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Screen Contest #90

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2° Lezione Corso di Fumetto

    lucasart
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#1 Inviato 27 October 2008 - 11:25 AM

2° Lezione Corso di Fumetto: Anatomia

Parte prima, il Manichino


Il manichino è sicuramente la base per la realizzazione di una corretta anatomia e, infatti, si tratta di uno studio iniziale che aiuta a chiarirci le idee sulla posa che assumerà il nostro personaggio all’interno della vignetta.
Alla realizzazione del manichino si associa una certa rapidità e spontaneità, visto che non possiamo dedicare troppo tempo a questa fase perché il nostro obiettivo deve essere quello di “cogliere” la posa ideale, quella che più si avvicina alla prima immagine che ci compare in testa nello stesso istante in cui pensiamo alla scena da disegnare.

Quello che vi illustrerò è il metodo più diffuso e completo per la sua realizzazione, ottimo per chi inizia ad avvicinarsi all'anatomia e al bozzetto umano; naturalmente più avanti andrete, più farete vostre le nozioni sul bozzetto e sull'anatomia, più questa fase del lavoro diventerà naturale e scorrevole.

Il busto
Per disegnare il busto nel nostro manichino usiamo la botte.
Ribaltiamo la botte su un lato e cerchiamo la linea mediana e la curva di spessore. Questa fase è molto importante perché ci dà dei riferimenti visivi e obbliga il nostro cervello a vedere una forma tridimensionale. Se diamo per scontato che queste linee esistono non sarà mai come disegnarle. Infatti se le mettiamo su carta vincoleremo sempre il cervello con punti di riferimento concreti che limiteranno moltissimo gli errori.
Nel busto la curva di spessore coincide anche con un’altra linea mediana che divide la figura a metà, proprio dove passa lo sterno e dove si congiungeranno le clavicole.
Alla botte dobbiamo poi semplicemente aggiungere pochi segni:
Le clavicole che partono dalle estremità della botte per arrivare a circa 1/3 della curva di spessore
La linea del diaframma che parte anch’essa dalle estremità della botte e incontra la curva di spessore a 2/3 circa.
Come vedete i riferimenti sono semplici e basta dividere in 3 parti (a,b e c) la curva di spessore.
Lo so, sembra una lezione di geometria… ma senza “geometrici punti di riferimento” credo che non si vada da nessuna parte.
Ed eccoci arrivati alla costruzione del busto maschile; "maschile" perché questa cassa toracica è ampia e robusta, se vogliamo ottenere un busto femminile ci basta ridurne il volume e stringere la botte verso il diaframma.
Per la schiena basta aggiungere la posizione delle scapole, visto che la linea mediana trovata prima fornirà la posizione e la curva della spina dorsale.
Nello spoiler ho messo tutti i passaggi fatti.
Spoiler

Addome e bacino + Tronco anatomico
Bacino e addome hanno rispetto al busto una difficoltà realizzativa decisamente più bassa.
Per il bacino utilizziamo una forma semplice che generalmente si chiama "cuneo".
Per l’addome invece disegniamo un semplice cilindro a base non circolare e lo poggiamo sopra il cuneo.
Cominciamo ad immaginare il cilindro dell’addome come una specie di fisarmonica in grado di comprimersi e stirarsi in tutte le direzioni. E’ importantissimo assimilare questo concetto perché l’addome rappresenta il raccordo tra busto e cuneo ed è anche l’elemento che ci permette di muovere in scioltezza il manichino, rendendo così le anatomie più morbide e funzionali. Quindi, consideriamo il cilindro dell’addome come un oggetto estremamente deformabile, a differenza del cuneo e del busto che sono più rigidi e scolpiti.
Spoiler
Se sovrapponiamo le tre parti viste fin’ora: busto, addome e cuneo, quello che otteniamo è il tronco anatomico. Non facciamo l'errore di “vedere” queste tre parti troppo fuse tra loro, immaginiamole invece sempre raccordate ma estremamente mobili. Per semplificare il concetto immaginiamo il tutto esattamente come il pupazzo di legno che usano gli artisti in cui l’addome è una sfera intorno alla quale possono scivolare e ruotare il busto e il cuneo.
Tuttavia non è sbagliato più avanti nella pratica disegnare il tronco come un'unica figura, basta comunque ricordarsi delle proporzioni delle tre parti e considerare l'addome come parte mobile.
L’inquadratura laterale del tronco, infine, ci svela alcune cose importantissime: busto e cuneo si inclinano in direzione opposta e l’addome si tende frontalmente e si comprime posteriormente.
Spoiler

Braccia
Il braccio si suddivide in tre parti fondamentali: BRACCIO, AVAMBRACCIO E MANO; per poter procedere con lo studio del manichino la prima cosa da fare è individuare bene le forme che sintetizzano e rappresentano queste tre parti.
Per il braccio dobbiamo disegnare un cilindro ingrossando leggermente la parte superiore (dove si collegherà la spalla) e stringendo quella inferiore (dove ci sarà il gomito. Cerchiamo sempre di individuare subito la linea mediana della forma solida e le linee di curvatura in modo da dare il più possibile l'idea dell’oggetto cilindrico.
Per l'avambraccio, la sintesi è la stessa che abbiamo usato per il braccio con la differenza che si passa più repentinamente da una sezione larga ad una più stretta, in prossimità del polso (Attenzione! Il restringimento comincia dalla metà dell'avambraccio).
La mano ha sempre lo straordinario potere di terrorizzare i disegnatori ma se stiamo bene attenti possiamo superare l'ostacolo focalizzando la nostra attenzione sulle forme che la compongono. Per il momento disegniamo la mano come un guanto da cucina composto dalle tre parti: palmo, pollice e dita. Palmo e dita sono molto semplici e la forma che potrebbe dare più problemi è forse il pollice (in questo caso è meglio dare uno sguardo al vostro).
Raccordi: queste tre parti ora descritte devono ovviamente essere disegnate insieme e per farlo occorrono le mitiche sferette, per spalla, gomito e polso, e a questo punto potete agganciarlo al busto.
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Gli arti inferiori
Come al solito vediamo di analizzare i volumi che compongono coscia e gamba.
Come possiamo intuire non sono troppo diversi dallo studio delle braccia, la coscia è sicuramente più voluminosa ma la gamba ha una struttura molto simile all’avambraccio vero? Facciamo attenzione al punto in cui si stringe il diametro del cilindro, circa ½ della lunghezza.
Per lo studio del piede (a livello di manichino) utilizziamo una forma simile ad una scarpa.
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La testa + il collo
La testa è sicuramente uno degli elementi della costruzione anatomica che creano maggior difficoltà, insieme a mani e piedi. Al momento non spiegherò il volto e le sue dinamiche, sarà trattato successivamente in questo topic, ora mi preme farvi capire come affrontarne la costruzione.
Per prima cosa individuiamo quali sono i volumi essenziali che la compongono: una sfera per il cranio e un "vaso" per la faccia. Posizioniamo ora la sfera sopra il vaso e individuiamo subito le linee mediane, che serviranno per individuare le posizioni di naso e orecchie/mento.
Per il momento limitiamoci a questa costruzione, come detto il volto e le posizioni dei vari elementi verranno dopo.
Non usiamo agli inizi gli ovali nella costruzione della testa perché “sono” piatti, lavorando con sfera e vaso ci obblighiamo così a ragionare sempre in 3D.
Certo, con il tempo e l’esercizio, arriveremo tutti a disegnare direttamente l’ovale della testa ma il nostro cervello lo lavorerà esattamente come fosse un oggetto tridimensionale.

Posizionare a questo punto la testa sul busto sembra una banalità, in realtà prendere alla leggera questo aspetto rischia di rendere vano tutto il lavoro fatto fin’ora nella costruzione di un manichiano credibile. Quante volte una testa mal posizionata rende inguardabile o troppo rigida una posa? Quante volte vediamo dei personaggi che potrebbero benissimo indossare il collare ortopedico tanto hanno il collo rigido?
Per ottenere una postura naturale dobbiamo convincerci che la testa è pesante e che l’unica congiunzione scheletrica con il busto è data dalla colonna vertebrale.
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Ora che tutte le parti sono state viste e disegnate, unitele e otterrete qualcosa di simile a questo:
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Assegno a casa
Ovviamente per questa lezione dovrete lavorare molto, sia sulle parti del corpo singole che sulla figura intera.
Per l'assegno principale dovrete portarmi i bozzetti della prima lezione (potete anche scegliere quelli della seconda settimana, basta che siano due) e rifarli con il bozzetto della marionetta.
Se poi volete mostrarmi qualche altro vostro lavoro sulla marionetta, ben venga!
Come al solito il termine è per domenica prossima!

Nella prossima lezione vedremo, infine, le proporzioni e lo scheletro!

Lucasart

Modificato da Lucasart, 17 November 2008 - 09:19 AM.

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#2 Inviato 27 October 2008 - 17:36 PM

Bella lezione Lucas, io ancora devo dare i miei compiti -.-"
Spero di avere il tempo di dare tutti i compiti insieme, altrimenti mi limiterò a seguire le lezioni...
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Prossimamente...


    lucasart
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#3 Inviato 27 October 2008 - 18:00 PM

ciao dahil, i tuoi lavori puoi tranquillamente postarli a scaglioni, quelli che riesci a fare, anche uno alla volta, non ho problemi
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#4 Inviato 27 October 2008 - 20:11 PM

ma una cosa: si parte disegnando le linee e poi le forme, oppure prima si fa la forma e dopo le linee che aiutano a definirla?

e un'altra cosa:

Per l’addome invece disegniamo un semplice cilindro a base non circolare

dal disegno la forma di sotto dell'addome è rotonda. per non circolare cosa intendi?

Modificato da mikb89, 27 October 2008 - 20:14 PM.


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#5 Inviato 28 October 2008 - 08:00 AM

ma una cosa: si parte disegnando le linee e poi le forme, oppure prima si fa la forma e dopo le linee che aiutano a definirla?

diciamo che i casi sono due: se si disegna un solo elemento anatomico, è ovvio che prima costruisci le forme e poi passi a trovare le mediane e il resto
quando vuoi disegnare un uomo in azione, conviene prima farsi un'idea della posizione (puoi per esempio disegnare prima la mediana del tronco e della testa, e delle braccia e gambe, in modo da avere degli "stecchini" che aiutino poi ad inserire meglio il manichino)
cmq non c'è un modo specifico, dipende da come tu ti trovi meglio

dal disegno la forma di sotto dell'addome è rotonda. per non circolare cosa intendi?

se vedi bene ti accorgi che la forma non è rotonda ma ellittica ()
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#6 Inviato 28 October 2008 - 11:16 AM

Bella lezione, complimenti.
Io ero iscritto sull'altro forum ma poi smisi di seguire il sito, giusto qualche lezione la lessi. Volendo se faccio qualche disegno un commento me lo fai ugualmente si?
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#7 Inviato 28 October 2008 - 11:23 AM

be... visto che sei iscritto all'altro corso su makerando... non dovrebbero esserci problemi
ma si, va bene
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#8 Inviato 03 November 2008 - 09:55 AM

Anatomia umana, parte seconda

Lo scheletro



Costruire un’anatomia accurata e credibile è indispensabile per rendere al meglio le vostre figure umane, anche quando l’anatomia non è strettamente visibile. “Come stendere il panneggio”, “come pensare le ombre”, sono operazioni che non possono prescindere dallo studio anatomico.
Potete trovare tranquillamente sia su internet o su un’enciclopedia delle rappresentazioni di muscolature in cui vengono elencati e descritti i vari elementi anatomici; queste però sono rappresentazioni statiche, bidimensionali, buone come base per “pensare” una figura in movimento e sotto diverse prospettive.

In questa lezione ci occuperemo dello scheletro e delle prime proporzioni.

La base delle nostre operazioni sarà inevitabilmente il bozzetto imparato nella scorsa lezione, su questo andremo a realizzare le forme essenziali dello scheletro, che a sua volta diventerà la base per costruire i muscoli.
Un procedimento del genere, bozzetto-scheletro-muscoli-equalsiasialtroelementosuccessivo, è ottimo all’inizio, quando si deve prendere padronanza dei vari elementi. È tuttavia una costruzione lunga che richiede una buona padronanza del tratto e che alla fine può essere semplificata, magari escludendo la realizzazione dello scheletro. Oppure la base di partenza può essere benissimo l'abbozzo dello scheletro, su cui poi costruire muscolatura e resto: tutto dipende da voi, non esiste un unico metodo ma voi dovrete scegliere in base alle vostre capacità.

Suddividiamo inizialmente i vari elementi anatomici i tre blocchi, testa, tronco (torace, addome, bacino e includiamo anche le braccia) e gambe.

Per il cranio basteranno le indicazioni della lezione precedente, ricordando però una cosa le posizioni del naso, occhi e bocca, e la bombatura della parte superiore.
Ecco un'immagine significativa ed esauriente.
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Passando al busto, il primo elemento da pensare è la colonna vertebrale, visto che corrisponde alla mediana del tronco: formata da circa 40 ossa, ha una forma serpentina che segue delle curve “fisse”.
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Su di essa costruiremo clavicole e cassa toracica. Le prime sono ossa molto importanti, visto che su di esse si innestano i muscoli del collo e del pettorale; sono inoltre ossa mobili, nel senso che sono fisse allo sterno (l’osso su cui si innestano le costole) ma seguono il movimento delle spalle (quindi se le spalle si alzano si alzano anche le clavicole). La cassa toracica è quella che definisce la forma e il volume del torace, ha forma di una goccia con la parte finale rivoltata.
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Dietro abbiamo le scapole, ossa triangolari che partono dalla giunzione delle braccia e su cui si fasciano i muscoli della parte superiore delle spalle. Vanno disegnate sempre, anche quando non abbiamo una visione posteriore della figura.
Le braccia possono essere realizzate anche come semplici “stecchetti”, rispettando però le dimensioni: il gomito deve arrivare più o meno all’altezza dell’ultima costola mentre il gomito termina a inizio femore.
In questa lezione non parleremo delle mani (così come dei piedi) in quanto nell’abbozzarle non si parte tanto dalle loro ossa ma dalla loro forma (vedremo più avanti in un’altra lezione).

Il bacino ha una forma “a farfalla”, è costituito in parte dalle ossa finali della colonna vertebrale in parte da quelle dell’ileo e del coccige. Da esso partono i femori, le ossa più lunghe dello scheletro. Importante è considerare che queste ossa hanno una “tendenza” a deviare leggermente all’interno (basta toccarsi l’inizio delle gambe per notare che i femori partono dalla parte esterna del bacino per terminare deviando nelle ginocchia). La tibia e la fibula, le due ossa della parte finale delle gambe possono tranquillamente essere realizzate come un singolo osso.

Ecco il bozzetto dello scheletro, completo di proporzioni.
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Da notare che il corpo deve contenere sette volte le dimensioni della testa (memoria quattrocentesca).

Compiti per casa
Il tema centrale di questa lezione ovviamente sarà lo scheletro: visto che aspetto ancora i lavori di molti (di alcuni aspetto addirittura i primi) non vi darò disegni obbligatori.
Va da se che comunque dovete esercitarvi molto sull'accoppiata bozzetto-scheletro, quindi se volete mostrarmi il frutto delle vostre mani, ben accetto!

La prossima lezione verterà sui muscoli (importante, quindi seguitela).

Lucasart
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#9 Inviato 11 November 2008 - 09:47 AM

Anatomia umana, parte terza
I muscoli



Partiremo per questa lezione dal bozzetto e dalla composizione dello scheletro.
Consiglio, a chi ne è in possesso, di consultare anche una rappresentazione anatomica dei muscoli, tipo quelle mediche (per chi non ne ha una si trovano facilmente su internet), visto che questa lezione non è tanto un "spieghiamo come sono fatti i muscoli" ma sono solo alcuni suggerimenti per per la loro realizzazione grafica.

Il tronco
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Il collo è caratterizzato essenzialmente da due muscoli, gli sternocleodomastoidei, che partono da sotto le orecchie per terminare nell’incavo delle clavicole. Solitamente non sono molto visibili, ma quando pieghiamo il collo, diventa visibile il muscolo opposto al lato dove guardiamo.
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La gabbia toracica è la più grande struttura a forma singola di tutto il corpo. Quando la figura si china in avanti, la cassa toracica si dilata a tal punto che può arrivare a racchiudere entro il suo contorno anche la testa .
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Frontalmente i muscoli che la dominano sono i pettorali, i quali si innestano sotto le clavicole, proteggono le costole e vanno a confluire sotto i deltoidi, i muscoli con forma a goccia delle spalle. I pettorali seguono sostanzialmente il movimento delle spalle e delle braccia, in modo che quando queste si alzano anche loro seguono questo movimento.
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I muscoli intercostali si trovano subito sotto di essi; solitamente, negli individui di corporatura normale, non sono molto visibili o si confondono con l’andamento delle costole. Va ricordato che questi muscoli sono, per così dire, fermati dal muscolo dorsale (vedi foto principale).
I deltoidi, due masse a forma di goccia, discendono da ciascun lato del torace. Essi collegano braccia e gabbia toracica, diventando parte di un insieme che può essere definito torace-spalle. Quando si alza un braccio la spalla però emerge dal torace rivelando una forma diversa, simile a un piccolo barile.
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Gli addominali si sviluppano su 4 piani, raggruppandosi in addominali alti e bassi, separati idealmente dall’ombelico.
Ricordo che, a meno che non stiate disegnando persone palestrate, solitamente basta anche solo accennare la forma di questi muscoli.

Per quanto concerne la figura femminile, le forme dei muscoli e delle strutture saranno più leggere e accentuate, rendendo la forma del torace più esile. Particolare attenzione va rivoltà alla rappresentazione dei seni, che poggiano sulla gabbia toracica. In genere, i seni di una giovane donna adulta hanno l’aspetto di due coppe capovolte collocate agli angoli inferiori del torace.
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La schiena e il bacino
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Qui a dominare la scena sono essenzialmente il trapezio e il gran dorsale. Il primo è costituito da due coppie di muscoli che, partendo dal collo, toccano i dorsali e terminano più o meno a metà schiena. I grandi dorsali invece sono i muscoli che racchiudono e proteggono la cassa toracica da dietro. Va detto che in un uomo di corporatura normale, questi muscoli sono poco visibili (più che altro emerge la forma delle scapole) ma si notano quando vengono contratti.
Cosi come accade per i pettorali, anche i muscoli della schiena seguono l’andamento delle spalle (vedi foto sopra dei deltoidi). Inoltre, se vista posteriormente dal basso, la parte superiore del dorso è abbastanza grande da nascondere parte della testa nonché parte del collo.
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I muscoli noti come medio e grande gluteo, due coppie, si innestano sopra le ossa del bacino, con una forma che ricorda le ali di una farfalla.

Ricordate che per la donna valgono le regole precedentemente dette, con una sola eccezione, il bacino deve avere una forma leggermente più ampia rispetto alla cassa toracica.

Le braccia
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I muscoli più visibili delle braccia sono i bicipiti, i tricipiti e il brachioradiale.
Ricordiamo essenzialmente che quando pieghiamo il braccio, il bicipite si ingrossa, mentre quando il braccio è steso sarà il tricipite a ingrossarsi. Il brachioradiale lo si nota essenzialmente quando il braccio è disteso, tuttavia è buona cosa accennarlo anche quando il braccio è piegato.
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Le gambe
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Per quanto riguarda le gambe, quando queste sono frontali, si può notare una leggera curvatura a B dei muscoli sia dei quadricipiti sia dei gemelli del polpaccio. Nelle visioni laterali invece le gambe seguono una curvatura a S, che inizia nella parte superiore della coscia, si inverte all’altezza del ginocchio e scende in direzione opposta lungo il rigonfiamento del polpaccio. Questo sia che la gamba si pieghi sia che rimanga dritta.
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Assegno a casa
Sostanzialmente per questa lezione dovete prendere confidenza con i muscoli in tutte le posizioni possibili.
Quindi disegnate figure intere in diverse posture, contemplando anche diversi punti di vista.
Se avete problemi o volete qualche consiglio, postate i vostri lavori e domandate.

Alla prossima.
Lucasart
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#10 Inviato 11 November 2008 - 18:13 PM

io per un pò non avrò internet, adeso salvo la pagina così al ritorno porto i tre esercizi

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#11 Inviato 17 November 2008 - 09:17 AM

Anatomia umana: parte quarta
Testa, mani e piedi


Testa
Per disegnare correttamente una testa esistono essenzialmente due metodi: il primo si basa sulle caratteristiche del cranio per tracciare poi i muscoli e infine arrivare ai vari elementi del volto; il secondo invece si basa sullo studio dei piani del volto.
In un corso come questo non è molto importante conoscere la disposizione dei muscoli facciali, utili solo per determinare l'espressività di una faccia (ricordo solo che in questo caso occorre fare attenzione ai muscoli ai lati della bocca e quelli sulla fronte; esercitatevi davanti allo specchio!).
Molto più importante partire dallo studio dei piani, piani che serviranno molto soprattutto nello studio delle ombre.
La testa è essenzialmente riconducibile alla forma di un uovo, con la parte inferiore più sottile e la parte superiore più grossa. E' partendo dal bozzetto della testa, spiegata nella prima lezione, che si andranno a adagiare i piani del volto, come possiamo vedere nelle figure sotto.
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Possiamo notare nelle prospettive frontali come questi piani appaiono abbastanza piatti (escludendo per il momento le ombre varie), mentre quando spostiamo la visuale di lato ecco prendere forma i vari piani incavati e le loro estensioni. Man mano che la visuale si abbassa ecco che le forme si schiacciano e le forme del volto assumono maggior importanza rispetto alla struttura del cranio, mentre alcune forme che prima erano poco rappresentate si mostrano a noi (vedi la parte inferiore della mandibola, delle labbra, del naso e dell'arcata sopraccigliare).
Se invece la nostra visuale si inverte è il cranio che si mostra più pieno, e il volto tende ad assottigliarsi fino a far scomparire certi piani.

Mani
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La forma delle mani ha uno spiccato carattere cuneiforme e la sua massa è abbastanza larga, somigliante a una spatola. Importante è tenere conto dell'attaccatura delle dita, in particolare del pollice, posta alla base della mano. La forma semplificata che si trova negli schizzi sopra è molto utile sia per abbozzare le forme della mano in varie posizioni sia quando la si disegna in qualunque prospettiva. Per le dita da ricordare che esse non sono cilindri perfetti ma seguono leggermente la forma a capsula delle ossa.

Piedi
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Anche qui, come nelle mani, la forma predominante è a cuneo, ma la forma è leggermente più arcuata. Il cuneo del piede è una forma composta che consiste di tre parti principali: il blocco posteriore del calcagno, la base anteriore della pianta più ampia e la connessione ad arco che unisce i due blocchi. Le dita qui assumono posizioni diverse, più ampia e adagiata quella del "pollicione", ad scalinata quelle delle altre dita.
Da ricordare che frontalmente, il piede assume una forma a trapezio rettangolo, con la parte esterna che sporge leggermente rispetto alla linea della gamba.

Assegno a casa
Quello che conta in questa lezione è soprattutto aver compreso le forme di queste parti del corpo, quindi datevi da fare con disegni su disegni. In particolare per la testa voglio diverse posture e prospettive, seguendo quelli che sono gli andamenti dei piani spiegati.

Alla prossima lezione (il panneggio)!
Lucasart

Modificato da Lucasart, 17 November 2008 - 09:17 AM.

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