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Screen Contest #90

Kamikun






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Vecchie vecchie vecchie recchie... rece

    Azrael
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#21 Inviato 16 January 2010 - 22:22 PM

E' davvero così importante che Avatar cambi o non cambi qualcosa?
E' un film stupendo, ma non secondo alcun canone classico. Piuttosto, stabilisce qualcosa di nuovo e riesce ad essere stupendo proprio in quello. Un film che riesce a catturare più con l'ambientazione che con la trama, un film che crea un mondo. Un mondo che nei suoi principi ci era conosciuto, ma che avevamo quasi dimenticato.
E, per quanto mi riguarda, un mondo dannatamente migliore di un'intera Galassia Lontana Lontana... Che d'altronde, lasciatemelo dire, ha pure fatto il suo tempo.
Sono contento che al Kano sia piaciuto, eh, ma secondo me si è perso qualcosa. Davvero guardando Avatar pensavi "Eh, ma è il 2010, i film non fanno più l'effetto di Titanic"?
Per me era il 2154, e su Pandora non ho visto né dei cinema né navi a picco.

Non è importante che Avatar cambi qualcosa. E' importante che qualcosa di diverso abbia inizio.
Se dovessi fare una comparazione, direi che Avatar è per i film quello che Valkyria Chronicles è per i videogiochi. In maniera diversa, ovviamente,

Modificato da Azrael, 16 January 2010 - 22:27 PM.


    Derpy
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#22 Inviato 17 January 2010 - 00:10 AM

No, Avatar è molto di più, è un tassello di qualcosa, qualcosa che potrebbe essere e potrebbe non essere, ma le incognite sulla possibilità che vi sia sono molte, è un 50 e 50.

Lo guardavo e pensavo davvero, Titanic è un film in cui la massa si riesce a immedesimare maggiormente, è più facile leonardo di caprio che un puffo troppo cresciuto. E guardandolo pensavo "aspetta e mi sa che 'sto anno ne vedo di cosplayer blu a lucca... e nessuno di quelli sarà dr manhattan" pensavo al fatto che sicuramente nasceranno giochi di ruolo a riguardo, da tavolo, probably anche di carte... il problema è...
che queste cose sono di nicchia.

La galassia lontana lontana, non è questione che "ha fatto il suo tempo" è questione che ha cambiato le cose, le ha cambiate davvero ma era nel posto giusto al momento giusto.

Ora mi chiedo, se il mondo del cinema fosse rimasto congelato fino ad oggi e fosse oggi il momento in cui star wars uscisse... segnerebbe davvero una svolta?
Non credo... troppa pirateria e troppi altri tipi di svaghi in alta definizione invadono giornalmente le nostre vite e... si, anche la tastiera da cui comunico la invade, e il monitor da cui guardate.

Non è come un tempo, i binari attraverso cui le persone sono connesse oggi sono molto più rapidi e diffusi, ogni informazione viene captata ma non sempre apprezzata, perchè domani arriva un'altra informazione, che ti fa dimenticare la precedente, e via così.

Anche il cinema funziona allo stesso modo, ma in termini di tempo più ampi... io guardando Avatar mi dicevo "Ecco Cameron" ed ecco... in quell'universo rivedevo l'universo di Alien, la strutturizzazione di qualcosa di finto estremizzata e portata all'epicità, come in terminator, leggevo tra "le righe" qualcosa di solido che altri film non possiedono.

Avatar per molti porterà qualcosa di diverso, ma per la maggiornaza trasmetterà un "ennesimo pocahontas" e... si, lo è, ma è molto, molto diverso.
Pensavo, ecco Peter Jackson... solo che qui a lui, di film ne è bastato uno.

La questione è che Avatar oggigiorno è più similare a Matrix e alla sua innovazione tecnologica. Le telecamere usate per girarlo sono telecamere che se il film raggiungerà gli obiettivi sperati muteranno il modo di girare i film e riprendere non solo i lungometraggi, ma qualunque evento, anche trasmesso in diretta tv.
E' così importante che Avatar cambi le cose?
Si, lo è... e se non lo farà avremo perso una grande occasione per evolvere l'intrattenimento televisivo e cinematografico.

Sul fronte tecnico senza dubbio siamo a livelli mai visti, mai, e dico, mai, i na'vi sembravano delle creature in cg, ogni cosa funziona con una naturalezza che perfino la industrial light and magic si sogna...
ma non è questo, Avatar è un film così come il cavaliere oscuro è batman, ma allo stesso tempo è un film con tematiche e che affronta il suo svolgimento con un realismo impressionante.
Quello che mi dispiace è che un tempo, personaggi come Steven Spielberg erano delle specie di maghi che ogni nuovo film fossero in grado di realizzare diventava una leggenda. Ma erano altri tempi, oggi non funziona così, perchè c'è molto e molto altro ancora con cui trastullarsi.
E i sogni, o l'immaginifico mondo scaturito dall'idea di una persona, o la sua bravura nel costruirci intorno una storia... sembrano solo giocattoli.
La maggioranza delle persone sono ancorate alla terra, incapaci di concepire l'importanza dell'immaginazione.
L'uomo ha compiuto miracoli con la scienza solo perchè seguiva dei sogni, ma... l'evoluzione della nostra razza ci ha portato a circondarci di troppi elementi di disturbo che impediscono ancora lo sviluppo dei sogni, è difficile sognare, la vita è un susseguirsi di impegni e scadenze.
Ecco perchè riesci a immedesimarti in Di Caprio e alla sua storia d'amore sfortunella.

Io non parlo di chi legge qui, parlo di un mondo diverso, un 30 percento di persone e più che in questo stato non sa neppure effettuare un login corretto in una chat, parlo di persone che hanno smesso da tempo di viaggiare di fantasia e che si svagano con film di basso interesse e gusto, come io e marylin perchè sembra che la risata, anche breve o estratta a forza, sia una buona medicina.

Penso a quanti idioti inseriranno su Emule la voce Avatar, quanti di loro si beccheranno un porno e quanti di loro riusciranno a scaricarlo e vederlo... tutto questo non aiuta, ed è il motivo principale per cui fatico a pensare che questo film possa davvero cambiare il modo di intendere l'intrattenimento.

Pandora è reale, e chi ha speso quei dieci euro ci è stato e lo sa... ma il fenomeno che mi preoccupa non è il successo del film, quanto all'inversione della propria notorietà, al fatto che per ora i tg ne parlano solo perchè "è il momento" o per coprire eventuali buchi in scaletta.
Penso al fatto che Avatar dà molto di cui riflettere in funzione di ciò che umanamente è (un film) non sto analizzando messaggi ecologisti nascosti o cifrati inni alla pace, sto parlando di lui come fenomeno, ora che è uscito. E che rischia di essere scambiato dai più, e dagli stessi giornalisti della domenica come... un film di fantascienza, nè più nè meno che star trek.
Ma in fondo Star trek di jj non è più Star trek di quanto questo Avatar sia un film di fantascienza... e sono su due livelli diversi, nemmeno paragonabili. E non perchè Avatar sia il fenomeno del momento... ma perchè da ancor prima che girassero le prime concept art dei na'vi era reclamato a gran voce e inneggiato come "quello che dovrà cambiare le cose"
Non ci ho mai creduto, dopo il trailer ho pensato solo a un "bel, molto molto bel, film di fantascienza con tanta cg... ma mi sbagliavo, è molto di più, e ora ci siamo ora è qui e il potenziale c'è... ma è sempre molto difficile parlare a chi non vuole ascoltarti.
Avatar ha tutte le carte in regola, ha la tecnica e la forza necessari a mutare quest'arte... ma quanti percepiranno in lui queste capacità?

Il tempo, serve tempo, eppure pensando a ciò che ho visto non posso smettere di pensare che l'occasione per cambiare è qui e basta afferrarla.
Sarà molto triste vederlo elencare in futuro fra i film di stagione tipo 2012 o altri ignobili fenomeni come Transformers. E mi auguro non succeda mai... in effetti non lo meriterebbe.

Avatar è un film oltre le mie più rosee aspettative, ti trasporta per due ore e quaranta in un altro mondo e ti parla, apre una finestra reale da cui è difficile uscire, ma ci sarà da attendere prima di poter dire che sia davvero un successo. Nasce per cambiare questo "mondo" e se non ci riesce sarà un fallimento.

Un bel film... ma non si può sorvolare su quello che potrebbe essere in più, oltre, e al fenomeno che potrebbe generare.


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Crede che riuscirà a rispettare un marito che, forse, ha preso la più grossa cantonata scientifica di tutti i tempi?

 


    Luis`
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#23 Inviato 23 January 2010 - 00:48 AM

Io concordo in pieno con Kano, E' ben più di uno sci-fi fantasy pieno di effetti speciali, è ben più della classica storia Pocahontas-balla coi lupi-l'ultimo samurai-indiani e cowboy.

Personalmente mi sarei aspettato qualcosa in più a livello di sceneggiatura, i personaggi sono semplici e classici, la storia è lineare e bla bla bla ma... come puoi non restarne affascinato?
Cameron ha preso tecnologie già sperimentate e spinte oltre, ha rivoluzionato il modo di girare un film in digitale, ormai siamo al punto in cui gli attori si muovono in uno scenario verde con tute nere piene di sensori, ma dentro la telecamera vedi già in tempo reale lo scenario ricreato al computer, roba da pazzi.
Pandora esiste, i Na'vi sono reali com'erano reali a loro tempo le creature di gomma di Star Wars e il Gollum di LOTR, e in futuro spero che altri registi si baseranno su quanto fatto per questo film, per migliorare ancora.

E' da vedere.
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#24 Inviato 23 January 2010 - 01:34 AM

Avatar è totale. E' un mondo vivo e pulsante. Storia semplice si, ma raccontata come solo Cameron sa fare e un'ambientazione fantastica e ottimamente costruita. Grazie Cameron.

Ora che la strada è stata spalancata a pedate, quanto per questo?

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    Eikichi
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#25 Inviato 23 January 2010 - 02:53 AM

sembra sciocco ma non posso fare altro che dar ragione a tripleX e Luis: Avatar è qualcosa che dovev arrivare e forse se fosse arrivato con meno prepotenza sarebbe stato meglio. troppo boom mediatico.


Torno ora dalla "cantina del convento" una vineria/birreria da veri intenditori con birre trappiste e fiamminghe da meditazione.

attorno a me ragazzi dai 20 ai 40 anni e sentendo cosa dicevano (non l'ho fatto apposta ma un tavolo a fianco all'altro alla fine si origlia) sono rimasto allibito:

il migliore tra i commenti era degno dell'amico di TripleX:

"La storia è banale, i personaggi anche...dai su, era imbarazzante! mancavano di contenuti! sìsì, bellini gli effetti 3D."

e l'altro che probabilmente aveva letto qualche cosa su google e voleva fare il saccente:

"no no, cioè, si vede che è una tecnologia mai usata. cioè il 3D era veramente figo e anche se la storia era banale...cazzo era veramente figo"

e il terzo che non poteva essere einstein:

"a me è piaciuto. il protagonista si è staccato dalla massa vi rendete conto? non è tornato indietro ma è restato!! cioè roba che non si vede tutti i giorni una profondita dei personaggi del genere!"


Ora che la strada è stata spalancata a pedate, quanto per questo?

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non farmi piangere!!! ti prego!!! ç____________________ç
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    Zio Sam
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#26 Inviato 23 January 2010 - 23:35 PM

Appena tornato adesso dal vederlo dato che negli ultimi due mesi son stato risucchiato in una specie di bozzolo senza averne mai sentito parlare, alla fine sono andato al cinema preso dallo sfinimento unito ad una curiosità vorace

Devo dire subito che il primo pregio che ho notato è che finalmente siamo noi umani gli invasori alieni, cosa non da poco contando le innumerevoli catastrofi che hanno afflitto la nostra povera terra in innumerevoli film e cartoni... che diavolo, già riusciamo ad ammazzarci tra di noi qui per delle risorse, perchè ci dovremmo fare scrupoli a toglierle ad una popolazione che ai nostri occhi appare rozza e primitiva? :sisi:

E qui però in contemporanea salta subito fuori la prima cosa che mi ha colpito negativamente, l'RDA (la terribile corporazione, avrei preferito l'UAC ma bisogna accontentarsi)... l'avidità dei suoi esponenti è esaltata fino all'eccesso con il risultato che invece di risultare grottesca si manifesta come estremamente ridicola

L'esempio lampante è quando la scienziata spiega al suo capoccia i collegamenti tra le varie piante e questi scoppia a riderle in faccia, questo insieme alla spiegazione del mega contrattacco finale quando il generale espone alle truppe la situazione e queste annuiscono ridacchiando tra di loro, l'unica cosa che mancava per accentuare al limite estremo la rozzezza ed insensibilità dei soldati era che iniziassero a defecarsi in mano tirandosi addosso l'un l'altro i propri escrementi

Ma ci sono molte altre cose su cui uno volendo potrebbe puntare il dito riguardo la trama ed il suo sviluppo, i personaggi che non riescono a colpire a fondo, clichè che saltan fuori come funghi, e per ultima (ma non ultima) la preghierina a madre natura...e a proposito di questo... quando la terra verrà invasa da una razza aliena ostile pretendo che un'armata di criceti venga in mio soccorso proprio nel momento del bisogno :rovatfl:

Paradossalmente, ma forse neanche tanto... è un film che mi ha colpito più per l'ambientazione che per la storia stessa... il contrasto tra l'industrializzazione smodata dei militari ed il modo di vita relativamente semplice dei Na'vi e tutte le varie creature che popolano Pandora ha attirato notevolmente la mia attenzione, e devo dire che infatti la parte che mi è piaciuta di più del film è proprio quella in cui Jake impara gli usi e costumi dei Na'Vi, incluso il modo in cui il loro codino multifunzionale interagisce con i vari abitanti del pianeta, è un universo davvero particolare ed il 3d lo esalta e contribuisce a renderlo estremamente vivo e più suggestivo che mai

Ultimo appunto del tutto personale che vorrei fare è riguardo il cattivo principale, il comandante della corporazione... e se una bad bad bad bad company, is really bad, il capo che guida il suo braccio armato non è da meno, e mi sono più e più volte ritrovato a tifare per lui, duro, senza scrupoli ed incredibilmente stupido è il tipico cattivo da film d'azione, con il pregio di essere dannatanamente tenace, altro che Boromir :rovatfl:

Sarà che mi ricorda fin troppo lui... non può non ispirarmi simpatia
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Nel complesso devo dire che mi è piaciuto, non ne vado pazzo, non ho dato avvio nè partecipato all'applauso a fine proiezione ma si, mi è piaciuto davvero e se questo segnerà un nuovo standard qualitativo beh in tal caso gli auguro vivamente di lasciare il segno a fondo e a lungo... senza dubbio è un film che colpisce, e nonostante io preferisca fare più affidameto alla mia fantasia che a quella altrui devo dire che è stato davvero piacevole

EDIT: un'ultima cosa, ma è solo una mia impressione o i Na'Vi come fisionomia un po' ricordano Abe?
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Modificato da Zio Sam, 24 January 2010 - 00:08 AM.

Fondatore nonchè membro dell'associazione "Gli Amici del Cacodemone e di MrFruffoloBatuffolo"

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    Eikichi
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#27 Inviato 24 January 2010 - 03:08 AM

seguimi!

<scorreggia>

<ride>

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    Azrael
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#28 Inviato 24 January 2010 - 12:55 PM

Il meglio era:

"Seguimi!"
"Ahahah!"
...
*schiaffone*
"Seguimi!"
"Ok!"


Ok, fine ABEOT.

    Uwye
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#29 Inviato 24 January 2010 - 22:43 PM

Visto pure io oggi e...boh...davvero non capisco tutto il casino per questo film. Pure io sono arrivato alla visione praticamente vergine. Tanto per farvi capire un mese fa o giù di lì parlandone con Testament pensavo fosse il film di Avatar the last airbender, tanto per dare un'idea di quanto conoscessi di questo film. :smile:

Qualcuno là sopra parlava se e come Avatar potrebbe lasciare il segno come Star Wars, ma davvero non capisco come uno si possa porre una domanda simile. La storia è originale quanto una banconota da ventottomila lire e la CG, per quanto incredibilmente naturale (ancora leggermente finta, ma dieci e lode per quello), è...computer grafica come ormai siamo abituati a vedere per ogni dove da dieci anni a questa parte. Proprio per questo dubito che qualsiasi altro film potrà raggiungere film come Star Wars, Alien(s) e Terminator 1-2 nell'immaginario collettivo perchè ormai il sense of wonder creato da degli effetti speciali fuori parametro non c'è più e non ci sarà più.

Visivamente è comunque un gran bello spettacolo (e ci mancherebbe altro) e ho trovato molto gustoso il mecha design, molto alla "Aliens" e molto più plausibile del solito. Tra l'altro vi siete accorti che nella scena in cui il protagonista parla con i generali le mani passano dall'essere intrecciate ad appoggiate, poi di nuovo intrecciate, poi di nuovo appoggiate? :dry:

Due note poi sul 3D. Questo è il primo film che sono andato a vedere, ma penso che sarà anche l'ultimo. Oltre a darmi fastidio perchè porto già degli occhiali di mio, nelle sequenze movimentate l'immagine sembrava sfarfallare. Nella scena dell'agguato notturno mi stava pure venendo il mal di stomaco (seriamente). Poi la sua applicazione mi sembra incostante; in alcune parti si nota (e quando funziona è effettivamente fantastico), in molte sembra un comune film 2D, in altre fa scherzi agli occhi, in altre l'effetto 3D sembra essere semplicemente fatto di piani 2D a profondità diverse*. Credo che resterò ancorato al vecchio 2D.

*Questo si notava tantisssssimo nel trailer di Alice nel paese delle meraviglie. Sembra interessante, tra l'altro, anche se il cappellaio matto non dovrebbe avere un ruolo così di primo piano.
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Membro X del
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    Derpy
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#30 Inviato 26 January 2010 - 02:23 AM


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Hallo Sandybelle!



HAROOOO!
...
SANDIBAARUU!!


O per i meno scaltri "Hello Sandybell" da noi conosciuto anche semplicemente come "Sandybell" oppure "La mia amica Sandybell"
...
aspettate un attimo, ve lo ripeto:
...
"La mia amica Sandybell"

Proprio quest'ultimo è un titolo tanto agghiacciante quanto... in qualche strano e insolito modo di vedere le cose... interessante, perchè pur essendo stata trasmessa la serie con questo titolo solo nel 1994, lo strano accostamento di parole in modo da formare una frase di senso compiuto ricalca (perlomeno nelle sonorità) una tradizione di sigle nata almeno una decade prima, al suon di "Oh piccola Yu mia, è bello che tu sia, vivace svelta e... carina come me" oppure "poi finita la missione piano atterrano quaggiù, e ritornano ragazzi pazzi un po' come sei tu"
Insomma quel genere di sigle che tentavano invano di coinvolgere emotivamente lo spettatore, dando l'impressione che i personaggi di cui si seguivano le vicende in tv non fossero poi tanto diversi da noi.

"La mia amica Sandybell" quindi porta di diritto a pensare a una compagna di scuola... a qualcosa del genere "In classe stamattina, è entrata una bambina, dall'aria intelligente e sbarazzina, le ho detto "benvenuta!" così lei si è seduta, sul posto vuoto proprio accanto a me, e adesso la sua amica sono io"
E anche questo è interessante, dato che le analogie col mondo scolastico, nate dal fatto che Sandybell... (che da ora in poi chiameremo col suo vero nome "Sadybelle) ha un padre che lavora come insegnante di una piccola scuola in scozia, amato e ammirato da tutti, e agli studi in generale...
...
in effetti finiscono qui.




Ancora ci ritorna alla mente la scena in cui una Anne Shirley furiosa rompe la propria lavagnetta in testa a Gilbert in quel di Prince Edward Island...
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ma... in Hello Sandybelle le cose sono molto diverse, e la scuola farà solo un paio di fugaci apparizioni in una panoramica dall'alto... giusto per dire "ehi guardate spettatori, nel paese di Sandybelle c'è anche una scuola!" (tra l'altro con un'animazione scattosa come poco dei ragazzini che sciamano sul cortile esterno alla fine delle lezioni)
...
e ancor più fugacemente, sempre in un paio, forse tre occasioni comparirà perfino la classe di Sandybelle... come dire... solo a giustificare come il padre potesse guadagnarsi la pagnotta e crescere una bambina di quei tempi, o del perchè la bambina sappia leggere e scrivere.



La storia... comunque, ci porta agli inizi degli anni '80... scelta singolare poichè Sandybelle è attualmente una serie riconosciuta sotto l'ala protettrice dei "World masterpiece" cioè il "genere" sotto cui si radunano tutte le storie di orfanelli e orfanelle alla ricerca dei propri genitori.
Questo genere è comunque spesso molto apprezzato dato che comunque si rifà il più delle volte ai classici della letteratura per ragazzi trasposti in anime, quindi dotati di trame sempre all'altezza delle aspettative, e intrecci narrativi degni di un testo scritto.

Scordatevi cose del tipo "Pikachoo scelgo te!" o "Oh no, si è evoluto dall'ultima volta in quell'altra bestia più cattiva che mi fa più danni" perchè le storie raccontate da questo genere sono al contrario, sempre più articolate, profonde e ben pianificate di qualunque altra serie moderna che abbia attraversato i nostri schermi...
...
Evangelion a parte.
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E certo, mamma BANDAI non avrebbe mai scucito il grano per i restauri delle pellicole e i remastered dell'audio se non avesse avuto un tornaconto. Quindi... si, magari qui non gliene frega a nessuno, ma sono delle serie amatissime nel panorama nipponico... tanto da giustificare come mai Heidi abbia ancora la propria effige sui distributori automatici del latte... e scusate se è poco.

C'è però da dire che Sandybelle è una serie riuscita, ma indirizzata, comunque, a un pubblico giovane e per tanto costellata di incertezze e sviluppi di una ingenuità che potrebbe fare coppia con i bon bon magici di lilly.
Il fatto di averla voluta raccontare agli inizi degli anni '80, è poi una scelta del tutto mal gestita, dato che nessun personaggio cita mai l'anno in cui ci si trova, o l'attuale stato della scienza moderna al di fuori del piccolo villaggio teatro della storia; tant'è che quando vediamo un interruttore della luce nella casa di Sandybelle, o che è proprio lei ad esporre un'abatjour elettrica sopra il comodino, restiamo un pò dubbiosii nel datare l'annata a cui far risalire le vicende.
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Come poi molti masterpiece, anche Sandybelle non si esime dal far crescere la protagonista... in modo piuttosto marcato... e questo è interessante, perchè se ne vede la maturazione psicologica e fisica...
ma...
la cosa che lascia più l'amaro in bocca è notare che gli autori sembrano essersi completamente dimenticati degli amici della nostra beniamina, che dopo una decina d'anni e in piena fase ormonale di crescita, reincontriamo nell'ultimo episodio, congelati nel tempo, come se l'unica persona ad essere cresciuta davvero fosse solo la "piccola" Sandybelle.

Affascinante, c'è qualcosa degno di Utena in questa scelta... ma andiamo con ordine, e vediamo la serie nel dettaglio.



Primo Capitolo

Per meglio comprendere la serie è necessario dividerla in tre fasi, diciamo tre capitoli. Il primo riguarda la vita di Sandybelle in scozia, il secondo il suo trasferimento a Londra, il terzo... il suo "trasferimento" nel resto dell'Europa.

La storia nella prima fase della serie è la seguente:
Sandybelle
Immagine inserita

è una bambina di dodici/tredici anni, a cui è mancata la madre, che lei non ha mai conosciuto. Vive
sola col padre "Leslie Christie"
Immagine inserita

in un piccolo villaggio scozzese, in una casetta fatta tutta di marzapane e tenerezze, col camino grande grande col fuoco grande grande, che un pò ricorda la casa di Bia... ma solo per la posizione della finestra della sua camera da letto.
I primi episodi sono meramente introduttivi dei personaggi, e per tanto...
quasi indigeribili.
Si fa la conoscenza di Sandybelle e dei suoi amici, i quali spesso la vedono come una sorella più grande, o un capo da seguire. Fin da subito si nota come il carattere di Sandybelle, plasmato dal padre le permette di giocare indistintamente con tutti, e allo stesso tempo di tenere sotto controllo i suoi compagni di gioco più piccoli in modo che non si facciano male.

Non viene mai fatto il nome del villaggio in cui vive, ma questo è caratterizzato da due edifici piuttosto
vistosi: Uno è il "semprevuoto" castello dei Wellington,
Immagine inserita (sembra dire... Scozia=castelli... è uno stereotipo di sè stesso)

famiglia di nobili che mai sembra avere messo piede in scozia, tant'è che in tredici anni Sandybelle li avesse mai cacati de pezza, ma la famiglia ci tiene comunque un castello;

l'altro è la villa degli Shearer,
Immagine inserita che invece sono molto più inclini a frequentarla.

Interessante è il fatto che per tutta la serie sei convinto che si chiamino "Shirrel" tanto la pronuncia è uguale, e solo nel terzultimo episodio si vede un biglietto da visita che porta il nome "Shearer" come intestazione... un fulmine a ciel sereno, ma quella fu colpa mia, pure se dubito che un bambino dell'83 sapesse distinguere le due parole.


Ciò che fin dai primi episodi viene messo in chiaro è che Sandybelle è figlia adottiva, una trovatella senza sapere di esserlo, pare infatti che la stessa sia stata trovata ancora in fasce da Leslie e un suo amico ancora sconosciuto al pubblico, il cui nome è Ronwood, che vive a Londra.
Sandybelle vive ignara del suo passato giornate spensierate nè più nè meno di come le sue colleghe del world masterpiece, anche se l'impronta "anime e manga" è sicuramente più marcata ed estremizzata in questa serie.

I personaggi sono stereotipati, spesso troppo semplicistici e vuoti. Prendendo ad esempio in esame gli amici di Sandybelle non ve ne è uno che si distingue o che sia importante come una Diana per Anne, o una Clara per Heidi... sono solo macchiette messe lì giusto per riempire il vuoto che altrimenti si creerebbe intorno alla protagonista, la quale necessita di avere qualcuno con cui paragonarla, possibilmente della stessa età.

Fin dal primo episodio, rischiando di investire uno di questi "amici" (e da qui se ne deduce l'importanza strategica) entra in scena una ragazza nobile di nome Kitty...
...
io non mi capacito di questo nome "Kitty" come chiamiamo questa figlia tesoro? La chiamiamo Kitty... che cavolo di nome è Kitty? a quel punto pure Mrs Pussy andava bene immagino.

Kitty Shearer, di cui forniamo una esauriente diapositiva
Immagine inserita

è la rivale di Sandybelle, nella vita nell'amore... nel lavoro, in tutto, probabilmente perfino nelle gare di sputi.
Si tratta della figlia di un grosso uomo d'affari... molto grosso di detto e di fatto.
Immagine inserita

Kitty è senza mezzi termini una ragazzina viziata senza scrupoli che è pronta a tutto pur di rovinare la vita a Sandybelle.

C'è da dire in sua difesa che lei non è che sia cattiva, ma Sandybelle spunta dal nulla e gli frega pure il ragazzo a lei promesso, insomma per forza che ti girano... poi sul fatto che stava investendo un'amichetta di Sandybelle nel primo episodio... immagino la colpa fosse più dell'autista ché del passeggero... per quanto sia lei la figura cattiva della serie, è difficile conoscendola immaginare che abbia detto al suo chauffeur "PRESTO la investa!"
... e poi un incidente, insomma, che sarà mai, può sempre capitare.

Kitty si trasferisce in breve nella villa degli Shearer, e scruta ogni giorno il castello dei Wellington in attesa che torni il suo amato, ovvero Mark wellington
Immagine inserita

il figlio della contessa di Wellington, quest'ultima un personaggio chiave tanto importante che non necessitava di avere un vero e proprio nome.
La contessa di Wellington, però, stringe subito un'amicizia del tutto casuale con Sandybelle e i bambini del villaggio, accogliendoli nella propria casa, perfino... regalando a Sandybelle un fiore di narciso attorno a cui
ruoterà più o meno tutta la serie.

Presto detto, il fiore di narciso era, secondo ciò che il padre aveva raccontato alla figlia, la figura che più si addiceva alla madre. Quindi Sandybelle cresce con questa convinzione che sua madre fosse più simile a un vegetale che a un essere antropomorfo.
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Il regalo della contessa diventa a quel punto per Sandybelle un ricordo, sia della contessa che della sua stessa madre, e dopo averlo segretamente impiantato in una radura poco frequentata, lo venera e vi costruisce intorno un giardinetto che lei battezzerà "il giardino della mamma" ma che per tutti gli altri nella serie resterà "il giardino "Segreto" "
Immagine inserita



In breve tempo anche Mark, il nobile rampollo dei Wellington e promesso sposo di Kitty Shearer torna in scozia... ma se vi dicessi il motivo...
perchè vuole conoscere Sandybelle.

Se a questo punto Kitty sentisse spuntare le corna non sarebbe da biasimare. Però è anche da sottolineare che Kitty non conosce così bene Mark, Sandybelle dal canto suo fin dal primo incontro con Mark... pure senza conoscerne la nobile identità (inizialmente lei lo chiamerà "il principe del giardino" e si... Sandybelle è davvero ossessionata da questa cosa sul giardinaggio...) finirà per farci pure il bagno insieme... e Kitty...
...
taci che non lo sa.

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La passione estrema per Mark è la pittura, il suo sogno, la sua massima aspirazione, sogno che Kitty non
condividerebbe se non giusto per dargli il contentino, ma che Sandybelle apprezza moltissimo, tanto da (senza
ancora sapere di essersi innamorati a vicenda) fargli da modella.

Lui si trattiene dal chiederle un nudo, e finisce per schiz.... disegnarla un pò d'appertutto. Il dialogo con cui Mark confida il proprio amore per la pittura a Sandybelle è da oscar:

Sandybelle:
Spiegami Mark, come mai hai deciso di diventare un pittore?

Mark, mentre disegna:
Perchè sono convinto che la vera bellezza si possa vedere solo attraverso l'occhio dell'artista: capisci quello che voglio dire, vero? Perciò voglio che anche gli altri attraverso i miei quadri vedano questa bellezza.

Sandybelle:
Mh! Si ti capisco
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Avrebbe fatto meglio a rispondere "Perchè ho un grande pennello"


Più volte Kitty e la sua famiglia, cercheranno di rendere pubblico il fidanzamento fra la piccola degli Shearer e Mark Wellington, ma invano dato che nessuno al villaggio nè fuori sembra dar peso alla cosa. (trama debole? Trama debole!)
Alla fine la madre di Mark verrà a conoscere l'esistenza del Giardino segreto, e prometterà a Sandybell di farvi visita.
Costretta però a tornare a Londra perirà col marito perdendo quella ghiotta occasione, e lasciando solo Mark... che al suo ritorno a Londra si ritroverà ferito e pieno di debiti.

Non ve l'ho raccontata male... questa faccenda è talmente stata mal gestita nell'anime che, il fatto che Mark resti orfano così di colpo, nemmeno lo si prende sul serio, Sandybelle ci soffre, ma non abbastanza, Mark sparisce nel nulla semplicemente, insomma tutto è fatto in modo confusionario e rapido... tanto però da non risultare indolore per chi guarda... che di certo non si commuove.

A questo punto siamo intorno agli episodi 9 e 10, lo spettatore si è ormai rassegnato che la serie proseguirà con le sue storie prive di incipt narrativo lungo le coste della scozia, in un paesino abitato da gente bidimensionale che tecnologicamente sembra fermo all'era coloniale...
tuttavia...
...
Tuttavia Mark ritorna alimentando nuove strade per la serie.
Il giovane Rampollo, tornato in scozia con la famiglia degli Shearer infatti, è stato costretto per mantenere alto il nome della propria famiglia ad accettare l'offerta del padre di Kitty, il quale si è offerto di pagare non solo tutti i debiti lasciati dai defunti Wellington, ma... in uno slancio di generosità a restituire a Mark il castello dei suoi genitori, come regalo di nozze. (il castello era stato venduto poco prima della scomparsa dei Wellington, già in cattive acque con gli affari)
...
che vita di m***a!


Sandybelle non prende certo bene la notizia e l'impossibilità di potersi avvicinare a Mark per parlargli a quattr'occhi si fa sempre più difficile da sostenere.
Chiaramente a Mark non importa nulla di Kitty, tant'è che durante la festa organizzata alla villa per sugellare il fidanzamento con Kitty decide di fare una pazzia, e preso sottobraccio i suoi cavalletti e articoli da pittore, fugge come un ladro sotto un tremendo acquazzone, e s'allontana da quelle terre con la determinazione di voler coronare il suo sogno e diventare un grande pittore.

Prima di allontanarsi nella notte a piedi dal villaggio si fermerà da Sandybelle e le lascerà sul davanzale un quaderno pieno di disegni che la raffigurano e una lettera in cui le spiega le sue intenzioni.

Sandybelle, dorme con un Mark-radar acceso di default, si accorge che Mark è stato lì e tenta di seguirlo in pigiama sotto la pioggia.
Il fanservices era garantito a questo punto, ma il padre di Sandybelle in quel momento per correre dietro la figlia si procura un infarto e cade al suolo inerme.
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Nei giorni successivi Kitty si autoconvincerà che Mark è a casa di Sandybelle, quando, dall'inizio della serie, la bionda protagonista non passava un'ora del proprio tempo a casa ferma e buona. Ultimamente poi, ancor meno essendo sempre impegnata in ospedale a vegliare sul padre.

Qui conoscerà un tale di nome Edward, Edward e basta, che si è fratturato una gamba nell'andare a pescare.
...
Non ne conosco molti che possano vantare questo primato e ancora adesso mi chiedo come ci sia riuscito.

Edward è un ricco signore
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biondo e fico dal carattere dolce, anche se le prime volte risulta quasi antipatico a Sandybelle. I due comunque stringono un'amicizia del tutto particolare e Edward diventa così la nuova valvola di sfogo della nostra beniamina.

Tralasciamo volutamente il fatto che nel tentativo di andare ancora a pescare Edward si RI-frattura la gamba
(nemmeno andasse a pescare in un'arena del mortal kombat)
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il padre di Sandybelle torna a casa sulle sue gambe, Mentre Edward è costretto nuovamente a letto per la sua negligenza e incapacità cronica a concepire lo sport della pesca.
Di lì a poco, anche il padre di Sandybelle le prometterà di visitare il giardino segreto, questo ovviamente causerà un secondo infarto, perchè anche Sandybelle se ne è accorta ormai, che quel giardino porta sfiga.
Immagine inserita

Sarà proprio in questa occasione che la storia prenderà la sua nuova piega che la introdurrà al capitolo 2: Infatti Leslie rivelerà per la prima volta alla figlia di non essere il suo vero padre e di averla salvata da un naufragio avvenuto quando lei ancora era in fasce. Tutto quello che poteva dirle riguardo la sua madre naturale, era che aveva gridato il suo nome mentre la bambina veniva portata via dalle onde, e che la madre portava probabilmente degli orecchini a forma di giglio bianco, dato che la stessa Sandybelle quando venne ripescata stringeva fra le mani uno di quegli orecchini.
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Una volta consegnato l'orecchino spaiato alla bambina Leslie fa promettere a Sandybelle di cercare riparo a Londra da un suo vecchio amico di nome Ronwood.
Sandybelle esclama "ah si una volta ci ha mandato un giornale" e infatti Ronwood è un editore... tuttavia la scena in cui Leslie riceve il giornale (primi due episodi) è talmente inutile e insensata che lo spettatore se la dimentica all'istante.

Leslie non passa, com'è ovvio, la notte, e qui la serie si "spegne" interrompendosi per un'ideale fase della durata di un'intera stagione durante la quale, così come Gendo Ikari dopo la morte di Yui, non ci è dato modo di entrare nei pensieri dei personaggi e quindi permette di far loro assimilare la morte di una figura importante della serie... specie in una serie dove le figure importanti si contano sulle dita di una mano.







Secondo Capitolo

La serie finalmente subisce una scossa emotiva di qualche tipo e riporta l'attenzione degli spettatori a un livello di sufficienza o appena tale. Quando torniamo a vedere dall'episodio 14 la nostra protagonista inizieremo da subito ad avvertire qualcosa di diverso, nel suo modo di vestire, nelle sue forme, il seno accentuato, la figura più slanciata. Lascia intuire che qui inizia la maturazione fisica del personaggio, e come detto in precedenza, l'unica che si vedrà nella serie, se escludiamo Kitty che, comunque, resta sempre molto simile.
Immagine inserita



Il cambiamento di Sandybelle è invece radicale, e questo cambiamento lo vedremo attuarsi ancora per due volte nel corso della serie.
Questo episodio "Addio Alla città natale" è semplicemente quello che riassume il motivo che spinge Sandybelle ad abbandonare il paese alla volta di Londra. La promessa fatta al padre in punto di morte è il motore della vicenda.
In questo episodio notiamo come ogni personaggio comparso nella serie che non porti il cognome degli Shearer, ci tenga a dare l'ultimo saluto a Sandybelle in partenza.
Charles,
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in particolare, uno dei bulletti di quartiere che solitamente minavano il cammino della nostra protagonista le promette che si prenderà cura del giardino segreto in sua assenza.
Qui si fa sottilmente notare quanto il ragazzo sia in verità innamorato di Sandybelle, ma non ha il coraggio di dichiararsi.
Nè mai lo troverà
...
perchè è un povero illuso
...
è un illuso e non sa fare un ca22o

Sandybelle abbandonerà tutti allontanandosi col classico treno e la colonna di fumo nero all'orizzonte, lasciando a casa perfino il cane, il suo cane che si chiama come il condimento di un aperitivo: "Oliver"
Immagine inserita


Se fino a questo punto si avevano avuti dubbi sull'effettivo anno in cui si svolgevano le vicende, adesso la serie entra nella sua fase di preparazione al terzo capitolo, che la trasformerà radicalmente.
Compariranno molte più auto e telefoni, perfino cabine telefoniche, e radio... schermi catodici ecc...

Sandybelle a Londra scopre che l'amico del padre, il signor "Ronwood" da tutti chiamato "Cancan"
Immagine inserita

è in realtà una persona generosa tanto quanto Leslie, e che ben accondiscenderà ad accogliere in famiglia la piccola orfana.
L'incontro con Cancan, sempre alle prese con la sistemazione di uno strano furgone, avviene dopo che un monello della zona glielo aveva rubato, sarà Sandybelle a riportarlo e a dar lui la notizia della morte di Leslie... la scena... così struggente e contornata da toni blu da teatro è resa ridicola dal doppiaggio italiano.

Sandybelle: Io sono Sandybelle la figlia del suo amico Leslie

Ronwood: ? ? ? ! ! Dici davvero? e lui dov'è?

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Sandybelle: Mio padre non c'è più signore (parte il sottofondo musicale struggente a violino)

Immagine inserita
Ronwood: ! ! ! Intendi dire che... no... questo... no...

Immagine inserita
Ronwood: Guarda quei monellacci come hanno ridotto il mio furgone (da notare Sandybelle psicologicamente annichilita sul lato destro della scena)

Immaginatela col vento che soffia freddo e i toni blu della depressione...
è poesia pura. XD

Tuttavia il secondo capitolo non termina così, come detto Sandybelle verrà accolta da Ronwood, da lui e lui soltanto, mentre la moglie la tratterà come un'estranea e un qualcosa di cui sbarazzarsi... you mean... cinderella? I mean... cinderella!
Và che bel donnino
Immagine inserita

La seconda fase è più breve della precedente, introduce meno personaggi ma rimarca senza dubbio l'ormai assimilata Kitty Shearer, la quale è totalmente ignara... come Sandybelle del resto, che Mark...
...
il loro Mark
...
è anch'esso a Londra pure se vestito come uno straccione e intento a procurarsi di che mangiare facendo ritratti per strada.

La vita di Sandybelle non è meno problematica, inizialmente la sua nuova madre arriverà addirittura a incoraggiare gli stessi Shearer ad assumerla come cameriera o sguattera pur di liberarsene.
Risulta quindi del tutto immotivato e incerto il modo in cui progressivamente i rapporti con gli Shearer vanno a sparire e la donna finisce con l'accettare Sandy in casa, addirittura a considerarla una figlia adottiva.

Allo scorcio di nuove facce si vanno ad aggiungere quelle di alcuni bambini orfani di cui Sandybelle diventa nuova amica, e che la aiuteranno a dimenticare la propria condizione di vitto e alloggio nonchè sfruttamento.

Se ciò non basta, Kitty, sempre convinta che Sandybelle sappia dove sta Mark... porella se ne facesse una ragione, le mette puntualmente i bastoni fra le ruote, arrivando perfino ad allearsi (un'allenaza di puro comodo) con la figlia di Ronwood, Eva.

E no, non è scampata a nessun naufragio, è la sua VERA figlia... anche perchè guardatela... l'avesse pescata una così probabilmente l'avrebbe ributtata in mare al volo.
(E se Edward avesse avuto sfortuna, avrebbe pure potuto pescarla, qualora non si fosse fratturato un'altra gamba)
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In un'occasione in particolare Kitty arriva a coinvolgere molto da vicino Eva, e metterla in pericolo di vita (con Sandybelle) a bordo di uno yatch con rotta impostata verso un incontrovertibile disastro nautico.
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Immagine inserita Guarda come Soffia!!

Immagine inserita e la fine inesorabile dello Yatch degli Shearer.

Sarà naturalmente la nostra irritante biondina dal cuore d'oro a salvarla, e da qui a instaurare un nuovo rapporto di fiducia con il personaggio.


Sottolineo questo episodio solo per il modo in cui termina, con una fugace apparizione di Kitty in cima alla scogliera da cui scruta maliziosamente Sandybelle e Eva sopravvissute al naufragio dello Yatch.
Inquadratura nella quale la bella Shearer risulta disegnata veramente in modo accattivante.
Immagine inserita

Il fatto invece che fosse lì...
sopravvissuta a un disastro in alto mare, si fosse tuffata per fuggire a un temporale inzuppandosi dalla testa ai piedi e che dopo cinque minuti avesse già superato il forte shock emotivo, fosse già a riva, si fosse arrampicata sulla scogliera, poi cambiata, asciugata e pettinata pure i peli della fica, lascia perlomeno molto, molto, molto perplessi su ciò che fumavano gli autori.

Immagine inserita

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Immagine inserita

Immagine inserita

Rivediamola...
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Inspiegabile...


L'ombra di Kitty comunque è qui davvero inquietante e per la prima volta nella serie (siamo al 20esimo episodio) si percepisce quanto la ragazza stia col fiato sul collo di Sandybelle, in questa scena la si percepisce come il vero nemico, la vera figura subdola e incapace d'amare il prossimo di tutta la serie... sia lei...
e sembra sempre più uscita da gundam che da Sandybelle...

Il secondo capitolo qui inizia a dirigersi inevitabilmente alla terza fase della serie, il signor Ronwood gestisce un piccolo giornale che ci si chiede come faccia a restare aperto:
non ha giornalisti
non ha notizie...
Non ha ciclostile
non ha commercialisti
Non ha nemmeno i vetri sulle finestre
eppure funziona.

Col tempo Sandybelle, dopo l'incontro con Alec
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che sembra uscito da un episodio di Gorilla Squad o Bryger, ma che in verità fa il giornalista indipendente... si lo so è una cosa difficile da immaginare, si inizia a convincere che il suo futuro potrebbe essere proprio un lavoro da giornalista e... dopo un paio di articoli andati a segno, confessa a Ronwood il suo desiderio di lavorare da "giornalista d'assalto" girando il mondo per cercare le notizie più interessanti.
Ronwood colpito dalla scelta regala a Sandybelle il suo furgone, che da qui in avanti si chiamerà "Sandy" ma nella versione originale era il Sandycar, da "Sidecar" una specie di van dell'A-Team che sembra aver giocato a carmageddon in un villaggio di orsetti del cuore.
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Ecco io onestamente Ronwood non lo capisco... a parte i colori... ma non so se lo avete visto, 'sto coso ha le tendine rosa, la carta da parati dentro color mou, i finestrini a forma di cuore... Ronwood era un figlio dei fiori o solo un pò gaio?
Qui non si nota, ma nel retro ha pure una canna fumaria, sembra più uscito dal Wacky Races che da un World Masterpiece.

Però, questo è anche il punto in cui la serie si dimostra più insolita e frizzante di quanto ci si aspettasse; fino ad ora, infatti, si era assistiti ad una vicenda romanzata piuttosto scialba, con personaggi monodimensionali e intrecci narrativi poco ispirati; ma dall'episodio 24 l'anime cambia aspetto acquisendone uno più colorato e alla moda
(per quegli anni, intendiamoci)
i colori sgargianti e le forme affusolate di "Sandy" sembrano uscite dal Majocco Club, si nota l'impronta alla Minky momo (Da noi Gigì, nella sigla il camper "vola" sulla città, magra consolazione, lo faceva anche il calesse di Anna dai capelli rossi nella sigla originale, ma a pensarci meglio... forse Sandybelle ha osato volare su cose più improbabili...)

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Il design si ridimensiona, si fa più preciso per venire incontro alla necessità di mostrare strutture più complesse delle casette di marzapane scozzesi.
Anche Sandybelle qui cambia totalmente aspetto crescendo ancora una volta, e maturando a tal punto da non necessitare più delle lentiggini.

Prima:
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Dopo:
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Che cambiamento eh?
A pensarci in questa fase era un personaggio molto Folkloristico.

Si contano, come curiosità, animatori che in seguito lavoreranno al mech design di "Macross" e una ulteriore maturazione fisica e psicologica del personaggio, stavolta caratterizzata soprattutto dall'abbigliamento anni '80 con salopette e fermagli a forma di cuore nonchè baschetto rosso acceso.
Questo è il punto più interessante sotto cui osservare la serie, perchè si assiste a un completo cambiamento di genere, pur mantenendo vivi tutti gli stereotipi di quegli anni.

Sandybelle inizia a definirsi un "Gironalista Inviato speciale" qualunque cosa voglia dire... e il suo team si completa una volta accolti nel furgone anche il piccolo orfanello Riki
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e il proprio cane Oliver, che ha raggiunto Londra da solo scappando dalla casa in scozia... credo di aver sentito una cosa simile su studio aperto, una volta...

Insomma quella che era partita come una serie tv piuttosto spenta e priva di svolte interessanti, tanto simile ai classici letterari occidentali degli anni '70 '80 si adegua alla nuova moda delle maghette e dei gadget ipercolorati a tutti i costi tipico dei primi '80 e che caratterizza tutta l'epoca oggi considerata vintage.
Il camper, che all'interno somiglia più a un'astronave, i colori sgargianti e le avventure al limite della credibilità corredati da un livello di ingenuità che sfiora la barzelletta sui carabinieri non potevano che dar vita a una serie difficile da dimenticare, ricca di particolari e situazioni buffe.
Sandybelle insomma, si dissocia dai precedenti World Masterpiece per adeguarsi maggiormente ai gusti "trendy" di quel periodo.
E si avvia così senza timore verso il capitolo finale del suo ciclo narrativo, il più interessante senza dubbio.







<Fine prima parte, presto la conclusione e le considerazioni finali sulla serie>

Modificato da Triplex-1, 26 January 2010 - 02:41 AM.


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Crede che riuscirà a rispettare un marito che, forse, ha preso la più grossa cantonata scientifica di tutti i tempi?

 


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#31 Inviato 26 January 2010 - 03:18 AM

Perla!

Sto morendo X°°°°°°D

le diapositive sono bellissime XD

ma Gattiger l'avevi recensito? non ricordo...

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#32 Inviato 26 January 2010 - 04:24 AM

*ha mal di pancia dal ridere*

VOGLIO IL FINALE XD

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#33 Inviato 26 January 2010 - 11:33 AM

Oddio XDXD Ho riso troppo XD

Quoto voglio la seconda parte XD

Bellissima XD
^ ^

Modificato da Guardian of Irael, 26 January 2010 - 11:48 AM.

(\_/)
(^ ^) <----coniglietto rosso, me!     
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#34 Inviato 27 January 2010 - 02:49 AM

Su Avatar, vabbè, gusti.

Su Sandybelle, che dire... lo adoravo. E' una serie talmente improbabile a livello visivo che al confronto "Lulù l'angelo dei fiori" era puro realismo courbettiano. Si nota comunque una certa influenza da parte dei "majokko anime" anche nella caratterizzazione dell'antagonista, che è di bell'aspetto (come Noa e Togenisha... scuola Araki, del resto...).

Attendo con ansia la prossima puntata.

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#35 Inviato 27 January 2010 - 08:05 AM

Ahi ahi ahi, Kano deve prendere ripetizioni in Siglologia. La sigla di Creamy cominciava con "Yu dolce amica mia", mentre la sigla "in classe stamattina (Ecc ecc)" proveniva da Un regno magico per Sally Yoshino. :sisi:
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#36 Inviato 31 January 2010 - 00:06 AM

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"Dai papà castoro raccontaci una storia, anzi due storie, fammo tre va!"



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HAROOO SANDIBARU!! - Seconda parte:


La terza storia:




Abbiamo lasciato la nostra cara Sandybelle con l'idea di diventare giornalista inviato speciale, ora... nessuno si chiede "come?"

Ronwood decide di mettere alla prova la nostra beniamina ma prima... vorrei aprire una parentesi sul tipo di notizie che il Ronwood News pubblicava prima dell'avvento di Sandybelle:
Come lo stesso Ronwood afferma "Sul mio giornale non si stampano calunnie, ma solo articoli attendibili e di interesse generale"
Vediamoli insieme 'sti pulitzer dai:

Una cagna di quartiere che si prende cura dei gattini randagi
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Un tizio che ama molto le piante, e piuttosto che tagliare un albero sacrifica parte della propria casa
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Articoli scritti dal prete
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Bambina cerca genitore, non lo trova, ma lui diventa lo stesso suo genitore
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Commento di Riki a riguardo:
"Che razza di articoli pubblica Cancan? Ci credo che poi non vende"
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Detto, poi, da uno che veste like Supermario e un cyborg 009... mah...

Insomma, Ronwood scriveva il giornale racimolando le notizie e gli articoli dalla peggio spazzatura del vicinato.
Le sue conoscenze di giornalismo non andavano oltre il proprio quartiere...
Ma nemmeno me ne stupisco eh? guardate questa scena svoltasi all'interno della sua redazione, la parete alle spalle dei personaggi potrebbe essere qualunque cosa.
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Senza contare un'altra eloquente immagine alle spalle dello stesso Ronwood, dove è appeso un probabile articolo... inizia con "abcde" e le immagini probabilmente sono messe a caso... pare il layout di un qualcosa... ma è abbastanza inutile appenderlo alle spalle della tua scrivania nel tuo ufficio come un attestato di grande giornalista... se fosse un layout.
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Quindi, immaginate come potesse tirare avanti un simile giornale;
e soprattutto...
se lo spettatore non è uno stupido avrà certo intuito che quando Sandybelle chiede a Cancan di diventare una "giornalista inviato speciale" per il Ronwood News...
non è che diventi UNA giornalista,
ma LA giornalista... l'unica e sola.
Per tutto il tempo in cui Sandybelle vive con Ronwood e famiglia non si vede uno straccio di giornalista, uno straccio di collega, nessuno, la sede del Ronwood è sempre vuota, non fosse per Ronwood stesso.
Nessun segnale dal Ronwood News.


Che tipo di articoli potrà quindi scrivere Sandybelle?... Se per mandare avanti un simile giornalaccio non serve andare oltre due isolati?
Presto detto:
Gossip
rapimenti
malavita organizzata
droga
contrabbando di banconote e passaporti falsi
furti di esposizioni di pelliccie ecc ecc...

Pensa te che salto di qualità... in effetti... tutta roba che Ronwood non aveva mai visto prima, e anzi... c'è un motivo se la scelta di Sandybelle porta a un'evoluzione avventurosa e d'azione per la serie. Dato che la diretta concorrente era "Fiorellino giramondo" essendo stata trasmessa nello stesso periodo.


Ronwood, tuttavia, non si fida della sua bionda figlia adottiva... ovviamente decide di mettere alla prova Sandybelle per capire SE possiede davvero la stoffa per guidare quella ciofeca di camper (su cui aprirò una parentesi più tardi...)
Per tanto, dopo aver ricevuto una soffiata da un "affezionato lettore" (ne ha davvero, pensa com'era presa l'editoria a londra in quegli anni) mette Sandybelle alle calcagna di un "Professore esperto entomologo che però è difficile da avvicinare poichè non esistono sue foto e lui diffida dai giornalisti"

Sandybelle si mette alla ricerca pensando di documentarsi alla biblioteca (tutti i veri giornalisti lo fanno) e chi incontra?... Alec, anche lui intento a documentarsi sull'unico "LIBRO" in cui si parli del prof.
Alec è ben intenzionato a rubare a Sandybelle l'esclusiva (ma dimmi te, sembra vero che dei giornalisti si mangino l'un l'altro per così poco...) e non permette dunque alla nostra beniamina di posare manco uno dei suoi occhioni da cerbiatto impaurito sulla preziosa pubblicazione... un solo libro in tutta Londra c'è...
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L'avventura di Sandybelle sembra essere finita prima ancora di iniziare, ma ecco che Riki se ne salta fuori con un suo Deus ex Machina che risolleva la questione, e parla a Sandybelle di un suo amico (che sicuramente ha letto quel libro e può quindi raccontarne loro il contenuto) un ragazzino benestante e intelligente, che loro chiamano...
...
..
.
il professor insetto!!!
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In realtà il professor insetto è solo un moccioso quattr'occhi nella piena tradizione dei mocciosi quattr'occhi e secchioni, come Manabù in daltanious, o Pidge in Voltron
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questi non dà nulla di nuovo alla trama, e risulta pressochè inutile, non fosse per un disegno che consegna a sandybelle e che dovrebbe ricondurla all'aspetto del suo obiettivo.
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Ma intanto il vero Professore è sfuggente... un tipo mai ritratto prima e che diffida dai giornallisti, uno così non si farà mai scoprire facilmente, come si potrà scovare un tizio così misterioso?
dove sarà? dove non sarà?

Eccolo dov'è!
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Vestito come il classico esploratore che finisce nella pentola dei cannibali nelle barzellette... a seguire e parlare con un... Anellide Chetopode... e per giunta velocissimo, mai visto un verme strisciare a quella velocità tra la folla.

Naturalmente sia Sandybelle che Alec finiscono sulle sue tracce da subito (del professore, non del verme... nonostante la differenza non sia poi molta) ma il professore che ne sa una più del diavolo piglia una corriera e si allontana verso una zona boschiva poco distante mettendo in sacco i nostri eroi... io ancora non mi capacito di uno come Alec che corre dietro a uno scoop talmente idiota.

Uno dice... "e kitty in tutto ciò?"

Kitty dopo aver saputo che Sandybelle sta lavorando "duramente" per dimostrare a Mark quanto si impegni per raggiungere il suo sogno, decide di imitarla e farsi assumere dal "New London Press" come giornalista inviato speciale. Grazie all'influenza di suo padre non le viene nemmeno difficile, e frega per tanto l'unico posto libero ad Alec (questo creerà una certa discordia fra i due personaggi)
A lei viene affiancata, poi, una macchietta comica vestita da esperto fotografo, tale "Scapan" che non necessita di avere altro a parte questo nome tant'è fondamentale ai fini della storia.
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Naturalmente... anche loro si mettono sulle tracce del professore, come dire... se c'è uno scoop è quello... i contrabbandieri, i ladri di pelliccie o i trafficanti di droga, in quel momento chiaramente non erano attivi, nessuno al mondo si sarebbe mai sognato di fare qualcosa di più emozionante chè correre dietro a calabroni e farfalle.

C'è da dire che comunuqe, professori scemi a parte, si vanno a creare nella nostra storia tre diverse nuove unità operative:

la prima, composta da Sandybelle, Riki e il cane Oliver
...
si lo ripeto, il cane Oliver, e state buoni che non ho citato il furgone.


La seconda, composta da Alec, che è un duro e quindi lavora da solo spostandosi con una motocicletta rossa targata "yx5" per dire la fantasia dei disegnatori "si, e qui ci mettiamo una targa... ecco fatto"
Poi non importa quante volte Alec distruggerà la moto durante la serie... la targa in un modo o nell'altro si salverà sempre.
"Quella è la moto di Alec"
"Da cosa l'hai capito?"
"Quella è la sua targa!"
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Infine, la terza unità composta da Kitty e Scapan.

Questi tre gruppi... diventano insolitamente ridicoli dal fatto che lavorano SEMPRE e COMUNQUE agli stessi casi...
come se non esistessero altre notizie ma solo quelle di cui vogliono scrivere loro.
E si re-incontrano ovunque in europa, con una precisione che ha del matematico, se Sandybelle si sposta in scozia, regolarmente in scozia ci finisce anche Alec; o se Kitty si sposta in italia, ecco che Alec e Sandybelle giungono in italia...
...
E' inconcepibile, e il modo in cui tutto ciò prende forma è di un'ingenuità degna di un mondo di unicorni.





Il Sandy-Car Parte prima:

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Giunti a questo punto, finalmente Sandybelle riceve il furgone, dopo le ultimissime modifiche apportate da Ronwood stesso... (in qualche modo doveva pur correre dietro al professore entomologo.)
Ora il furgone denominato amichevolmente "Sandy" si comporta come un personaggio a sé stante, ad aggiungersi all'unità, è come... il maggiolino tutto matto, tante diavolerie ci hanno messo.
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Le diavolerie sono:
1 - Telefono, Interfono, Satellitare con telecamera incorporata... che si guasta sempre mentre parli
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2 - Sedile telescopico della dubbia utilità con schienale recrinabile
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3 - Pulsantiera con grossi tasti bianchi tutti uguali la cui pressione porta immani disastri ma nonostante questo nessuno si decide ad appenderci dei cartellini o prendere appunti sulle funzioni di quei pulsanti
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4 - Finestrella sul tettuccio che si presenta come l'unica uscita sulla parte alta del veicolo
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5 - scalette bipolari a pioli, in metallo, di dubbia utilità essendo ancorate alla parete accanto all'entrata e che pertanto non portano da nessuna parte
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6 - Doccia incorporata con sensore di movimento e splendido doccione rosa confetto (che non verrà mai usato per tutta la serie)
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7 - Parabola sul lato del cofano ripieghevole telescopica con scomparto segreto, talmente segreto che a volte esce dal tetto, altre dal cofano
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8 - Raggi laser entropici che dovevano essere solo lampadine, ma stranamente stordiscono la gente che le fissa troppo a lungo
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9 - Scala telescopica in legno massello, (ma dipinta in grigio metallizzato) che spunta dal tettuccio ideata da designer incuranti che sotto il tettuccio... c'era il sedile recrinabile del punto 2
La scala viene usata una sola volta durante tutta la serie, ma si spezza subito, e viene ben presto sostituita dall'uso indiscriminato del sedile telescopico
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Sandybelle è l'unica persona in grado di guidarlo, e per tutto il tempo mi sono chiesto come, dato che non mi risulta avesse mai fatto la patente. Avete mai messo le marce in uno di quei trabiccoli? Non è mica la classica marcia a pomello delle auto moderne, inserirle da sotto il volante è di uno scomodo...
Giunti a questo punto della serie poi... Sandybelle avrà si e no 13 14 anni... posso pensare "ok, magari ha imparato guidando un trattore in scozia... (perchè la scozia è sempre piena così di trattori) ma resta comunque troppo giovane... e per tutta la serie non la ferma mai una guardia reale, un carramba, la madama... nessuno.

Se Gigì aveva di default un camper o presunto tale che ERA un'astronave... non si spiega come mai il furgone di Sandybelle... che è SOLO un furgone debba essere più complicato e versatile della super-nave di I-Zenborg.
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Ciò che comunque più affascina è come, i World Masterpiece non abbiano mai problemi a mostrare con minuzia di dettagli e grande realismo la vita in una cascina di alta montagna, o in un paesino di contadini, o in un rifugio fra i boschi.
E anche Sandybelle non era una serie diversa... risultando per quanto noiosa, credibile nella sua prima fase.
Ma dal momento in cui la serie viene spostata a Londra e dintorni è impossibile riuscire a prenderla ancora sul serio.


Mi riferisco a ingenuità allarmanti.
Uno dei primi casi a cui Sandybelle lavora, ad esempio, riguarda il rapimento di un bambino... questo viene lasciato a bordo di una lussuosa auto rosa che pare uscita da Thunderbirds, da una madre in crisi post parto...
(immagino... altrimenti è difficile spiegarsi perchè decida di abbandonare il figlio salvo per riprenderselo alla fine dell'episodio come se niente fosse)

Dei poco di buono notano il pargolo in fasce nel sedile posteriore dell'auto momentaneamente abbandonata fuori da un negozio, per tanto pensano che possono rapire il bambino per poi chiedere un riscatto.
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Fin qui nulla di strano... ma... guardate dove si trova il neonato rispetto a loro in questa immagine (un pò mossa, lo so)
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E cosa fanno? "Presto prendilo" fa uno "quel moccioso ci frutterà un sacco di soldi"
detto fatto, il tempo di APRIRE LA PORTIERA !!?
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E fuggire... ma solo dopo averla richiusa
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Era così indispensabile far loro aprire la portiera dell'auto? E' impressionante come gli autori sembrano aver disimparato le cose più elementari una volta dovuto affrontare il campo di una modernizzazione non certo avvezza alla tradizione dei World Masterpiece.
La serie è piena di questi errorucoli... che in sé possono sembrare sciocchezze, ma se ripetuti all'infinito diventano l'unica struttura portante della trama.

Un altro esempio è infatti che Sandybelle già è costretta per rigor di contratto a incontrare gli altri unici due giornalisti dell'ordine dei giornalisti dilettanti durante tutta la serie (e in ogni occasione)
Ma a questo se aggiungi l'incognita rappresentata da Mark, il quale dissemina il suo cammino lungo l'europa di disegni che finiscono sempre per essere ritrovati in un modo o nell'altro da Sandybelle... (ecco che una ragazza che sogna di diventare modella sfoggia un ritratto di Mark...
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...ecco che dei falsari chiedono a Mark (che ricordo, è solo un dilettante) di disegnare banconote false...
ecco che perfino in quel di ATENE in una casetta sperduta che sorge sulla spiaggia più desolata e malfrequentata spicchi d'un tratto un dipinto firmato da Mark... e che se mi è concesso... fa veramente schifo!
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Fra le tante cose, questo dipinto attirerà l'attenzione di un famoso maestro e critico d'arte che da questo punto in avanti aiuterà Mark nella sua ricerca del pittore che è in lui... mah... )

...già le possibilità di riuscire a prendere sul serio la cosa latitano...

ma non basta?

Allora ecco spuntare nuovamente L'edward gran pescatore (si quello che si spezza le gambe ogni volta che prova a lanciare l'amo) che anch'esso compare nei momenti e luoghi più impensati.
Edward in particolare, in questa ultima fase della storia non cerca più di pescare, ma la sua presenza è motivata dalla ricerca di sua sorella, scappata di casa anni prima e di cui ha perduto le tracce...
Vedete, non è tanto il fatto che Edward sia alla ricerca della sorella scomparsa la cosa difficile da digerire, ma il modo in cui lo fa...

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"Salve, sono Edward, ho visto queste rovine e ho pensato potesse essercisi rifugiata mia sorella... pensate che sorpresa quando ho visto che c'era anche Sandybelle"

CREDIBILISSIMO!

Se tutto ciò ha senso... abbiamo tre gruppi giornalistici che si spostano lungo tutta l'europa alla ricerca di "notizie"

un aspirante pittore appiedato, che vive all'adiaccio stile rocky joe, e che gira anche lui l'europa con mete del tutto casuali

E un giovane e ricco imprenditore di nonsisabbeneché alla ricerca di sua sorella, anche lui in lungo e in largo per l'europa.

...
Ma vi pare possibile che ogni volta si ritrovino simultaneamente tutti e sette nelle stesse città?
E' altamente improbabile.


La serie infine, inizia a capitolare dagli episodi 38/39, quando Sandybelle inizia a seguire la pista secondo cui
SE c'erano delle navi adibite al contrabbando nelle vicinanze quando la nave con sua madre è affondata, forse qualcuna di queste potrebbe aver portato in salvo delle persone.

Io non so... più ci penso più mi sembra stupido che una nave di contrabbandieri si dia alle opere di bene, ma Sandybelle ne è convinta a tal punto da inseguire un noto boss malavitoso per farsi raccontare se sa nulla di una ben precisa nave (l'ARCHE) che parerebbe fosse in uso e al largo nella data del naufragio.

Come ben si può immaginare i boss malavitosi sono cattivi, e quindi per Sandybell non sarà certo una passeggiata, anzi... le toccherà correre in soccorso di Kitty che si farà rapire dai contrabbandieri in cerca di riscatto... ma in fondo... lo trovo anche ovvio, si corrono sempre tutti dietro a giocare col fuoco, è normale che qualcuno finisca nei guai.
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Fortunatamente Sandybelle può contare sulla tecnologia di Cybertron, come minimo... e il suo Camper diventa una specie di Gadgettomobile: Vediamo quali nuovi strabilianti congegni spuntano fuori dal nulla per alimentare l'adrenalina di una serie che annaspava fin dal secondo episodio.


Il Sandy-Car Parte seconda:

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In questo episodio E SOLO in questo episodio (39) il Sandycar espone un armamentario degno di una batmobile per salvare Kitty e Scapan da una fine certa...
D'altro canto, per equilibrarne l'efficenza, la polizia non è altrettanto attrezzata per salvare i contrabbandieri dal Sandycar...
e voglio ricordare che questa serie è un World Masterpiece... non un Majokko o un episodio di Goldrake...

10: Sandibaru BIIIIMU!
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11: Nuovi Ultratecnologgicci scompartimenti e leve segrete tutti i gusti+1 della serie "abbassa quella leva e vedi che succede" (trovo ironico che nella sua lunga carriera Supermario non mi risulta abbia mai abbassato leve)
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12: Cannone a onde moventi!
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13: Rete da lancio acciuffa criminali
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14: Torretta idrica a scomparsa con sistema di puntamento a calzette scoordinate
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15: Rotante!!
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16: Lupi Mannari urlanti (ironico... un lupo mannaro a Londra, lol...)
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17: Sfumoggeni!
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18: Ciliegina sulla torta... Artigli meccanici direzionali! Traaaansform and rollout!
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YOOOO JOE! (questo così... tanto per... galvanizzarsi un pò... non so)



La serie prosegue con Sandybelle sulla giusta pista, non appena scopre che L'arche ha effettivamente portato in salvo qualcuno (Và ti el caso... 'na femena!) si inizia a intuire la fine della serie.

Kitty dovrà farsene una ragione dopo che Alec incontra Mark e lo convincerà a dire a Kitty una volta per tutte quali siano i sentimenti che nutre nei suoi confronti. Il tutto ovviamente sotto la pioggia.
Trovo interessante come in questo episodio, siamo al 44esimo della serie, anche i tirannici cattivi per eccellenza rappresentati dalla madre e dal padre di Kitty risultino in effetti molto umani e, se non generosi, perlomeno motivati da ragioni condivisibili per il futuro della loro compagnia e delle sorti per la loro figlia.

Alec infatti finirà, come si era anche intuito, con lo sposarsi kitty (il loro matrimonio viene annunciato nell'ultimo episodio della serie) e addirittura, per il tornare a consegnare a Mark il castello della sua famiglia, come "regalo" per festeggiare in qualche modo l'impegno che lui prende nei confronti di Sandybelle.

Uno si chiede... ma Sandybelle incontrerà mai la sua mamma che di volta in volta cambia colore dei capelli a seconda di chi abbia il flashback?
E sua madre è... in effetti ancora viva?

E edward, esattamente, che ca..a..aspio di lavoro fa?

Queste sono nozioni che non intendo darvi, sebbene vi abbia praticamente fatto una panoramica della serie. Voglio invece focalizzarmi sull'effetto sospensione della realtà con cui la serie si conclude, e in cui tutti salgono a bordo del Sandycar che improvvisamente sale di quota e inizia a volare (yeah, it's a Greased Lightning!!)
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Scelta abbastanza stereotipata di quegli anni e a mio avviso del tutto insensata, dopo aver progressivamente eliminato ogni traccia di realismo dalla serie episodio dopo episdio... è un pò come sparare sulla croce rossa.




Considerazioni finali


Hello Sandybelle è una serie di 47 episodi che ha pregi e difetti... non direi più gli uni, o più gli altri... è piuttosto equilibrata se se ne conosce la natura.
Di fatto si tratta meramente di un WM che vanta una storia interamente originale, quindi per una volta non ispirato a nessun libro occidentale famoso o altro... in questo senso, pensando al periodo in cui è stato prodotto, non sembra così strano che somigli per colori e forme a un majokko club o che sia così ricco di stereotipi e percorsi narrativi visti e rivisti migliaia di volte.
Ma in sè... tralasciando questi particolari, bisogna anche pensare che la serie è volutamente indirizzata a un target giovane, e in fondo, se vista sotto quest'ottica si può dire che è realizzata più che discretamente.

Purtroppo le animazioni non eccellono, ma almeno non scendono sotto il livello della sufficienza, il character design è semplice, ma interessante, anche se di colpi di classe "veri e propri" nella serie se ne contano giusto un paio, e credo di poterli tranquillamente identificare sempre in presenza del Sandycar.

La serie venne amata parecchio nella terra del sol levante, tanto che il volto di Sandybelle è comparso come cammeo diverse volte in altri anime, anche di fattura completamente differente, come lo stesso Macross, e in generale la serie è stata calorosamente accolta anche da noi, con decine di dischi e fenomeno di marketing, una piccola curiosità appresa da Wikipedia, alle percussioni della prima sigla cantata da "Le mele verdi" (gruppo che ha fatto poco, ma che adoro) vi era niente di meno che Tullio de Piscopo

Francamente Sandybelle non mi è dispiaciuta come serie, ma c'è da dire che a me queste serie vecchio stampo piacciono particolarmente dato che alimentano il fattore nostalgia, faticherei a consigliarla... anche se vista a piccole dosi può risultare piacevole.
Come detto però... è stata una serie fin troppo "trasformista" che pur avendo mantenuta integra la propria identità necessita di un approccio diverso e meno critico per essere seguita.
E di una mente aperta
molto aperta
moooolto aperta.

L'ho trovata nel complesso gradevole, e i momenti a base di gag divertenti non mancano... l'unico suo difetto (difetto che non penso un bambino possa incontrarlo con la mia stessa facilità) è una serie di errori e incongruenze o sviste che rendono difficile prendere sul serio i momenti drammatici.

Tuttavia l'episodio 44 in cui Kitty deve abbandonare il suo sogno di correre appresso a Mark funziona abbastanza, e sicuramente anche tutta la prima parte, pur arrancando sul fronte dell'interesse, risulta ottimamente realizzata e con più di un incentivo ad essere apprezzata anche sul fronte delle sensazioni o dei sentimentalismi.


Ora che ho finito non mi resta che salutarvi, e riporre i dvd nella loro mensola...
e dedicarmi a Bayonetta XD

Spero che lo speciale in due tempi sia stato esaustivo e di gradimento. Alla prossima!... con recensioni magari più moderate, magari ne ho di roba quaddietro che aspetta di essere ripresa in mano... eh se ne ho... :rovatfl:

Modificato da Triplex-1, 31 January 2010 - 00:25 AM.


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Crede che riuscirà a rispettare un marito che, forse, ha preso la più grossa cantonata scientifica di tutti i tempi?

 


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#37 Inviato 31 January 2010 - 00:58 AM

Oddio stavo morendo X°°°°°°°°°°°°°°D

e la parte 2 della sandycar mi ha dato il colpo di grazia XD

grazie Kano, magnifica come sempre.

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#38 Inviato 31 January 2010 - 11:00 AM

Ah ah ah ah grazie era da un po' che dovevo ridere così leggendo qualcosa XDXD

Bellissima anche questa seconda parte ^ ^

con recensioni magari più moderate, magari ne ho di roba quaddietro che aspetta di essere ripresa in mano... eh se ne ho... sisi.gif

Attendiamo :3
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#39 Inviato 31 January 2010 - 14:34 PM

Kano, hai dimenticato l'abilità "espelli gli occupanti dal retro" e quello che fa diventare l'interno della SandyCar più grande delle dimensioni esterne.

Comunque era davvero schizofrenica come serie. Ho come l'impressione che gli sceneggiatori si limitassero a seguire le varie mode sperando di imbroccare la direzione che il pubblico avrebbe gradito. asd
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#40 Inviato 11 February 2010 - 07:05 AM


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Piovono Polpette



Pensavo... a 2012, è uscito 2012, un film che voleva mostrare la fine del mondo, o comunque minacciarlo pesantemente... Un film di 3 ore e passa, no meno... ma l'impressione era quella, con rapporti stereotipati fra i personaggi che non evolvono... e pure restando sé stessi restano abbozzati per tutto lo spettacolo, in cui si passa dalla ripresa tradizionale a quella in digitale che un momento prima pensi che stai guardando armageddon, e un attimo dopo rec, o cloverfield.
E penso al fatto che ero lì, seduto... in quella cavolo di sala, ad annoiarmi circondato da tanti altri come me, chi annoiato chi... si aspettava di più...
e non avevo mai guardato sulla sala nove "Piovono polpette" ormai neppure più in 3d.

3d, non 3d...
sembra che dovesse essere destino alla fine l'ho visto questo cavolo di film, sebbene ultimamente non abbia avuto mai il tempo di vedere nemmeno la posta.
azz... ho otto messaggi non letti e svariati pm...
E ora posso dirlo, questo film è
una perla di genialità
è fantascienza e commedia
è una prova perfettamente riuscita.

Non è come Chicken Little, buone idee sviluppate a zampe di gallina, è... il titolo diceva "un film fatto da tante persone" e in effetti chi siano sarebbero da ringraziare una a una.

Me lo sono goduto in ogni scena, sebbene nell'ultima fase pubblicitaria pensavo si trattasse di qualcosa di molto infantile, ma... non è così, può sembrarlo... ma cavolo non è così.
E' molto simile a Mostri contro Alieni della Dreamworks, o meglio... a quello che Mostri contro Alieni voleva essere.

Se l'avete visto, avrete notato molte idee stereotipate in quel film, qualche scena ricorda vagamente altre cose già viste, ad esempio l'attacco al robot gigante che sembra molto simile a id4, l'attacco alla nave madre.
Ma Mostri contro alieni finiva lì, e... nella tradizione dei film Dreamworks altro non è che un insieme di scene fini a sé stesse, a cui manca un vero e proprio collante, tipo "venti scene di cui tre si salvano, ridi per quelle tre e il resto "mah no dai non era cooooosì malaccio... ammè eppiacciuuuuto..."
e ciò... è ridicolo pensando che il suo diretto concorrente era Coraline e la porta magica.

Ma appunto... in Piovono polpette (che COMUNQUE, ed OVVIAMENTE non potrebbe competere con coraline) c'è molto di più, ci sono idee in questo film che nessuna Dreamworks saprebbe replicare altrettanto bene, non è semplicemente ricco di spunti divertenti o freddure o battute, ma c'è molto di più, c'è una base solida e tanto di quel citazionismo che il film alla sua apoteosi stilistica, arriva perfino ad autocitarsi in un'occasione...
e a pensarci...
per farlo ci vuole un bel coraggio.

La storia è semplice, il nostro eroe è uno scienziato fallimentare che, per un furtuito caso inventa una macchina in grado di trasmutare l'acqua in cibo (più fantascienza di così) la macchina presto si sovraccarica e finisce con l'impazzire catapultando il protagonista e tutta la città in un vero armageddon a base di cose mai viste, polpette come meteore, tornadi di spaghetti, piogge di senape e quant'altro. Riusciranno i nostri eroi a portare di nuovo tutto alla normalità?


L'idea di base è tutta qui, ma il vedere com'è stata messa in piedi denota come gli autori avessero le idee piuttosto chiare, ad esempio, in poche battute viene fatta una presentazione più che buona dei personaggi e dell'isola in cui abitano (geniale la collocazione geografica) i dialoghi funzionano, il film è esilarante eppure si riesce a prendere nel suo essere catastrofico, di gran lunga più seriamente che il 2012 di emmerich.

Fin dai primi momenti, in cui si ripercorre l'infanzia del protagonista alle prese con le più insulse invenzioni, ci si trova davanti a un prodotto dalla qualità elevata, in cui ogni particolare è stato curato (basta vedere il laboratorio) e tutto ciò perfino sul fronte del sonoro, sebbene... penso che una visione in lingua originale sia d'obbligo e probabilmente ne avrebbe anche da guadagnarci.
Ma ciò che più colpisce... è la marea di citazioni, tutte perfettamente riuscite presenti nel film, cosa che ben definisce come il target fosse stato scelto il più ampio possibile, e con un occhio di riguardo per i più grandi.

Dalle vecchie glorie anni '70 come il Simon, all'occhio imperscrutabile di 2001 odissea nello spazio, passando per independence day e twister, perfino Alien, Vajont, viaggio al centro della terra, guerre stellari, un salto nel buio, il Coppertone ecc ecc... davvero, c'è da perderci la testa in questo senso, e come ho detto sopra... tutto in questo film è a dir poco esilarante e geniale in ogni sua più piccola trovata. (con tanto di esodo finale in mare aperto)

Una graditissima sorpresa e un film scacciapensieri che sa un pò della follia cinematica anni '90, esagerando senza diventare stucchevole, assolutamente da vedere.


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Crede che riuscirà a rispettare un marito che, forse, ha preso la più grossa cantonata scientifica di tutti i tempi?

 





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