Forse parrà strano a tutti i giovinastri nati negli anni '90, ma c'è stato un tempo in cui i manga non erano onnipresenti come al giorno d'oggi. Arrivati timidamente in europa verso la fine degli anni '80 (quando i cellulari erano grossi come un mattone, internet serviva solo a scatenare guerre termonucleari globali, e invece degli occhialini per il VR entravamo direttamente nei computer) ed esplosi a livello globale nel decennio successivo i fumetti giapponesi hanno avuto un'enorme influenza nel campo fumettistico a livello stilistico al punto da cercare, di tanto in tanto, di creare "manga" occidentali. "Manga" italiani avevano già cominciato a comparire nelle fanzine (con risultati altalenanti...) ma il primo prodotto da edicola che conosco fu l'accoppiata Pugno/Technokid prodotta dalla defunta Comic Art nel 1997.
Technokid non lo possiedo (so solo che è vagamente ispirato da Astro Boy), ma Pugno è un'opera...incomprensibile. A leggere gli editoriali e a vedere il risultato finito sembra che l'operazione "spaghetti manga" (questo il fantastico nome di questa collana) sia stata concepita e messa in atto nel giro di una settimana con la prima gente trovata sottomano. Il nome è terribile, la trama è un macello, nonostante fosse una miniserie di soli tre numeri il disegnatore preparava le tavole in corso d'opera -120 pagine al mese!- invece di dargli più tempo ed avere tutte le tavole già pronte prima della pubblicazione, e il disegnatore... Spero ardentemente che il risultato mostrato in Pugno sia dovuto ad inesperienza o ai tempi incredibilimente ristretti con cui doveva lavorare...
Ma perchè "Pugno"? Un'indicazione trasversale che questo fumetto avrebbe causato dolore fisico (oltre che mentale) nei lettori? Magari, ma no. Lo sceneggiatore ha avuto la fantastica idea di dare ai personaggi dei Nomi Significativi proprio come nei manga. Ma se in giappone avere nomi come Spada (Ken), 51 (Goichi) e Donna Che Si Fa Picchiare (Tatase Ruko) non è assurdo, in Italia avere personaggi chiamati Pugno o Luce suona ridicolo. Già che c'erano potevano chiamarli Gliodiputtana Fi o Dallalana.
E finalmente cominciamo...
Capitolo uno - Gemelli di sangue!*
*Questo per differenziarli dai Gemelli Acquisiti e il Fratello Gemello Figlio Unico.
Una donna incappucciata si fa largo nel bel mezzo di una bufera di neve con un bimbo in grembo. Chi è questa donna? Dove sta andando? Da cosa sta fuggendo? Dov'è suo marito? Perchè parla in quel modo ridicolo? La vita è un sogno o i sogni aiutano a vivere meglio?
Spoiler alert, nessuna di queste domande avrà risposta. Cominciamo bene.
Nella pagina seguente due tizi in elicottero discutono sulle tracce di vita rilevate da...un rilevatore di qualche tipo.
-Sicuro che quel giocattolo funzioni?
-Stai dubitando dell'occhio? Scoverebbe anche verme dentro un bozzolo di piombo.
Bella lì compare, ma come fa a differenziare tra un essere umano e un animale? Andate a controllare ogni singola traccia?
Arrivati sul posto purtroppo trovano la donna morta ma...colpo di scena! Col suo corpo ha protetto il bimbo che è ancora vivo. I due uomini lo prendono in braccio e...
OHMYGOD, what's wrong with your face!?
Il bimbo (purtroppo nato con la faccia deforme) non vuole lasciare la collana della madre e a causa della forza della sua stretta viene chiamato Pugno. Complimenti per la logica, ma lui deve viverci con quel nome, coppia di stronzi! Se avesse avuto un rigurgito lo chiamavate Ruttolomeo, eh? Eh?
Passano gli anni e Romeo adesso è un ragazzino Pugno è a raccogliere legna con la sua amica Luce (groan), rimuginando sul flashback della morte (che apparentemente è un sogno ricorrente). Luce gli dà delle parole di incoraggiamento gli ricorda che il monastero in cui vivono è la loro casa e famiglia e lui, anima candida e pura e buona e generosa qual'è, si rallegra subito e si mette a correre in stile Arale.
Ahah! Lo adoro quel Pugno. Purtroppo la sua esuberante simpatia lo porta a seminare in giro la legna che aveva raccolto, e il maestro Muten Senzanome per punizione lo costringe a tagliare una catasta enorme di legna per farne stuzzicadenti. Un Pugno preoccupato si mette al lavoro...
...e dopo due minuti ha finito il lavoro. Non capisco di cosa si stesse preoccupando e non capisco che razza di punizione sia se piò completarla così facilmente.
E così finisce il primo, emozionante capitolo di Pugno. Restate in attesa per la prossima Pugn-puntata.
Modificato da Uwye, 19 July 2017 - 01:25 AM.