Ciao! Allora, non mi reputo un maestro, ma uno che ha lo stesso morbo, solo da molto più tempo.
Ho dato un occhio ai tuoi lavori e devo dire che non sembri proprio alle prime armi, una base sembri averla. Però ecco quello che mi sentirei di dirti.
Prima di iniziare, ricorda che la pixel art è fatta per essere apprezzata in piccole dimensioni, per cui il tuo lavoro non è riprodurre fedelmente un'idea, ma darne l'impressione e questo credo sia il punto più importante da tenere a mente.
1-Comincia Editando/Modificando lavori già esistenti. Io ho cominciato con tilesets e character. Non avevo uno stile mio, né idee chiare. Così ho cominciato modificando lavori già esistenti per esercizio, cercando di aggiungere parti rendendole coerenti con il resto. Trovo sia infinitamente più facile cominciare con illustrazioni che hanno una funzione pratica, risulta più facile capire dove si sbaglia ed è più immediato notare errori.
2-La teoria delle ombre. Suona complicato, ma si riduce al rispettare la direzione della luce una volta che la si è decisa. Quando si hanno a disposizione pochi pixel per trasmettere un'informazione, saperli usare al meglio è fondamentale. (Lo, so, è una rivelazione disarmante, vero?) Purtroppo è una cosa che noto spesso in lavori di utenti inesperti, la direzione della luce non è costante o non è ben definita. Io sono stato fortunato perché avevo un amico infame che adorava sminuire i miei lavori facendomi notare ogni difetto.
3-Comincia in modo semplice con pochi colori. Creati una tavolozza di base con una decina di colori al massimo, con contrasto elevato e obbligati a usare solo quelli per il tuo soggetto. La pixel art si basa sullo spirito di sintesi e questo è un modo immediato per capire il ragionamento che ci sta dietro.
4-Evita le illustrazioni di grandi dimensioni. Ne vedo spesso anch'io e mi lasciano basito, ma saper gestire la pixel art di un wallpaper in full HD è roba di un altro livello. Evita di cominciare progetti sproporzionati per il tuo livello di esperienza.
5-Non seguire trend che trovi su Pinterest. Certo, ci sono modi collaudati per ottenere un dato risultato, ma tu devi trovare il tuo. Non tutti gli stilli sono ugualmente accessibili e spesso si commette l'errore di pensare di essere "sbagliati" perché un dato stile non ci riesce, o non ci viene spontaneo. Una volta che accetti di dover trovare quello che più ti si addice, inizierai a risparmiarti un sacco di frustrazione inutile. Io ho il mio stile, ma questo non m'impedisce di apprezzare anche tutti quelli che non riesco a riprodurre.
6-Cerca feedback ad appuntamenti regolari e impara a non innamorarti dei tuoi lavori. Questo è il vero campo minato. Siamo portati a pensare che il parere esterno di qualcuno sia sempre utile, quando in realtà in certi momenti può essere distruttivo. Il feedback va cercato quando hai un lavoro finito per le mani e ti serve un parere sull'opera intera, oppure quando proprio sei bloccato e ti servono suggerimenti. Il giudice, o filtro di questi pareri però, sei sempre tu. Un singolo character nel mio stile può sembrare fuori luogo e quindi sbagliato, dal momento che è il contesto a giustificarlo, per esempio.
Non innamorarti dei tuoi lavori è fondamentale per migliorare. Nessuno raggiunge uno stile a vent'anni per poi non cambiarlo più. Devi sempre essere pronto a metterti in discussione.
7-Riconosci i tuoi punti deboli per capire dove stare attento. Io per esempio, so creare palette di colori coerenti tra loro, ma finisco sempre con il preferire colori desaturati (Chiedi a Testament per avere conferma.) Mi succede perché ho iniziato a fare lavori di pixel art su RPG Maker XP, dove gli asset di base erano tutti un po' sbiaditi.
8-Usa gli strumenti giusti. Non usare il mouse, ti prego. In passato lo usavo e ho rischiato di distruggermi le mani. Non ti serve una Cintiq Pro, una qualsiasi tavoletta grafica di base va benissimo, ma fa la differenza.
Ecco, questo è quello che mi sentivo di dirti così su due piedi! Spero di esserti stato utile, in caso contrario non hai idea di chi io sia o di dove io abiti, per cui direi che non ho paura delle conseguenze.