il mio senso della bellezza cozza inesorabilmente su movenze della grazia di Cartman in South Park.
E non perchè stia guardando South Park in questo periodo, è che proprio... anche quello è animato così.
Prova a immaginare se anzichè creare un'animazione avessi solo fatto l'immagine statica di una diavolessa/succube/demonessa, che giocava a carte, aggiungi se vuoi degli effetti di luce negli occhi, falli sbrilluccicare, no prob.
E avessi invece dato una sorta di animazione al titolo di gioco, centrandolo, rendendolo più visibile e ingrandendolo.
Mettiti le tre opzioni anche senza dover fare le carte et voilà...
Avevi un title più semplice, meno impegnato, ma che fungeva allo scopo ottimamente, e che soprattutto gestiva meglio le caratteristiche uniche che un title deve avere.
E' tutto qui il problema... Aggiunto al fatto che i meta-demoni non sempre mi sembrano l'emblema della carineria ma... magari quello non era nemmeno il tuo intento.
E' solo che il tuo title, come "title" non funziona, tutto qui.
Le questioni sulla riduzione dell'immagine, non mi toccano, per me se si lavora su queste risoluzioni, o usi foto vere e proprie, coi risultati non sempre sodisfacenti che puoi immaginare, oppure pixelli.
Nei vecchi arcade, e non solo lì, spesso si usava una summa delle due, e anche le foto venivano comunque ritoccate a mano.
Ma quello, di suo non è un difetto, infatti mica ti ho dato un voto così debilitante.
Immagino che ti ci sei impegnato, di altri non lo direi, ma a te ti conosco e posso dirlo,
e immagino che tu abbia lasciato Deamond nel cassetto, dov'è giusto che stia, rinchiuso in duplice, triplice, quadrupla mandata insieme al Wild-o di Louisiana e a Shin -Dan Kuroto, ma per il resto...
Ayoh, fattene una ragione, nel tuo title, non c'è il title, come posso dirtelo?
Te l'hanno detto un pò tutti e poi non sei d'accordo solo con me? Ecchecculacchione, troppo facile così! XD
Va che Flame ti ha pure contestato le espressioni ora... non so se avete presente, ma in un title uno al massimo ci passa cinque secondi. Ecco... deve essere veloce, chiaro, comprensibile.
Se io dovessi riscrivere il podio Owari sarebbe al posto di Pat, perchè quello E' un title. Ha i suoi difetti ma è senza dubbio un title.
Cinque secondi e devi dire la cosa più importante "il gioco a cui stai per giocare si chiama..." lei perfino lo enuncia.
Ecco, tu non l'hai fatto.
Capisco l'impegno, ma avere una gamma di espressioni random per una figura che si muove nel title, esattamente... a cosa serve?
Cioè per me, non lo rende "migliore".
Flame ci si è soffermata sopra mezz'ora, ma... si vede che abbiamo metodi di valutazioni diversi, perchè un Title come caratteristica dovrebbe avere l'immediatezza. Cosa che non è nè nel tuo, nè in quello di Pat,
e nè soprattutto...
...
in quello di Pat.
Tanto sono io il giudice Trallallalà la-la-la...
Modificato da Martin Ginrai, 31 May 2017 - 11:44 AM.