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    Silver Element
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#1 Inviato 07 November 2006 - 22:40 PM

Letteralmente il titolo significa "Finestra a grandangolo"...leggendo capirete il perchè di questo titolo.
Questa non è una poesia, ne un racconto. E'solamente una riflessione sulle guerre. Potete condividere il mio punto di vista o non condividerlo.
Fate qualche commento.

Scritto da Silver Element (Erik) il 12/9/2006
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LE guerre, dalle più famose a quelle meno, la maggior parte delle volte hanno "rivoluzionato" il pianeta, sia nel bene che nel male.
Tralasciando i risultati delle stesse, ma analizzando le motivazioni, se ne riscontra una comune: "l'espansione e conquista per motivi economici".
Tutte le guerre o almeno la maggior parte hanno questa caratteristica, anche le grandi guerre storiche.
"Il fine giustifica i mezzi" è una frase molto comune quando si parla di guerre, a mio parere però questa frase è sbagliata poichè il fine qualunque esso sia non può mai giustificare i mezzi utilizzati. Come si potrebbe mai giustificare un massacro di milioni di persone solo per poter avere un pretesto per dare inizio ad un conflitto armato? Impossibile!
"Missione di pace". Ha senso combattere una presunta guerra in nome della pace contro della gente che lotta con la forza della disperazione e farebbe di tutto per avere "pace"?
Nessuna guerra è giustificata, per nessun motivo.
Cos'ha più importanza il "fine" oppure i "mezzi sacrificabili"?
Domanda retorica. Ovviamente il fine è importante, ovvero quello che possiamo ricavare dal conflitto.
Le guerre possono essere paragonate a delle partite di scacchi. Abbiamo il fine di sconfiggere l'avversario usando le pendine come mezzi sacrificabili.
Immaginate un "pedone" come un soldato in guerra. Viene ucciso da una "torre" dell'avversario mentre tentava di arrivare al "fine".
La reazione del giocatore? Nulla.
Non penso che il giocatore della guerra in Iraq provi qualcosa nel sapere che un "pedone" è stato ucciso da "due alfieri".
La guerra non si concluderà mai con un pareggio. Il vincitore esulta. Lo sconfitte piange e paga.
Al massimo si rinizia una nuova partita, e si ricade così in una nuova spirale di violenza senza fine.
E'ridicolo combattere, ed essere sommersi di illuzioni, coperte da parole come "missione di pace", mentre il vero fine lo sanno solo i giocatori.
Siamo tutti infondo "pedine sacrificabili", usate dai "potenti" per i loro fini.. La guerra è un mezzo.
Un "pedone" non potrà mai sconfiggere un "re" da solo. Molti ce la possono fare.
Non è la guerra il vero problema, ma chi la gestisce.

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