It was electrical. By God! I had had that very thought a thousand times in my musings!
"Nothing exists; all is a dream. God - man - the world - the sun, the moon, the wilderness of stars - a dream, all a dream; they have no existence. Nothing exists save empty space - and you!"
"I!"
"And you are not you - you have no body, no blood, no bones, you are but a thought. I myself have no existence; I am but a dream - your dream, creature of your imagination. In a moment you will have realized this, then you will banish me from your visions and I shall dissolve into the nothingness out of which you made me..."
Mark Twain - The Mysterious Stranger
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CAPITOLO I - L'Ombra del FuocoCi sono luoghi dove gli Dei giocano con il destino degli uomini.
L'isola di Milea è nota per non essere uno di quei luoghi.
Conosciuta per essere un ritrovo di avventurieri, maghi, sacerdoti, santi, contrabbandieri e ladri della peggior risma, negli ultimi anni l'isola ha visto gli eventi più strani ed incredibili che si possano pensare. Ha visto camminare sulle sue terre potenti demoni, ha visto gli stessi demoni essere imprigionati nelle sue viscere, ha visto orrende creature della notte comandare intere città ed ha visto volare nei suoi cieli creature ben più grandi ed antiche dei semplici gabbiani che popolano a stormi le sue coste.
Tutto ciò potrebbe sembrare quasi refrattario all'ordine delle cose, e forse in parte lo è: eppure, raramente le genti di Milea accettano ciò che il Fato propone senza dargli una salutare spinta nella direzione voluta, con tutto il bene ed il male che da ciò deriva. Per chi sa manovrare il destino, cogliere l'attimo e scampare alla morte, grandi ricompense attendono di essere generosamente elargite. E grandi tesori di essere ritrovati.
E' proprio con questo personalissimo sprezzo del destino che cinque viandanti, ognuno con i suoi motivi ed i suoi pensieri in testa, si stanno dirigendo verso Sevescar, un piccolo villaggio nel territorio di Midgar.
Questa è Sevescar. Poche case, sparse alla rinfusa nelle campagne dal cielo grigiastro ed oppresse dal caldo estivo, reso oltretutto umido dalle placide anse del fiume Lerice che scivola poco lontano, senza fare troppo rumore, come se non volesse disturbare. Non lontano da esso il centro di Sevescar conta la bellezza di venti edifici o poco più, che testimoniano come il numero degli abitanti di tutta la zona sia saldamente fermo sotto al centinaio.
Un tranquillo angolo di mondo dimenticato dagli Dei, forse, ma di certo non dal Sindaco Merovit che si prodiga perché anche quegli insediamenti esterni alle solide mura di Midgar possano contare almeno un po' nella sicurezza della Città-Stato.
Sicurezza che, negli ultimi tempi, gli abitanti di Sevescar sentono decisamente mancare. La gente esce poco di casa, è diffidente, parla poco e, soprattutto, si tiene lontano dal fiume.
Ma questo, ancora, i nostri cinque viandanti non lo sanno. Loro, a Sevescar, ci devono ancora arrivare.
NOTA PER I GIOCATORI
Sto per mandare un MP ad ognuno di voi nel quale descrivo, più in dettaglio, i motivi della vostra visita a Sevescar ed il luogo in cui giungerete appena arrivati. Non postate prima di averlo letto.