2° Lezione Corso di Fumetto: Anatomia
Parte prima, il Manichino
Il manichino è sicuramente la base per la realizzazione di una corretta anatomia e, infatti, si tratta di uno studio iniziale che aiuta a chiarirci le idee sulla posa che assumerà il nostro personaggio all’interno della vignetta.
Alla realizzazione del manichino si associa una certa rapidità e spontaneità, visto che non possiamo dedicare troppo tempo a questa fase perché il nostro obiettivo deve essere quello di “cogliere” la posa ideale, quella che più si avvicina alla prima immagine che ci compare in testa nello stesso istante in cui pensiamo alla scena da disegnare.
Quello che vi illustrerò è il metodo più diffuso e completo per la sua realizzazione, ottimo per chi inizia ad avvicinarsi all'anatomia e al bozzetto umano; naturalmente più avanti andrete, più farete vostre le nozioni sul bozzetto e sull'anatomia, più questa fase del lavoro diventerà naturale e scorrevole.
Il busto
Per disegnare il busto nel nostro manichino usiamo la botte.
Ribaltiamo la botte su un lato e cerchiamo la linea mediana e la curva di spessore. Questa fase è molto importante perché ci dà dei riferimenti visivi e obbliga il nostro cervello a vedere una forma tridimensionale. Se diamo per scontato che queste linee esistono non sarà mai come disegnarle. Infatti se le mettiamo su carta vincoleremo sempre il cervello con punti di riferimento concreti che limiteranno moltissimo gli errori.
Nel busto la curva di spessore coincide anche con un’altra linea mediana che divide la figura a metà, proprio dove passa lo sterno e dove si congiungeranno le clavicole.
Alla botte dobbiamo poi semplicemente aggiungere pochi segni:
Le clavicole che partono dalle estremità della botte per arrivare a circa 1/3 della curva di spessore
La linea del diaframma che parte anch’essa dalle estremità della botte e incontra la curva di spessore a 2/3 circa.
Come vedete i riferimenti sono semplici e basta dividere in 3 parti (a,b e c) la curva di spessore.
Lo so, sembra una lezione di geometria… ma senza “geometrici punti di riferimento” credo che non si vada da nessuna parte.
Ed eccoci arrivati alla costruzione del busto maschile; "maschile" perché questa cassa toracica è ampia e robusta, se vogliamo ottenere un busto femminile ci basta ridurne il volume e stringere la botte verso il diaframma.
Per la schiena basta aggiungere la posizione delle scapole, visto che la linea mediana trovata prima fornirà la posizione e la curva della spina dorsale.
Nello spoiler ho messo tutti i passaggi fatti.
Addome e bacino + Tronco anatomico
Bacino e addome hanno rispetto al busto una difficoltà realizzativa decisamente più bassa.
Per il bacino utilizziamo una forma semplice che generalmente si chiama "cuneo".
Per l’addome invece disegniamo un semplice cilindro a base non circolare e lo poggiamo sopra il cuneo.
Cominciamo ad immaginare il cilindro dell’addome come una specie di fisarmonica in grado di comprimersi e stirarsi in tutte le direzioni. E’ importantissimo assimilare questo concetto perché l’addome rappresenta il raccordo tra busto e cuneo ed è anche l’elemento che ci permette di muovere in scioltezza il manichino, rendendo così le anatomie più morbide e funzionali. Quindi, consideriamo il cilindro dell’addome come un oggetto estremamente deformabile, a differenza del cuneo e del busto che sono più rigidi e scolpiti.
Tuttavia non è sbagliato più avanti nella pratica disegnare il tronco come un'unica figura, basta comunque ricordarsi delle proporzioni delle tre parti e considerare l'addome come parte mobile.
L’inquadratura laterale del tronco, infine, ci svela alcune cose importantissime: busto e cuneo si inclinano in direzione opposta e l’addome si tende frontalmente e si comprime posteriormente.
Braccia
Il braccio si suddivide in tre parti fondamentali: BRACCIO, AVAMBRACCIO E MANO; per poter procedere con lo studio del manichino la prima cosa da fare è individuare bene le forme che sintetizzano e rappresentano queste tre parti.
Per il braccio dobbiamo disegnare un cilindro ingrossando leggermente la parte superiore (dove si collegherà la spalla) e stringendo quella inferiore (dove ci sarà il gomito. Cerchiamo sempre di individuare subito la linea mediana della forma solida e le linee di curvatura in modo da dare il più possibile l'idea dell’oggetto cilindrico.
Per l'avambraccio, la sintesi è la stessa che abbiamo usato per il braccio con la differenza che si passa più repentinamente da una sezione larga ad una più stretta, in prossimità del polso (Attenzione! Il restringimento comincia dalla metà dell'avambraccio).
La mano ha sempre lo straordinario potere di terrorizzare i disegnatori ma se stiamo bene attenti possiamo superare l'ostacolo focalizzando la nostra attenzione sulle forme che la compongono. Per il momento disegniamo la mano come un guanto da cucina composto dalle tre parti: palmo, pollice e dita. Palmo e dita sono molto semplici e la forma che potrebbe dare più problemi è forse il pollice (in questo caso è meglio dare uno sguardo al vostro).
Raccordi: queste tre parti ora descritte devono ovviamente essere disegnate insieme e per farlo occorrono le mitiche sferette, per spalla, gomito e polso, e a questo punto potete agganciarlo al busto.
Gli arti inferiori
Come al solito vediamo di analizzare i volumi che compongono coscia e gamba.
Come possiamo intuire non sono troppo diversi dallo studio delle braccia, la coscia è sicuramente più voluminosa ma la gamba ha una struttura molto simile all’avambraccio vero? Facciamo attenzione al punto in cui si stringe il diametro del cilindro, circa ½ della lunghezza.
Per lo studio del piede (a livello di manichino) utilizziamo una forma simile ad una scarpa.
La testa + il collo
La testa è sicuramente uno degli elementi della costruzione anatomica che creano maggior difficoltà, insieme a mani e piedi. Al momento non spiegherò il volto e le sue dinamiche, sarà trattato successivamente in questo topic, ora mi preme farvi capire come affrontarne la costruzione.
Per prima cosa individuiamo quali sono i volumi essenziali che la compongono: una sfera per il cranio e un "vaso" per la faccia. Posizioniamo ora la sfera sopra il vaso e individuiamo subito le linee mediane, che serviranno per individuare le posizioni di naso e orecchie/mento.
Per il momento limitiamoci a questa costruzione, come detto il volto e le posizioni dei vari elementi verranno dopo.
Non usiamo agli inizi gli ovali nella costruzione della testa perché “sono” piatti, lavorando con sfera e vaso ci obblighiamo così a ragionare sempre in 3D.
Certo, con il tempo e l’esercizio, arriveremo tutti a disegnare direttamente l’ovale della testa ma il nostro cervello lo lavorerà esattamente come fosse un oggetto tridimensionale.
Posizionare a questo punto la testa sul busto sembra una banalità, in realtà prendere alla leggera questo aspetto rischia di rendere vano tutto il lavoro fatto fin’ora nella costruzione di un manichiano credibile. Quante volte una testa mal posizionata rende inguardabile o troppo rigida una posa? Quante volte vediamo dei personaggi che potrebbero benissimo indossare il collare ortopedico tanto hanno il collo rigido?
Per ottenere una postura naturale dobbiamo convincerci che la testa è pesante e che l’unica congiunzione scheletrica con il busto è data dalla colonna vertebrale.
Ora che tutte le parti sono state viste e disegnate, unitele e otterrete qualcosa di simile a questo:
Assegno a casa
Ovviamente per questa lezione dovrete lavorare molto, sia sulle parti del corpo singole che sulla figura intera.
Per l'assegno principale dovrete portarmi i bozzetti della prima lezione (potete anche scegliere quelli della seconda settimana, basta che siano due) e rifarli con il bozzetto della marionetta.
Se poi volete mostrarmi qualche altro vostro lavoro sulla marionetta, ben venga!
Come al solito il termine è per domenica prossima!
Nella prossima lezione vedremo, infine, le proporzioni e lo scheletro!
Lucasart
Modificato da Lucasart, 17 November 2008 - 09:19 AM.