Hallo Sandybelle!
HAROOOO!
...
SANDIBAARUU!!
O per i meno scaltri "Hello Sandybell" da noi conosciuto anche semplicemente come "Sandybell" oppure "La mia amica Sandybell"
...
aspettate un attimo, ve lo ripeto:
...
"La mia amica Sandybell"
Proprio quest'ultimo è un titolo tanto agghiacciante quanto... in qualche strano e insolito modo di vedere le cose... interessante, perchè pur essendo stata trasmessa la serie con questo titolo solo nel 1994, lo strano accostamento di parole in modo da formare una frase di senso compiuto ricalca (perlomeno nelle sonorità) una tradizione di sigle nata almeno una decade prima, al suon di
"Oh piccola Yu mia, è bello che tu sia, vivace svelta e... carina come me" oppure
"poi finita la missione piano atterrano quaggiù, e ritornano ragazzi pazzi un po' come sei tu"Insomma quel genere di sigle che tentavano invano di coinvolgere emotivamente lo spettatore, dando l'impressione che i personaggi di cui si seguivano le vicende in tv non fossero poi tanto diversi da noi.
"La mia amica Sandybell" quindi porta di diritto a pensare a una compagna di scuola... a qualcosa del genere
"In classe stamattina, è entrata una bambina, dall'aria intelligente e sbarazzina, le ho detto "benvenuta!" così lei si è seduta, sul posto vuoto proprio accanto a me, e adesso la sua amica sono io"E anche questo è interessante, dato che le analogie col mondo scolastico, nate dal fatto che Sandybell... (che da ora in poi chiameremo col suo vero nome "Sadybell
e) ha un padre che lavora come insegnante di una piccola scuola in scozia, amato e ammirato da tutti, e agli studi in generale...
...
in effetti finiscono qui.
Ancora ci ritorna alla mente la scena in cui una Anne Shirley furiosa rompe la propria lavagnetta in testa a Gilbert in quel di Prince Edward Island...
ma... in Hello Sandybelle le cose sono molto diverse, e la scuola farà solo un paio di fugaci apparizioni in una panoramica dall'alto... giusto per dire "ehi guardate spettatori, nel paese di Sandybelle c'è anche una scuola!" (tra l'altro con un'animazione scattosa come poco dei ragazzini che sciamano sul cortile esterno alla fine delle lezioni)
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e ancor più fugacemente, sempre in un paio, forse tre occasioni comparirà perfino la classe di Sandybelle... come dire... solo a giustificare come il padre potesse guadagnarsi la pagnotta e crescere una bambina di quei tempi, o del perchè la bambina sappia leggere e scrivere.
La storia... comunque, ci porta agli inizi degli anni '80... scelta singolare poichè Sandybelle è attualmente una serie riconosciuta sotto l'ala protettrice dei "World masterpiece" cioè il "genere" sotto cui si radunano tutte le storie di orfanelli e orfanelle alla ricerca dei propri genitori.
Questo genere è comunque spesso molto apprezzato dato che comunque si rifà il più delle volte ai classici della letteratura per ragazzi trasposti in anime, quindi dotati di trame sempre all'altezza delle aspettative, e intrecci narrativi degni di un testo scritto.
Scordatevi cose del tipo "Pikachoo scelgo te!" o "Oh no, si è evoluto dall'ultima volta in quell'altra bestia più cattiva che mi fa più danni" perchè le storie raccontate da questo genere sono al contrario, sempre più articolate, profonde e ben pianificate di qualunque altra serie moderna che abbia attraversato i nostri schermi...
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Evangelion a parte.
E certo, mamma BANDAI non avrebbe mai scucito il grano per i restauri delle pellicole e i remastered dell'audio se non avesse avuto un tornaconto. Quindi... si, magari qui non gliene frega a nessuno, ma sono delle serie amatissime nel panorama nipponico... tanto da giustificare come mai Heidi abbia ancora la propria effige sui distributori automatici del latte... e scusate se è poco.
C'è però da dire che Sandybelle è una serie riuscita, ma indirizzata, comunque, a un pubblico giovane e per tanto costellata di incertezze e sviluppi di una ingenuità che potrebbe fare coppia con i bon bon magici di lilly.
Il fatto di averla voluta raccontare agli inizi degli anni '80, è poi una scelta del tutto mal gestita, dato che nessun personaggio cita mai l'anno in cui ci si trova, o l'attuale stato della scienza moderna al di fuori del piccolo villaggio teatro della storia; tant'è che quando vediamo un interruttore della luce nella casa di Sandybelle, o che è proprio lei ad esporre un'abatjour elettrica sopra il comodino, restiamo un pò dubbiosii nel datare l'annata a cui far risalire le vicende.
Come poi molti masterpiece, anche Sandybelle non si esime dal far crescere la protagonista... in modo piuttosto marcato... e questo è interessante, perchè se ne vede la maturazione psicologica e fisica...
ma...
la cosa che lascia più l'amaro in bocca è notare che gli autori sembrano essersi completamente dimenticati degli amici della nostra beniamina, che dopo una decina d'anni e in piena fase ormonale di crescita, reincontriamo nell'ultimo episodio, congelati nel tempo, come se l'unica persona ad essere cresciuta davvero fosse solo la "piccola" Sandybelle.
Affascinante, c'è qualcosa degno di Utena in questa scelta... ma andiamo con ordine, e vediamo la serie nel dettaglio.
Primo CapitoloPer meglio comprendere la serie è necessario dividerla in tre fasi, diciamo tre capitoli. Il primo riguarda la vita di Sandybelle in scozia, il secondo il suo trasferimento a Londra, il terzo... il suo "trasferimento" nel resto dell'Europa.
La storia nella prima fase della serie è la seguente:
Sandybelle
è una bambina di dodici/tredici anni, a cui è mancata la madre, che lei non ha mai conosciuto. Vive
sola col padre "Leslie Christie"
in un piccolo villaggio scozzese, in una casetta fatta tutta di marzapane e tenerezze, col camino grande grande col fuoco grande grande, che un pò ricorda la casa di Bia... ma solo per la posizione della finestra della sua camera da letto.
I primi episodi sono meramente introduttivi dei personaggi, e per tanto...
quasi indigeribili.
Si fa la conoscenza di Sandybelle e dei suoi amici, i quali spesso la vedono come una sorella più grande, o un capo da seguire. Fin da subito si nota come il carattere di Sandybelle, plasmato dal padre le permette di giocare indistintamente con tutti, e allo stesso tempo di tenere sotto controllo i suoi compagni di gioco più piccoli in modo che non si facciano male.
Non viene mai fatto il nome del villaggio in cui vive, ma questo è caratterizzato da due edifici piuttosto
vistosi: Uno è il "semprevuoto" castello dei Wellington,
(sembra dire... Scozia=castelli... è uno stereotipo di sè stesso)
famiglia di nobili che mai sembra avere messo piede in scozia, tant'è che in tredici anni Sandybelle li avesse mai cacati de pezza, ma la famiglia ci tiene comunque un castello;
l'altro è la villa degli Shearer,
che invece sono molto più inclini a frequentarla.
Interessante è il fatto che per tutta la serie sei convinto che si chiamino "Shirrel" tanto la pronuncia è uguale, e solo nel terzultimo episodio si vede un biglietto da visita che porta il nome "Shearer" come intestazione... un fulmine a ciel sereno, ma quella fu colpa mia, pure se dubito che un bambino dell'83 sapesse distinguere le due parole.
Ciò che fin dai primi episodi viene messo in chiaro è che Sandybelle è figlia adottiva, una trovatella senza sapere di esserlo, pare infatti che la stessa sia stata trovata ancora in fasce da Leslie e un suo amico ancora sconosciuto al pubblico, il cui nome è Ronwood, che vive a Londra.
Sandybelle vive ignara del suo passato giornate spensierate nè più nè meno di come le sue colleghe del world masterpiece, anche se l'impronta "anime e manga" è sicuramente più marcata ed estremizzata in questa serie.
I personaggi sono stereotipati, spesso troppo semplicistici e vuoti. Prendendo ad esempio in esame gli amici di Sandybelle non ve ne è uno che si distingue o che sia importante come una Diana per Anne, o una Clara per Heidi... sono solo macchiette messe lì giusto per riempire il vuoto che altrimenti si creerebbe intorno alla protagonista, la quale necessita di avere qualcuno con cui paragonarla, possibilmente della stessa età.
Fin dal primo episodio, rischiando di investire uno di questi "amici" (e da qui se ne deduce l'importanza strategica) entra in scena una ragazza nobile di nome Kitty...
...
io non mi capacito di questo nome "Kitty" come chiamiamo questa figlia tesoro? La chiamiamo Kitty... che cavolo di nome è Kitty? a quel punto pure Mrs Pussy andava bene immagino.
Kitty Shearer, di cui forniamo una esauriente diapositiva
è la rivale di Sandybelle, nella vita nell'amore... nel lavoro, in tutto, probabilmente perfino nelle gare di sputi.
Si tratta della figlia di un grosso uomo d'affari... molto grosso di detto e di fatto.
Kitty è senza mezzi termini una ragazzina viziata senza scrupoli che è pronta a tutto pur di rovinare la vita a Sandybelle.
C'è da dire in sua difesa che lei non è che sia cattiva, ma Sandybelle spunta dal nulla e gli frega pure il ragazzo a lei promesso, insomma per forza che ti girano... poi sul fatto che stava investendo un'amichetta di Sandybelle nel primo episodio... immagino la colpa fosse più dell'autista ché del passeggero... per quanto sia lei la figura cattiva della serie, è difficile conoscendola immaginare che abbia detto al suo chauffeur "PRESTO la investa!"
... e poi un incidente, insomma, che sarà mai, può sempre capitare.
Kitty si trasferisce in breve nella villa degli Shearer, e scruta ogni giorno il castello dei Wellington in attesa che torni il suo amato, ovvero Mark wellington
il figlio della contessa di Wellington, quest'ultima un personaggio chiave tanto importante che non necessitava di avere un vero e proprio nome.
La contessa di Wellington, però, stringe subito un'amicizia del tutto casuale con Sandybelle e i bambini del villaggio, accogliendoli nella propria casa, perfino... regalando a Sandybelle un fiore di narciso attorno a cui
ruoterà più o meno tutta la serie.
Presto detto, il fiore di narciso era, secondo ciò che il padre aveva raccontato alla figlia, la figura che più si addiceva alla madre. Quindi Sandybelle cresce con questa convinzione che sua madre fosse più simile a un vegetale che a un essere antropomorfo.
Il regalo della contessa diventa a quel punto per Sandybelle un ricordo, sia della contessa che della sua stessa madre, e dopo averlo segretamente impiantato in una radura poco frequentata, lo venera e vi costruisce intorno un giardinetto che lei battezzerà "il giardino della mamma" ma che per tutti gli altri nella serie resterà "il giardino "Segreto" "
In breve tempo anche Mark, il nobile rampollo dei Wellington e promesso sposo di Kitty Shearer torna in scozia... ma se vi dicessi il motivo...
perchè vuole conoscere Sandybelle.
Se a questo punto Kitty sentisse spuntare le corna non sarebbe da biasimare. Però è anche da sottolineare che Kitty non conosce così bene Mark, Sandybelle dal canto suo fin dal primo incontro con Mark... pure senza conoscerne la nobile identità (inizialmente lei lo chiamerà "il principe del giardino" e si... Sandybelle è davvero ossessionata da questa cosa sul giardinaggio...) finirà per farci pure il bagno insieme... e Kitty...
...
taci che non lo sa.
La passione estrema per Mark è la pittura, il suo sogno, la sua massima aspirazione, sogno che Kitty non
condividerebbe se non giusto per dargli il contentino, ma che Sandybelle apprezza moltissimo, tanto da (senza
ancora sapere di essersi innamorati a vicenda) fargli da modella.
Lui si trattiene dal chiederle un nudo, e finisce per schiz.... disegnarla un pò d'appertutto. Il dialogo con cui Mark confida il proprio amore per la pittura a Sandybelle è da oscar:
Sandybelle:
Spiegami Mark, come mai hai deciso di diventare un pittore?
Mark, mentre disegna:
Perchè sono convinto che la vera bellezza si possa vedere solo attraverso l'occhio dell'artista: capisci quello che voglio dire, vero? Perciò voglio che anche gli altri attraverso i miei quadri vedano questa bellezza.
Sandybelle:
Mh! Si ti capisco
Avrebbe fatto meglio a rispondere "Perchè ho un grande pennello"
Più volte Kitty e la sua famiglia, cercheranno di rendere pubblico il fidanzamento fra la piccola degli Shearer e Mark Wellington, ma invano dato che nessuno al villaggio nè fuori sembra dar peso alla cosa. (trama debole? Trama debole!)
Alla fine la madre di Mark verrà a conoscere l'esistenza del Giardino segreto, e prometterà a Sandybell di farvi visita.
Costretta però a tornare a Londra perirà col marito perdendo quella ghiotta occasione, e lasciando solo Mark... che al suo ritorno a Londra si ritroverà ferito e pieno di debiti.
Non ve l'ho raccontata male... questa faccenda è talmente stata mal gestita nell'anime che, il fatto che Mark resti orfano così di colpo, nemmeno lo si prende sul serio, Sandybelle ci soffre, ma non abbastanza, Mark sparisce nel nulla semplicemente, insomma tutto è fatto in modo confusionario e rapido... tanto però da non risultare indolore per chi guarda... che di certo non si commuove.
A questo punto siamo intorno agli episodi 9 e 10, lo spettatore si è ormai rassegnato che la serie proseguirà con le sue storie prive di incipt narrativo lungo le coste della scozia, in un paesino abitato da gente bidimensionale che tecnologicamente sembra fermo all'era coloniale...
tuttavia...
...
Tuttavia Mark ritorna alimentando nuove strade per la serie.
Il giovane Rampollo, tornato in scozia con la famiglia degli Shearer infatti, è stato costretto per mantenere alto il nome della propria famiglia ad accettare l'offerta del padre di Kitty, il quale si è offerto di pagare non solo tutti i debiti lasciati dai defunti Wellington, ma... in uno slancio di generosità a restituire a Mark il castello dei suoi genitori, come regalo di nozze. (il castello era stato venduto poco prima della scomparsa dei Wellington, già in cattive acque con gli affari)
...
che vita di m***a!
Sandybelle non prende certo bene la notizia e l'impossibilità di potersi avvicinare a Mark per parlargli a quattr'occhi si fa sempre più difficile da sostenere.
Chiaramente a Mark non importa nulla di Kitty, tant'è che durante la festa organizzata alla villa per sugellare il fidanzamento con Kitty decide di fare una pazzia, e preso sottobraccio i suoi cavalletti e articoli da pittore, fugge come un ladro sotto un tremendo acquazzone, e s'allontana da quelle terre con la determinazione di voler coronare il suo sogno e diventare un grande pittore.
Prima di allontanarsi nella notte a piedi dal villaggio si fermerà da Sandybelle e le lascerà sul davanzale un quaderno pieno di disegni che la raffigurano e una lettera in cui le spiega le sue intenzioni.
Sandybelle, dorme con un Mark-radar acceso di default, si accorge che Mark è stato lì e tenta di seguirlo in pigiama sotto la pioggia.
Il fanservices era garantito a questo punto, ma il padre di Sandybelle in quel momento per correre dietro la figlia si procura un infarto e cade al suolo inerme.
Nei giorni successivi Kitty si autoconvincerà che Mark è a casa di Sandybelle, quando, dall'inizio della serie, la bionda protagonista non passava un'ora del proprio tempo a casa ferma e buona. Ultimamente poi, ancor meno essendo sempre impegnata in ospedale a vegliare sul padre.
Qui conoscerà un tale di nome Edward, Edward e basta, che si è fratturato una gamba nell'andare a pescare.
...
Non ne conosco molti che possano vantare questo primato e ancora adesso mi chiedo come ci sia riuscito.
Edward è un ricco signore
biondo e fico dal carattere dolce, anche se le prime volte risulta quasi antipatico a Sandybelle. I due comunque stringono un'amicizia del tutto particolare e Edward diventa così la nuova valvola di sfogo della nostra beniamina.
Tralasciamo volutamente il fatto che nel tentativo di andare ancora a pescare Edward si RI-frattura la gamba
(nemmeno andasse a pescare in un'arena del mortal kombat)
il padre di Sandybelle torna a casa sulle sue gambe, Mentre Edward è costretto nuovamente a letto per la sua negligenza e incapacità cronica a concepire lo sport della pesca.
Di lì a poco, anche il padre di Sandybelle le prometterà di visitare il giardino segreto, questo ovviamente causerà un secondo infarto, perchè anche Sandybelle se ne è accorta ormai, che quel giardino porta sfiga.
Sarà proprio in questa occasione che la storia prenderà la sua nuova piega che la introdurrà al capitolo 2: Infatti Leslie rivelerà per la prima volta alla figlia di non essere il suo vero padre e di averla salvata da un naufragio avvenuto quando lei ancora era in fasce. Tutto quello che poteva dirle riguardo la sua madre naturale, era che aveva gridato il suo nome mentre la bambina veniva portata via dalle onde, e che la madre portava probabilmente degli orecchini a forma di giglio bianco, dato che la stessa Sandybelle quando venne ripescata stringeva fra le mani uno di quegli orecchini.
Una volta consegnato l'orecchino spaiato alla bambina Leslie fa promettere a Sandybelle di cercare riparo a Londra da un suo vecchio amico di nome Ronwood.
Sandybelle esclama "ah si una volta ci ha mandato un giornale" e infatti Ronwood è un editore... tuttavia la scena in cui Leslie riceve il giornale (primi due episodi) è talmente inutile e insensata che lo spettatore se la dimentica all'istante.
Leslie non passa, com'è ovvio, la notte, e qui la serie si "spegne" interrompendosi per un'ideale fase della durata di un'intera stagione durante la quale, così come Gendo Ikari dopo la morte di Yui, non ci è dato modo di entrare nei pensieri dei personaggi e quindi permette di far loro assimilare la morte di una figura importante della serie... specie in una serie dove le figure importanti si contano sulle dita di una mano.
Secondo CapitoloLa serie finalmente subisce una scossa emotiva di qualche tipo e riporta l'attenzione degli spettatori a un livello di sufficienza o appena tale. Quando torniamo a vedere dall'episodio 14 la nostra protagonista inizieremo da subito ad avvertire qualcosa di diverso, nel suo modo di vestire, nelle sue forme, il seno accentuato, la figura più slanciata. Lascia intuire che qui inizia la maturazione fisica del personaggio, e come detto in precedenza, l'unica che si vedrà nella serie, se escludiamo Kitty che, comunque, resta sempre molto simile.
Il cambiamento di Sandybelle è invece radicale, e questo cambiamento lo vedremo attuarsi ancora per due volte nel corso della serie.
Questo episodio "Addio Alla città natale" è semplicemente quello che riassume il motivo che spinge Sandybelle ad abbandonare il paese alla volta di Londra. La promessa fatta al padre in punto di morte è il motore della vicenda.
In questo episodio notiamo come ogni personaggio comparso nella serie che non porti il cognome degli Shearer, ci tenga a dare l'ultimo saluto a Sandybelle in partenza.
Charles,
in particolare, uno dei bulletti di quartiere che solitamente minavano il cammino della nostra protagonista le promette che si prenderà cura del giardino segreto in sua assenza.
Qui si fa sottilmente notare quanto il ragazzo sia in verità innamorato di Sandybelle, ma non ha il coraggio di dichiararsi.
Nè mai lo troverà
...
perchè è un povero illuso
...
è un illuso e non sa fare un ca22o
Sandybelle abbandonerà tutti allontanandosi col classico treno e la colonna di fumo nero all'orizzonte, lasciando a casa perfino il cane, il suo cane che si chiama come il condimento di un aperitivo: "Oliver"
Se fino a questo punto si avevano avuti dubbi sull'effettivo anno in cui si svolgevano le vicende, adesso la serie entra nella sua fase di preparazione al terzo capitolo, che la trasformerà radicalmente.
Compariranno molte più auto e telefoni, perfino cabine telefoniche, e radio... schermi catodici ecc...
Sandybelle a Londra scopre che l'amico del padre, il signor "Ronwood" da tutti chiamato "Cancan"
è in realtà una persona generosa tanto quanto Leslie, e che ben accondiscenderà ad accogliere in famiglia la piccola orfana.
L'incontro con Cancan, sempre alle prese con la sistemazione di uno strano furgone, avviene dopo che un monello della zona glielo aveva rubato, sarà Sandybelle a riportarlo e a dar lui la notizia della morte di Leslie... la scena... così struggente e contornata da toni blu da teatro è resa ridicola dal doppiaggio italiano.
Sandybelle: Io sono Sandybelle la figlia del suo amico Leslie
Ronwood: ? ? ? ! ! Dici davvero? e lui dov'è?
Sandybelle: Mio padre non c'è più signore (parte il sottofondo musicale struggente a violino)
Ronwood: ! ! ! Intendi dire che... no... questo... no...
Ronwood:
Guarda quei monellacci come hanno ridotto il mio furgone (da notare Sandybelle psicologicamente annichilita sul lato destro della scena)
Immaginatela col vento che soffia freddo e i toni blu della depressione...
è poesia pura. XD
Tuttavia il secondo capitolo non termina così, come detto Sandybelle verrà accolta da Ronwood, da lui e lui soltanto, mentre la moglie la tratterà come un'estranea e un qualcosa di cui sbarazzarsi... you mean... cinderella? I mean... cinderella!
Và che bel donnino
La seconda fase è più breve della precedente, introduce meno personaggi ma rimarca senza dubbio l'ormai assimilata Kitty Shearer, la quale è totalmente ignara... come Sandybelle del resto, che Mark...
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il loro Mark
...
è anch'esso a Londra pure se vestito come uno straccione e intento a procurarsi di che mangiare facendo ritratti per strada.
La vita di Sandybelle non è meno problematica, inizialmente la sua nuova madre arriverà addirittura a incoraggiare gli stessi Shearer ad assumerla come cameriera o sguattera pur di liberarsene.
Risulta quindi del tutto immotivato e incerto il modo in cui progressivamente i rapporti con gli Shearer vanno a sparire e la donna finisce con l'accettare Sandy in casa, addirittura a considerarla una figlia adottiva.
Allo scorcio di nuove facce si vanno ad aggiungere quelle di alcuni bambini orfani di cui Sandybelle diventa nuova amica, e che la aiuteranno a dimenticare la propria condizione di vitto e alloggio nonchè sfruttamento.
Se ciò non basta, Kitty, sempre convinta che Sandybelle sappia dove sta Mark... porella se ne facesse una ragione, le mette puntualmente i bastoni fra le ruote, arrivando perfino ad allearsi (un'allenaza di puro comodo) con la figlia di Ronwood, Eva.
E no, non è scampata a nessun naufragio, è la sua VERA figlia... anche perchè guardatela... l'avesse pescata una così probabilmente l'avrebbe ributtata in mare al volo.
(E se Edward avesse avuto sfortuna, avrebbe pure potuto pescarla, qualora non si fosse fratturato un'altra gamba)
In un'occasione in particolare Kitty arriva a coinvolgere molto da vicino Eva, e metterla in pericolo di vita (con Sandybelle) a bordo di uno yatch con rotta impostata verso un incontrovertibile disastro nautico.
Guarda come Soffia!!
e la fine inesorabile dello Yatch degli Shearer.
Sarà naturalmente la nostra irritante biondina dal cuore d'oro a salvarla, e da qui a instaurare un nuovo rapporto di fiducia con il personaggio.
Sottolineo questo episodio solo per il modo in cui termina, con una fugace apparizione di Kitty in cima alla scogliera da cui scruta maliziosamente Sandybelle e Eva sopravvissute al naufragio dello Yatch.
Inquadratura nella quale la bella Shearer risulta disegnata veramente in modo accattivante.
Il fatto invece che fosse lì...
sopravvissuta a un disastro in alto mare, si fosse tuffata per fuggire a un temporale inzuppandosi dalla testa ai piedi e che dopo cinque minuti avesse già superato il forte shock emotivo, fosse già a riva, si fosse arrampicata sulla scogliera, poi cambiata, asciugata e pettinata pure i peli della fica, lascia perlomeno molto, molto, molto perplessi su ciò che fumavano gli autori.
Rivediamola...
Inspiegabile...
L'ombra di Kitty comunque è qui davvero inquietante e per la prima volta nella serie (siamo al 20esimo episodio) si percepisce quanto la ragazza stia col fiato sul collo di Sandybelle, in questa scena la si percepisce come il vero nemico, la vera figura subdola e incapace d'amare il prossimo di tutta la serie... sia lei...
e sembra sempre più uscita da gundam che da Sandybelle...
Il secondo capitolo qui inizia a dirigersi inevitabilmente alla terza fase della serie, il signor Ronwood gestisce un piccolo giornale che ci si chiede come faccia a restare aperto:
non ha giornalisti
non ha notizie...
Non ha ciclostile
non ha commercialisti
Non ha nemmeno i vetri sulle finestre
eppure funziona.
Col tempo Sandybelle, dopo l'incontro con Alec
che sembra uscito da un episodio di Gorilla Squad o Bryger, ma che in verità fa il giornalista indipendente... si lo so è una cosa difficile da immaginare, si inizia a convincere che il suo futuro potrebbe essere proprio un lavoro da giornalista e... dopo un paio di articoli andati a segno, confessa a Ronwood il suo desiderio di lavorare da "giornalista d'assalto" girando il mondo per cercare le notizie più interessanti.
Ronwood colpito dalla scelta regala a Sandybelle il suo furgone, che da qui in avanti si chiamerà "Sandy" ma nella versione originale era il Sandycar, da "Sidecar" una specie di van dell'A-Team che sembra aver giocato a carmageddon in un villaggio di orsetti del cuore.
Ecco io onestamente Ronwood non lo capisco... a parte i colori... ma non so se lo avete visto, 'sto coso ha le tendine rosa, la carta da parati dentro color mou, i finestrini a forma di cuore... Ronwood era un figlio dei fiori o solo un pò gaio?
Qui non si nota, ma nel retro ha pure una canna fumaria, sembra più uscito dal Wacky Races che da un World Masterpiece.
Però, questo è anche il punto in cui la serie si dimostra più insolita e frizzante di quanto ci si aspettasse; fino ad ora, infatti, si era assistiti ad una vicenda romanzata piuttosto scialba, con personaggi monodimensionali e intrecci narrativi poco ispirati; ma dall'episodio 24 l'anime cambia aspetto acquisendone uno più colorato e alla moda
(per quegli anni, intendiamoci)
i colori sgargianti e le forme affusolate di "Sandy" sembrano uscite dal Majocco Club, si nota l'impronta alla Minky momo (Da noi Gigì, nella sigla il camper "vola" sulla città, magra consolazione, lo faceva anche il calesse di Anna dai capelli rossi nella sigla originale, ma a pensarci meglio... forse Sandybelle ha osato volare su cose più improbabili...)
Il design si ridimensiona, si fa più preciso per venire incontro alla necessità di mostrare strutture più complesse delle casette di marzapane scozzesi.
Anche Sandybelle qui cambia totalmente aspetto crescendo ancora una volta, e maturando a tal punto da non necessitare più delle lentiggini.
Prima:
Dopo:
Che cambiamento eh?
A pensarci in questa fase era un personaggio molto Folkloristico.
Si contano, come curiosità, animatori che in seguito lavoreranno al mech design di "Macross" e una ulteriore maturazione fisica e psicologica del personaggio, stavolta caratterizzata soprattutto dall'abbigliamento anni '80 con salopette e fermagli a forma di cuore nonchè baschetto rosso acceso.
Questo è il punto più interessante sotto cui osservare la serie, perchè si assiste a un completo cambiamento di genere, pur mantenendo vivi tutti gli stereotipi di quegli anni.
Sandybelle inizia a definirsi un "Gironalista Inviato speciale" qualunque cosa voglia dire... e il suo team si completa una volta accolti nel furgone anche il piccolo orfanello Riki
e il proprio cane Oliver, che ha raggiunto Londra da solo scappando dalla casa in scozia... credo di aver sentito una cosa simile su studio aperto, una volta...
Insomma quella che era partita come una serie tv piuttosto spenta e priva di svolte interessanti, tanto simile ai classici letterari occidentali degli anni '70 '80 si adegua alla nuova moda delle maghette e dei gadget ipercolorati a tutti i costi tipico dei primi '80 e che caratterizza tutta l'epoca oggi considerata vintage.
Il camper, che all'interno somiglia più a un'astronave, i colori sgargianti e le avventure al limite della credibilità corredati da un livello di ingenuità che sfiora la barzelletta sui carabinieri non potevano che dar vita a una serie difficile da dimenticare, ricca di particolari e situazioni buffe.
Sandybelle insomma, si dissocia dai precedenti World Masterpiece per adeguarsi maggiormente ai gusti "trendy" di quel periodo.
E si avvia così senza timore verso il capitolo finale del suo ciclo narrativo, il più interessante senza dubbio.
<Fine prima parte, presto la conclusione e le considerazioni finali sulla serie>
Modificato da Triplex-1, 26 January 2010 - 02:41 AM.