Il giorno dopo...

[VAL]

[NOTA DEL GM]

Per comodità, preferisco ripartire con un unico topic per entrambi i gruppi. Poi, magari, potete decidere di separarvi, ma all'inizio visto che viene introdotto un giocatore nuovo, è bene che tutti abbiamo modo di conoscere tutti e magari aggiornarsi. Lo so che il gruppo II magari voleva fare altro, ma a livello dgameplay, è più comodo prima condividere un inizio insieme.

 

 

Giocatori:

 

Nono

Darth

Zuppo ( si, sei dentro, bestiaccia)

Velen

Arlette

Gabriel

Nathern

 

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[PER VELEN]

 

Sono le sette di mattina.

 

Il tuo viaggio fino ad Artesia è stato abbastanza tranquillo. Ti sei beccato un po’ di pioggia i primi due giorni di viaggio, ma nei due successivi il tempo non è stato tuo nemico e oggi è persino una bella giornata.

Durante il tragitto hai notato ( e percepito) alcune resti di battaglie, carovane distrutte e forze maligne annidate intorno ad Artesia, ma nessuna forza malefica ti ha sbarrato il passo. Intuisci che la città non è nel suo periodo migliore, ma non puoi dire che il viaggio sia stato pericoloso.

Chissà… Forse hai avuto fortuna.

Osservi per qualche secondo il grande cancello d’ingresso, poi con passo sicuro lo oltrepassi entrando all’interno della città. Le guardie all’entrata ti fermano per un breve istante chiedendoti il nome e il motivo della tua visita. Non hai motivo di mentire e dopo esserti educatamente presentato, spieghi ai soldati che stai cercando un gruppo di persone passate di lì il giorno prima.

La risposta delle guardie, tuttavia, ti sorprende. Appena le guardie capiscono che stai parlando di due guerrieri dai capelli rossi e un eccentrico elvaan ti spiegano che i tre, ieri notte, hanno scatenato un casino allucinante in piena caserma e probabilmente sono ancora in stato d’arresto.

Per un attimo temi che questo possa comprometterti a tua volta, ma le guardie ti lasciano passare senza problemi. A questo punto, la mossa più saggia sembra essere quella di raggiungerli in caserma e capire esattamente in cosa sono rimasti coinvolti.

Superi la gradinata che conduce alla piazza centrale e seguendo lo stradone maestro arrivi finalmente davanti all’edificio militare. Si direbbe che tu non abbia bisogno di entrare nella caserma. Nono, Darth e Zuppo, stanno infatti nel cortile esterno che precede l’accesso , insieme ad altri soldati in risposo.

Sembrano essere tutti in attesa di ordini da parte di un qualche comandante che deve ancora arrivare.

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[PER NONO, DARTH, ZUPPO]

 

Sono le sette di mattina, ma in realtà è già da un’ora che siete in piedi.

Il tempo di una rapida lavata nelle saune militari, poi il vostro gruppo viene riunito nel cortile frontale della caserma, dove voi tre e altri soldati che non conoscete, venite messi in attesa. Pare che Rulando si sia occupato di trovare una giustificazione per la porta sfondata a tarda notte. Non sapete quale sia la scusa precisa, ma il mormorio che avvertite alle vostre spalle vi suggerisce diverse ipotesi.

 

“Pss… lui? Quello sgorbietto ha sfondato la porta delle prigioni?! “

“Così pare.”

“pensavo che il legno elfico fosse resistente alla magia.”

“Non ho capito bene, ma pare che non abbia usato magia convenzionale”.

“Tsk... Elvaan. Piccoli mostri”

 

A quanto pare le tra i vari soldati si è sparsa la voce sul vostro conto e quasi tutti sembrano essere a conoscenza del vostro status di “arruolati volontari per evitare galera” o qualcosa del genere, il che vi fa essere bersagli di battute e sguardi, ma nessuno si avvicina a voi per importunarvi.

Prima di raggiungere il cortile, una guardia vi ha spiegato come funzionano le cose. Ogni soldato ottiene la sua mansione di mattina presto per conto degli ufficiali dell’esercito. Dunque non vi resta che aspettare che qualcuno si faccia vivo per dirvi come occupare la giornata.

Per quanto riguarda la riparazione della porta… Non vi è ancora stato comunicato, ma dovete aspettarvi tutti e tre una cifra in denaro equamente divisa che prima o poi dovrete cacciare fuori, quindi attenti a sperperare tutti i vostri averi.

Non vi siete ancora accorti che Velen sta vicino al cancello, fuori dal cortile. Di fatto, neppure vi aspettate che il sacerdote sia già qui.

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[PER GABRIEL, ARLETTE e NATHERN]

 

Sono le sette di mattina e tutto sommato vi sentite bene. Aver dormito su letti comodi si è rivelato vantaggioso.

 

[NOTA DEL GM]

Oltre ai 20 punti narrazione standar, voi tre ottenete un bonus di 5 punti narrazione extra per aver dormito nella stanza elegante. ( Vale anche per Nathern che ha sfruttato la poltrona comoda XD)

 

 

 

Dopo le rivelazioni della notte scorsa ritenete che la cosa migliore sia aggiornare il resto del gruppo, quanto meno per correttezza. Poi, fatto questo, non è detto che le vostre strade procedano insieme.

In effetti il motivo della vostra visita in caserma non è solo legato ad un mero scambio di informazioni, ma alla curiosità per quanto SI DICE sia avvenuto ieri notte, ovvero che un “mostruoso elvaan” abbia fatto un assalto alle prigioni di Artesia.

Visto quello che avete scoperto, non potete fare altro che andare dalla milizia per vederci chiaro, soprattutto per quanto riguarda il “mostro elvaan” di cui alcuni passanti o guardie di pattuglia parlano sottovoce. Elvaan… Decisamente una razza bizzara…

Apparentemente carini e gentili, ma lo sono davvero? Tante domande, poche risposte.

Decisamente meglio vederci chiaro e poi, una volta capita la situazione, regolarsi su come impegnare la giornata, anche perché sebbene il sole sia sorto senza nuvole e il tempo si dimostri mite, i problemi ad Artesia non sono assolutamente scomparsi. Mentre camminate verso la milizia avvertite che il nervosismo tra gli abitanti usciti in strada è ancora palpabile.

Arrivati davanti alla milizia, individuate subito un gruppo di soldati in attesa nel cortile dell’edificio. Nono, Darth e Zuppo sono in mezzo ai soldati che aspettano. A quanto pare sono riusciti ad arruolarsi e a trovare un lavoro, in fondo, non era questa la loro intenzione?

 

 

[NOTA DEL GM]

Chiaramente nessuno di voi conosce Velen, e arrivando non vi accorgete di lui, essendo uno dei tanti passanti.

 

[NOTA DEL GM 2]

Gli ufficiali non sono ancora arrivati, quindi potete entrare tutti nel cortile e interagire fra di voi per il momento.

 

 

 

Buona partita a tutti.

Edited July 14, 2011 by VAL

[Sey]

Pensa: "Diamine... pare che quei tre non riescano a stare lontani dai guai"

 

Disse Velen tra sè e sè mentre varcava la soglia della caserma e si teneva stretto il suo libro. La città non lo faceva sentire sicuro, percepiva qualcosa di sbilanciato nell'equilibrio naturale di Artesia. Che fosse stato per qualcosa a lui ancora oscuro o fosse stato colpa per i suoi vecchi compagni di avventura, non lo sapeva, ma voleva sicuramente scoprirlo.

 

Pensa: "Secondo me è colpa di Zuppo, ha una predispozione naturale per combinare guai. Quella sua faccina... ehi... sono loro!"

 

Velen vide i suoi amici insieme ad altri soldati che stavano aspettando nel cortile della caserma. Dopo tutto quella che era successo in passato, era felicissimo di vederli.

 

Si avvicinò verso di loro alzando le mani per farsi notare.

 

Urla: "Signor Zuppo! Signor Darth! Signorina Nono! Che bello incontrarvi di nuovo!"

[Zuppo]

Sbuffò irrequeto.

Insomma......si...sentiva osservato. E non per la sua immancabile carismatica presenza gioviale.

Dai. Chiunque avrebbe salvato i propri amici. No? Ora invece si trovava ad aver affibiato un debito alla compagnia...ma erano stati loro i tonti a farsi arrestare. Come poteva sapere che era tutto finito..e..oufh!

 

Tippettò sul pavimento.

Mannaggia. Era una situazione mista tra l'imbarazzo e l'offesa. Lo avevano cacciato a procurarsi una cattiva fama e gli umani sono molto facili al giudizio del prossimo!

Il terribile Elvaan. Quantomeno non lo avrebbero trattato come un innocuo moccioso, ma non si sentiva a suo agio in quella nuova rivisitazione del suo ego.

Non era terribile...!!

 

-Buh.....-

 

Borbottò tra se e se, guardando bieco il nulla.

Terribile....

Tzk!!

 

 

...

 

 

Sigh.

 

Sentendosi chiamare, alzò lo sguardo scontrosamente e rimase sorpreso nel vedere una figura familiare..che..in..in...realtà, non ricordava bensisimo.

Rimase a fissarlo interrogativo.

 

Dove lo aveva già visto?

Uh. Si.

E...che ci faceva lì??

[AsprusT26]

Risposte.

La notte era passata, senza che strani sogni, oltre i comuni fantasmi della notte, venissero a turbare il vecchio mago. Con la morte del topo, la stanza "maledetta" infine era ritornata una comune stanza, comoda ed elegante. In effetti, talmente comoda che Nathern si sentiva fresco e riposato, ristorato dal viaggio spossante che aveva affrontato per arrivare ad Artesia.

Ma con il riposo, i suoi sensi erano ritornati a pieno regime. Anche durante il tragitto che separava lui, Arlette e il chierico dalla caserma, i suoi occhi guizzavano da parte a parte, sospettoso. Il suo bastone runico picchiettava contro il pavimento ogni volta che faceva un passo.

Fu così che, casualmente, udì delle voci, o voci di voci, che lo sorpresero. A quanto pare, un "mostruoso Elvaan" nottetempo aveva sfondato la porta delle prigioni, o una cosa del genere. Pensò subito all'Elvaan femmina, la "Bambina Magica" che, stando ai ricordi del topo, conosceva lui. Poi cambiò idea. Quell'Elvaan, essendo una guardia, non avrebbe mai avuto bisogno di sfondare la porta, quando poteva richiederne le chiavi... quindi pensò all'Elvaan vestito di verde, che li aveva accompagnati la sera prima, "Zuppo". Ripensando alle bizzarrie che quello aveva commesso durante la cena, scosse la testa, divertito, e sogghignò nel cappuccio.

 

La caserma ormai era visibile... il cuore di Nathern iniziò a battere, ansioso. Lì dentro forse si trovava colei che poteva sapere dove si trovava lui. Presto avrebbe potuto abbandonare quel gruppetto, finalmente, e rimettersi a cacciare la sua preda. A quel pensiero gli occhi di Nathern brillarono sinistramente.

Poi notò del movimento in cortile, e si mise a guardare. Uno squadrone di soldati attendeva un comandante; fra quelli, Nathern colse con la coda dell'occhio il movimento di qualcosa di rosso. Guardando in quella direzione, il mago vide la fluente chioma della guerriera, Nono, che il giorno prima aveva incontrato. Con lei c'erano anche il guerriero rosso, Darth, e l'Elvaan Zuppo.

 

Nathern si rivolse ai suoi compagni.

 

PARLA: - Sembra che quei tre abbiano ottenuto quel che cercavano, l'arruolamento nell'esercito... chissà se tutte quelle voci dicevano la verità. Voi riuscite a credere che quell'Elvaan possa creare tutto questo trambusto?

 

Poi osservò con interesse un tipo, un Elfo forse, che si rivolgeva ai tre nel cortile chiamandoli per nome.

 

PENSA: "Un loro conoscente?"

 

Con passo sicuro, mise piede nel cortile della caserma.

[Testament]

Era abituata a dormire poco, quindi la levataccia le parve una cosa normale in definitiva. Se non altro ringraziava Astaroth che almeno un letto l'avevano rimediato... certo in che modo!

 

Purtroppo la notte non aveva sciolto la vergogna della collezione di figure barbine che lei aveva fatto non solo nei confronti della guarnigione, ma soprattutto dinanzi a Rulando.

 

PENSA - ... ... ARGH! Ma si può essere più cretini? >

 

Ora erano tutti fuori nel cortile, allineati in attesa di comandanti e di ordini. Se non altro si sarebbero tenuti impegnati nell'attesa di Velen e a modo suo avrebbe contribuito alla sicurezza di una delle città del suo regno. La mamma ci aveva investito tanto... sentiva di dover difendere quelle mura anche con gli artigli se necessario.

 

Accanto a lei Zuppo e Darth. Zuppo sembrava rimuginare.

 

PARLA SOTTOVOCE A DARTH E ZUPPO - Primo giorno di lavoro, vediamo di non combinare disastri... chissà quanto ci vorrà per rimetterci in pari con quella porta e tutto il resto.

 

All'improvviso il suo nome urlato da una voce familiare dietro di loro, istintivamente si girò e scorse la figura inconfondibile di Velen con la sua bizzarra chioma blu intenso. C'era ancora un po' di tempo, o almeno sperava, si concesse quindi una chiacchierata facendo cenno a Velen di tenere basso il volume.

 

PARLA A VELEN - Ciao Velen, Che piacere rivederti! Non contavamo di ritrovarti così... presto. L'importante è che tu stia bene, questa città è sotto assedio da un'armata di non-morti, ma te ne sarai reso conto da solo... anzi per tutta una serie di circostanze siamo stati arruolati e aspettiamo ordini, ma c'è ancora un po' di tempo, possiamo parlare. Hai novità?

 

Guardando distrattamente dietro Velen, Nono scorse anche l'anziano mago che avevano incontrato il giorno prima entrare nella piazza, con lui Arlette e il sacerdote. Erano sopravvissuti alla camera maledetta a quanto pareva, meno male ^ ^.

 

Fece un cenno di saluto con la mano.

Edited July 15, 2011 by Testament

[Guardian of Irael]

Il guerriero si posizionò quasi già sull'attenti aspettando che uno degli ufficiali si facesse vivo a dar ordini, nostalgia, gli tornava in mente casa.

Non si curò delle voci su Zuppo, finchè erano solo voci non c'erano troppi problemi, così non si preoccupava di essere evitato o delle considerazioni degli altri: non sarebbero rimasti troppo lì da trovar grandi compagni, così almeno sperava.

 

Rispose con uno sguardo fugace alle parole di Nono, sguardo che poi tornò ad attendere l'ufficiale. Fece quasi per girarsi al richiamo chiassoso di Velen, ma dovette ignorarlo, non voleva guai e soprattutto non voleva attirare l'attenzione, lasciò che Nono spiegasse la situazione un po' spazientito.

[Impaled Janus]

Dopo il sogno e la breve passeggiata per prendere un po' d'aria, la nottata passò senga grandi eventi. Niente incubi, niente necromanti e nessuno la disturbò con il russare. Insomma, dopo settimane di viaggio una sana dormita in un letto degno di questo nome serviva anche a una guerriera come lei. Il loro obiettivo ora sarebbe stato di aggiornare gli altri, sperando che non toccasse a lei che aveva probabilmente capito meno di tutti. E di comprare indumenti "normali". Non sapeva bene se le occhiatacce dei locali erano per l'atmosfera tesa o semplicmente perché era vestita come una donnaccia da strada qualunque.

 

Si limitò quindi a seguire Nathern e Gabriel fino alla caserma, facendo ben attenzione agli sguardi di tutti. Di tanto in tanto riusciva a percepire brandelli di pettegolezzi a proposito di un "mostruoso Elvaan" in caserma. Si mise a ridere da sola, spaventando gli abitanti intorno a lei, pensando subito a quel Zuppo. Era convinta fosse lui, era nel suo stile, ma mai avrebbe creduto che un Elvaan potesse essere definito "mostruoso". Il pensiero di piccoli e carini Elvaan necromanti le attraverò la mente, e si sforzò per non riridere.

 

Arrivati alla milizia, il primo a trovare con lo sguardo il gruppetto fu Nathern, alla cui domanda rispose a monosillabi. Mai porre domande la mattina presto.

PARLA: Possibile. Sarebbe divertente, no?

 

Quindi, sevntolando un braccio, cercò di farsi vedere da lontano dal gruppo, la cui attenzione era tutta verso un nuovo arrivato, un elfo dalla cresta blu, che le sembrò in buoni rapporti coi tre. Non un abitante del luogo, sicuro.

PENSA: Quei tre si fanno alleati ovunque, a quanto pare. Buon per loro.

[Zuppo]

"...vediamo di non combinare disastri... chissà quanto ci vorrà per rimetterci in pari con quella porta e tutto il resto."

 

Stonk.

Sasso morale sulla testa di Zuppo.

Borbottò tra se e se senza rispondere e guardò altrove, con i piedi giunti in attesa di questo stra maledetto ufficiale.

Quando Nono si interessò al bel nudo elfico, lui chinò il capo con uno sfogo di sconforto.

 

Non lo aveva fatto apposta...anzi no!

LO AVEVA FATTO PER SALVARLI, cribbio.

 

 

Ri-Sigh..

Mormorò depresso al compagno sull'attenti.

 

-La prossima volta vi venite a salvare da soli....uhf.-

[Sey]

Al solo sentire la parola "Non morti" il sangue di Velen raggelò improvvisamente. Erano il suo peggiore incubo, nonostante avesse imparato a conoscerli con i suoi studi, il pensiero di quello che i necromanti avevano fatto a lui ed alla sua stirpe usando quelle creature era un orrore troppo grande da dimenticare.

 

Parla a Nono: "Si... lo ho percepito venendo qui... anche se fortunatamente non sono stato attaccato. Tuttavia..."

 

S'interrupe volgendo uno sguardo a Zuppo ed a Darth che sembravano non voler partecipare alla conversazione.

 

Parla a Nono: "Porto delle notizie molti importanti, credo che gli eventi accaduti al villaggio di Faelin siano solo l'inizio di qualcosa di molto più pericoloso ed oscuro..."

 

Si guardò intorno un po' spazientito, dopo la sua fuga aveva sempre il terrore di essere seguito.

 

Parla a Nono: "Devo parlare anche con Darth riguardo la sua spada, è molto importante..."

[Clouds]

La notte passò fugace alle fine. Avevamo spiagato anche ad Arlette le rivelazioni del sacerdote-topo, dopodichè avevamo deciso di raggiungere gli altri alla caserma. Durante la strada in ogni caso, arrivarono alle nostre orecchie voci riguardanti un mostruoso Elevaan. Una cosa era sicura, quei tre non erano fatti per tenere un profilo basso. Sopratutto l'elevaan era una minaccia costante a tutto ciò che poteva essere ricondotto alla parola "segretezza".

Non badai alla domanda del mago, che fosse stato lui o no non contava, ciò che importava era che ne fosse tranquillamente capace.

Osservai invece il figuro che affiancava il resto del nostro gruppo: un elfo dalla chioma blu, di sicuro non passava inosservato. Parlai piano in mezzo ai due che mi si paravano vicino.

 

SUSSURRA: Non una parola davanti all'elfo di quello che abbiamo scoperto... non sappiamo chi sia e se possiamo fidarci...

 

Intanto ascoltò le parole della guerriera dai capelli rossi: erano riusciti a farsi accogliere nella milizia. Questo avrebbe significato poter ottenere qualche informazioni in più, sempre se fossero riusciti a farlo.

[Guardian of Irael]

... tuttavia alle ultime parole dell'elfo si voltò di scatto. Lo osservò un po' interdetto, poi si sciolse e parlò al compagno.

 

PARLA a bassa voce: qualcosa su di "lei"? Capisco... ora non possiamo parlarne liberamente, dobbiamo attenerci alle regole della milizia ed attendere gli ufficiali, qui poi non è il luogo adatto, durante la pausa troveremo un luogo più appartato per aggiornarci. Incontriamoci più tardi... non voglio destare attenzione od essere richiamato.

 

Diede qualche rapida occhiata alla folla, scorse poi con lo sguardo gli altri arruolati per vedere che gente lo avrebbe poi affiancato in battaglia e tornò sulla posizone di attesa.

[AsprusT26]

Nathern ascoltò il chierico che gli suggeriva di fare attenzione all'elfo. Era un consiglio saggio, ma lo innervosì comunque perché questo non l'avrebbe che rallentato; voleva lasciare al più presto quella compagnia. Si chiese quale fosse il modo migliore di parlarne a quei tre senza insospettire l'orecchie a punta dalla chioma blu.

 

Avvicinandosi al trio, Nathern sollevò la mano sinistra, salutando, per avere l'attenzione dei due guerrieri e l'Elvaan. Poi parlò, cercando sempre di non accennare alle loro scoperte la notte prima.

 

PARLA: - Salute a voi. Come potete vedere, siamo ancora qui... abbiamo da dirci molte cose.

 

Guardò l'Elvaan, che sembrava in subbuglio per qualcosa che solo lui sapeva.

 

PARLA: - E credo che anche voi abbiate da dire qualcosa, eh? (Sogghigna)

 

Nel frattempo origliò quel che disse l'Elfo dalla chioma blu. Captò strascichi di informazioni, circa un villaggio di nome Felin e una spada. Nulla di interessante o importante.

[Testament]

il gruppo era riunito.

 

PARLA A GRUPPO 2 - E' un piacere vedervi sani e salvi, confesso che ero un po' preoccupata. Permettetemi di presentarvi il nostro amico Velen, ci eravamo separati temporaneamente.

 

Poi si rivolse a Velen indicando i nuovi arrivati

 

PARLA A VELEN - Queste persone ci hanno aiutato a combattere un assalto di non-morti mentre arrivavamo in città, il signor Nathern, la signorina Arlette e il sacerdote Cloud. Diciamo che stavamo raccogliendo informazioni su quanto sta accadendo in città.

PARLA DI NUOVO A GRUPPO 2 - a tal proposito... sì qualcosa l'abbiamo scoperta. Un necromante si è barricato nell'Ashariath prendendo diversi ostaggi e tenendo impegnata gran parte della fanteria. Allo stesso tempo la città è sotto attacco e qualcosa di non umano si aggira nottetempo seminando morte. A voi com'è andata? Cosa celava la "camera maledetta"?

[Impaled Janus]

Ora era certa che fosse un loro alleato... non era certa di potersi fidare, ma se quel gruppo era così convinto, valeva tentare. Fece la solita leggera flessione del busto per presentarsi, per poi dedicarsi alla spiegazione... almeno di quello che era successo a lei, non era convintissima di aver capito le vicende vissute dai due incantatori.

 

PARLA A GRUPPO 1: È uno fidato, sì? Diciamo che non siamo il gruppo più socievole del mondo, e la situazione si fa sempre più spinosa.

 

Dopo aver aspettato l'eventuale risposta positiva, continuò:

 

PARLA A GRUPPO 1: Comunque: Noi, sani e salvi... era solo ovvio. Invece di voi abbiamo probabilmente sentito qualcosa... vi siete cacciati in qualche guaio, per caso? Nulla che riguardi un certo Elvaan mostruoso, immagino. In ogni caso mi fa piacere siate sopravvissuti all'esperienza in milizia. Anche se, visto che siete stati arruolati, ciò è molto opinabile. E... altri necromanti e abominazioni? Dannazione. Spero possano aspettare, non posso andare da nessuna parte senza armatura e con questo vestito. Mi scusi, Nono. Dobbiamo fidarci della milizia. Che poi... siete voi, ormai.

 

Sfoderando il suo classico sorriso sardonico riprese il discorso, facendo però loro cenno di spostarsi almeno un po' dalla caserma. Non era affatto conveniente parlarne lì.

 

PARLA AL GRUPPO 1 (sottovoce per non farsi sentire dal popolo): Per quanto riguarda ieri. La stanza ci è sembrata molto nell'ordinario, almeno inizialmente. Abbiamo istituito dei turni di guardia, naturalmente, così io e Gabriel siamo andati a dormire per primi. Nel frattempo Nathern ha osservato più a fondo. Quello che è successo a noi due ha dello straordinario. Ci siamo ritrovati una sorta di sogno, io in versione Falconiana e Gabriel come Elvaan. Nessuno dei due poteva dire la verità e in realtà non abbiamo capito subito cosa fare... lì abbiamo incontrato una sorta di topo-umano intento ad aggiustare delle statue, senza memoria. Personalmente ho subito ipotizzato fosse uno dei guerrieri che avevano combattuto col necromante. Gabriel ha provato a dare una mano al topo, ma credo abbia sbagliato qualcosa e poi è svanito, lasciandomi lì da sola a fronteggiare un'armatura il cui interno era composto da vermi, che aveva come unico scopo distruggere l'opera della creatura. Poi sono stata svegliata anche io.

Aspettò un breve momento, sperando che gli altri due la fermassero. Quella dopo era la parte che aveva capito di meno, in fondo non era neanche stata presente.

 

PARLA A GRUPPO 1 (sempre sottovoce): Nel mentre Gabriel e Nathern avevano trovato un topo nel bagno, in una ragnatela. E dei buchi formati da dei vermi che potrebbero essere ancora in giro. Ricorda niente? Comunque poco dopo essere stata svegliata, sono scesa a prendere una boccata d'aria in strada. Ne avevo bisogno.

Mi hanno raccontato dopo che, scrutando i pensieri del topo, hanno scoperto tutti gli avvenimenti precedenti alla sua trasformazione. Perchè, sì, il topo era davvero uno degli avventurieri che avevano ucciso il necromante. Diciamo che a loro non è andata affatto bene. Per niente bene. Mi hanno descritto brevemente cosa: due persone, un uomo con un bastone bianco e una donna, cercavano un ciondolo che il gruppo aveva sottratto al necromante e per trovarlo... uno è morto. L'altro è stato trasformato in topo. Per poi morire. Non sono andati per il sottile.

 

Poi si guardò bene intorno. Non si sentiva sicura di dare l'ultima importante notizia.

 

PARLA A GRUPPO 1: Ci sarebbe anche dell'altro. Ma... non qui, non posso proprio qui. Forse Gabriel può parlarvene con altri mezzi. È importante. Molto. E se c'è qualcosa che non avete capito... riferitevi sempre a lui. *indicando il chierico*

 

 

EDIT: Mi sono confuso coi gruppi. Ehi, non eravamo noi il gruppo 1? Test spodestatore!

Edited July 17, 2011 by Impaled Janus

[VAL]

Finita la spiegazione di Arlette, dalla caserma escono tre uomini, due di loro indossano armature rosse pesanti mentre il terzo, al centro, porta una veste lunga di colore verde con un matello blu scuro.Essi si dirigono immediatamente nella direzione del cortile e alla loro vista i vari soldati in attesa si allineano formando file ordinate. Gli estranei vengono fatti uscire dal cancello d'ingresso, mentre tra le reclute passano alcuni sussuri.

 

"Chi è quello? Non indossa i nostri stemmi." Chiede uno.

"E' il gran maestro dei maghi di Artesia. Si chiama Sennar, però pensavo si trovasse a difendere l'Ashariath."

 

 

Velen, Arlette, Gabriel e Nathern vengono fatti uscire e si ritrovano tutti e quattro fuori in strada, impossibilitati sia a vedere cosa succede nel cortile ( le mura perimetrali del cortile sono solide e belle alte) sia a sentire quello che viene detto ai soldati. Possono, intanto, interagire tra di loro e aspettare, oppure andarsene.

 

 

 

Quanto segue è quindi dedicato solo a Nono, Darth e Zuppo.

 

Sennar fa un passo avanti e prende la parola. I due soldati in armatura dietro di lui ( probabilmente due ufficiali) attendono in silenzio. Quello che viene "definito un mago" è fisicamente un uomo maturo, sui quarant'anni ( forse qualcosa in più) e piuttosto alto. Non ha con se bastoni o altre armi evidenti. Forse un pugnale nascosto da qualche parte nella cintura.

 

http://img4.imageshack.us/img4/1681/50607709.jpg

 

 

SANNAR PARLA A TUTTI: Sennar di Randia, attuale guida dei maghi di Artesia. Porto brutte notizie che tuttavia avete il dovere di conoscere. La battaglia all'Ashariath è vinta e il negromante che l'aveva occupato è stato sconfitto. Sfortunatamente, prezzo della vittoria è stato alto. Tutti gli ostaggi all'interno dell'edificio sono morti... Non siamo riusciti a salvarli.

 

Il mago volge un breve sguardo ai soldati in armatura dietro di lui, che rimangono quasi immobili dentro alle loro armature.

 

SENNAR PARLA A TUTTI: Non è questo il motivo per cui sono qui. Sebbene il negromante sia caduto, i non morti che costituiscono la sua armata continuano a muoversi... Abbiamo cercato di fermare l'avanzata di quelle creature, ma per quanto ne distruggiamo, altri li sostituiscono in un ciclo senza fine.

 

Il mago si ferma ancora abbassando la testa.

 

SENNAR PARLA A TUTTI: Al tramonto... Al tramonto di oggi, un esercito di Non-morti avrà raggiunto le porte di Artesia. L'assedio è inevitabile.

 

 

A questo punto uno dei due cavalieri avanza a sua volta portandosi accanto al mago.

 

CAVALIERE ROSSO PARLA A TUTTI: Una cosa è chiara... NOI NON FUGGIREMO. Questa è una città del regno di Zelgaia e noi siamo i migliori guerrieri dell'intera Milea. Abbiamo a disposizione un giorno solare per prepararci e sfrutteremo ogni minuto possibile.

 

Guerrieri , maghi e sacerdoti collaboreranno per preparare le difese, mentre alcuni gruppi scelti tra di voi si occuperanno di indagare sui misteriosi nemici che stanno minando la tranquillità della nostra città. E' probabile che sia tutto parte di un unico disegno e non possiamo permetterci di combattere un assedio con un nemico interno di cui non sappiamo niente. Le difese di Artesie dovranno essere impenetrabili e le nostre menti libere da ogni dubbio o timore.

 

E' IMPERATIVO... Che entro sera di oggi venga fatta luce sul nostro misterioso nemico.

 

Il cavaliere estra una pergamena dalla borsa e inizia una rapida suddivisione dei ruoli soldato per soldato. Ad alcuni viene dato il compito di avvertire gli abitanti, ad altri di pattugliare le strade, ad altri ancora di cercare indizi nel condotto fognario, sgradevole, ma non da escludere.

 

Tra i nomi pronunciati spuntano fuori anche quelli di Zuppo, Nono e Darth con il compito di aggregarsi a chi gestisce le indagini sugli omicidi notturni.

 

CAVALIERE PARLA A TUTTI: Coloro incaricati di indagare sugli omicidi saranno sotto il comando del maggiore Sebastian. Il cavaliere indica un uomo barbuto in lontananza messo in disparte ad osservare la scena tenendosi appoggiato al muro della caserma.

 

 

CAVALIERE PARLA A TUTTI: I restanti soldati che non ho chiamato saranno sotto i miei ordini e quelli del gran maestro Sennar. Vista la natura magica della minaccia, avremo bisogno anche della sua esperienza per preparare la città all'assedio. Fatevi trovare tra 10 minuti alle porte di Artesia. Il Salone reale resterà chiuso mentre il mercato e agli altri negozi sarà concesso lavorare fino alle 12 di tarda mattinata.

 

Ci sono domande?

Edited July 18, 2011 by VAL

[AsprusT26]

Appena Arlette finì di riassumere quello che avevano scoperto la notte precedente, dalla caserma uscirono due Soldati Artesiani che scortavano un terzo uomo, che sfoggiava un mantello blu come la notte, dall'aria austera e importante. Nathern ebbe il tempo di ascoltare solo qualche sussurro delle reclute nel cortile, che lo indicavano come un mago, il Gran Maestro dei Maghi della città...

 

PENSA: "Dev'essere un mago davvero potente e abile per ricoprire tale caric--"

 

...prima che lo spingessero fuori assieme alla folla di curiosi e ai suoi compagni e all'Elfo di nome Velen, e gli chiudessero il cancello in faccia. Per il trattamento subito, il vecchio ringhiò, arrabbiato, e l'occhio malato scintillò cupamente. Dal cortile provenivano dei borbottii, incomprensibili a causa dello spessore delle mura e della cancellata, e del sciamare della folla. Rimase a guardare il cancello per un po', poi si voltò e guardò Arlette e Gabriel.

 

PARLA ad Arlette: - Dannazione, non ha fatto in tempo ad avvertirli del fatto che la donna del ricordo fosse...

 

Si interruppe. L'Elfo era con loro.

 

PARLA al Gruppo: - L'unica cosa da fare, ora, è entrare in questa dannata caserma e raccontare tutta la storia al primo disposto ad ascoltarla. E... fare quattro chiacchiere con la "Bambina magica". Ho proprio bisogno di scambiare qualche convenevole con lei.

[Impaled Janus]

Fece appena in tempo a riassumere il tutto, che fu costretta a lasciare il cortile della caserma. Questo la irritò enormemente. Ma poteva andare peggio. Poteva essere stata arruolata.

 

PENSA: Non ho fatto in tempo ad avvertirli! E se fossero stati messi nel gruppo insieme a lei, e lei avesse saputo qualcosa del loro contatto con noi? Dannazione!

 

Notò subito che anche il vecchio era irritato quanto lei. E per le stesse ragioni. Lo capiva, eccome se lo capiva. Ma non era convinta del suo "piano".

 

PARLA A NATHERN: Spero lei stia scherzando. Raccontare questa storia? Quale storia? Nessuno ci crederebbe. Siamo una mercenaria vestita come una donna da strada, un vecchio e un chierico di un ordine che odia questa città. Si metterebbero a ridere. E "quella bambina" è in alto, secondo me. Sarebbe come puntare il dito contro un, che so, generale. Rischiosissimo. Dobbiamo continuare per conto nostro. O aggregarci all'altro gruppo, nel caso siano stati messi insieme a fare un compito che è utile alla nostra indagine personale.

Poi riguardò con disprezzo le sue vesti e aggiunse:

 

PARLA A GRUPPO: E se non si fosse capito, ho bisogno di cambiarmi e di comprare qualcosa di nuovo. Qualsiasi cosa. E un'armatura. Potremmo fare visita al fabbro! Il figlio vive qui, magari sa qualcosa!

 

Si accorse quindi che aveva praticamente dimenticato l'elfo. A dirla tutta gli elfi non le piacevano molto, ma fece buon viso a cattivo gioco e si presentò con più cura.

 

PARLA A VELEN: Non ci siamo presentati a sufficienza prima. Sa, la fretta, tutte le vicende degli ultimi tempi... Arlette, in ogni caso. E se non si fosse capito, questa spada è il mio lavoro. *mostrando la sua lama* Cioè, non questa. Questa è provvisoria. E sono qui davvero per caso. Lei invece? Come ha conosciuto gli altri? Sempre se non le dispiace parlare di sè.

 

La curiosità ebbe il sopravvento.

[AsprusT26]

Ascoltò le argomentazioni della guerriera con frustrazione crescente. Si morse la lingua, cercando di mantenere un tono educato.

 

PARLA: - Sciocchezze. Non vedo il perchè non dovrebbero crederci; portiamo delle notizie su un caso su cui loro, la Milizia, ha indagato e ha addirittura perso un loro milite. Forse richiederanno delle prove, bene, noi parleremo dei buchi nel muro, i loro maghi potranno vedere che sono stati prodotti da bestie magiche. È un peccato che il topo sia morto, però... su quello potranno darci qualche problema. Al massimo potremo parlare di quel che è certo. Ma non vedo il perchè almeno non debbano ascoltarci. Se sono un'istituzione seria, dovranno almeno sentire quel che abbiamo da dire.

 

Fece una pausa, poi riprese a parlare.

 

PARLA: - Il problema vero è la "Bambina magica". Può, effettivamente, essere un ufficiale, il che complica le cose. Il topo è morto, l'unico che poteva in qualche modo "testimoniare" la sua implicazione nella faccenda. Dovremo far noi, forse... potrei charmarla, come ho fatto ieri sera all'oste, ma essendo una maga potrebbe difendersi... è quello a cui sto pensando da quando ho bevuto l'ultimo sorso della mia colazione, stamattina.

 

Cambiò il discorso, e si scosse tutto.

 

PARLA: - Ad ogni modo, non credo che tenere segreta la storia o ignorarla sia una buona idea! Raccontiamola, benissimo, poi decidiamo cosa fare, ma non possiamo far finta che tutto ciò non ci riguardi.

 

Degnò di uno sguardo fugace l'Elfo. Gli premevano altre faccende che fare conoscenze, al momento.

[Sey]

Quelle guardie erano arrivate proprio nel momento meno opportuno. Doveva assolutamente parlare con i suoi amici e adesso non sapeva neanche come raggiungerli e dubitava di poter trovare un'altra occasione. Piuttosto sconfortato, Velen spostò la sua attenzione sulle "altre conoscenze" che Darh e gli altri avevano fatto durante la loro avventura. Tuttavia, l'elfo non era disposto a parlare tranquillamente con degli estranei, visto da cosa fuggiva...

 

Parla ad Arlette: "Io sono Velen Shadowsong e sono stato per un po' di tempo un compagnio di viaggio del signor Darth, del signor Zuppo e della signora Nono per una... missione di salvataggio..."

 

Detto questo guardò il cancello dietro di sè, con aria preoccupata...

[Zuppo]

Ehi, proprio ora che si stava interessando a vicende diverse dall'Elvaan mostruoso? UFFA!

Guardò bieco il maghetto stra pompato entrato di scena ora e si mise sull'attenti grattandosi la fronte.

 

Dunque il risultato dei loro sforzi, quelli della milizia si intende, era che avevano fatto massacrare tanta gente ed ora c'erano Tanti morti come nemici.

....

Perchè tutto questo gli sembrava tanto sciocco? Oltre a poveri pezzi di carne non avevano altro modo per combatterli? Uhff..

 

Quando si lavora contro un negromante, la prima cosa da fare è non mandargli contro eserciti di gente VIVA. La seconda è chiamare il pranzo in camera al suddetto, servito con crisantemi e rosari di sorta.

Almeno credeva che non gli piacevano troppo tutte quelle cose che gli ircordano di essere un orribile mago zombie putriscente e morto.

UNO SPECCHIO!

 

Doveva verificare che effetto gli faceva specchiarsi! Insomma, non era un vampiro dunque si rifletteva!

Poteva morire di paura!!!

 

 

Già, già...!

 

Annuì tra se e se, ma i suoi pensieri si dissolsero quando fu nominato nel gruppo degli investigatori fognari. Fognari credo..in realtà Forse anche fognari.

Sospirò scocciato. Piano..per non farsi sentire. Che scocciatura....ma sempre meglio che picchiare teste calve senza occhi per tutta la giornata.

 

-..Credete ancora che sia stata una buona idea...?-

Borbottò. La sua opinione era lampante.

[Clouds]

Osservai l'evolversi della stiauzine. Situazione che per quanto mi riguardava, non si metteva al meglio. L'Elevaan al momento si trovava dietro alte mura di pietra e un portone enorme. Arlette continuava a dare informazioni all'elfo, come fosse un fidato compagno che non vedeva da anni... a volte quella ragazza non la riuscivo a capire. Nathern invece, sembrava stranamente agitato e voglioso anche lui di spifferare tutto.

 

PARLA a Nathern: Ora falla finita, mago... Ti ritenevo abbastanza saggio da non gettarti a capofitto come fanno altri del nostro gruppo!!! feci un cenno verso Arlette come ho già detto, non sappiamo chi sia coinvolto in questa storia. Se parliamo con la persona sbagliata, addio, rischieremmo seriamente la vita, oltre a perdere per sempre la possibilità di venirne a capo...

 

Lo osservai.

 

PARLA a Nathern: ... e tu questo non lo vuoi, dico bene???

 

In effetti il vecchio sembrava più voglioso che mai di scoprire la verità. Il che in parte riguardava anche me: un negromante era una parte fondamentale di ciò che facevo della mia vita.

 

PARLA a Nathern: L'Elevaan è chiuso qui dentro... non andrà di certo via lanciandosi dalle mura. Quindi ora cerca di calmarti e pensiamo a come comportarci... feci una pausa, in cui scrutai sotto il cappuccio del mago ... per quanto riguarda farla parlare... mettimela davanti e ti farò dire tutto ciò che vuoi sapere.

[Testament]

Notizie importanti sui fatti di Faenil e sulla Levaitan... Nono era un po' preoccupata, ma le chiacchiere erano finite bruscamente.

 

Mentre i comandanti parlavano, in lei montava una rabbia mista a orgoglio che prendeva il posto di ogni preoccupazione.

 

Ora erano in questa città e stavano per affrontare una crisi molto grossa, qualsiasi altro problema passava in secondo piano.

 

Strinse la mano sull'elsa della propria spada.

 

PENSA - Questa è una città sulla quale la mamma ha investito molto, una città del mio regno. Non permetterò che un negromante o chiunque altro ne metta a rischio l'incolumità!

 

Ripensò alle indagini che dovevano svolgere... entro il tramonto. Ma se quell'essere di giorno si disfaceva e agiva solo la notte... era tutto inutile?

 

SUSSURRA A DARTH - Ma se l'assassino di giorno... non esiste, come faremo a scoprire qualcosa prima del tramonto?

Edited July 20, 2011 by Testament

[Guardian of Irael]

Ancora pochi pensieri alle scoperte sulla Levaitan e poi fu pronto ad ascoltare quel che gli ufficiali avevano da dire. Cercò di memorizzare le parole. Avevano il compito di indagare sugli omicidi notturni... proprio là dove avevano lasciato le tracce la notte precedente...

 

Notò quella che sembrava tensione in Nono, ma non fece in tempo a parlare che la guerriera si pronunciò per prima.

 

SUSSURRA a Nono: giorno... è possibile che nei posti oscuri come le fogne o comunque dove non passa la luce il nemico possa trovare rifugio, non è detto che scompaia nel nulla. Se si disgregasse proprio per filtrare sotto il terreno? Là dove sono le fogne? Ringraziamo comunque che non sia già arrivato il tramonto o saremmo già in guerra ed impreparati. La peggiore delle situazioni: attacchi dall'interno e dall'esterno, cerchiamo di risolvere i problemi interni od almeno scoprire qualcosa di veramente utile... forse sconfiggendo chi è dietro tutto questo...

Non gli piaceva la possibilità di dover scendere laggiù per indagare sul nemico... se fosse stato per qualche fiera troppo cresciuta o dannosa non avrebbe atteso altro, ma era la guerra, contro cadaveri.

All'improvviso il pensiero della sorella come cadavere l'attraversò insieme ad un brivido gelido. Distolse lo sguardo per distrarsi e lo posò sul maggiore per capire che tipo di superiore si trovasse davanti

[AsprusT26]

Il vecchio guardò con odio il chierico di fronte a lui.

 

PARLA: - Bah! Non ho alcuna intenzione di "gettarmi a capofitto" in questa storia, che anzi mi disgusta terribilmente. Ma ho premura di farla finita! Ho perso fin troppo tempo.

Per quanto riguarda, ne sappiamo abbastanza su chi è coinvolto... quell'Elvaan e... il mago con il bastone bianco. L'Elvaan era con lui, quella notte, quindi dev'essere una sua complice. Basta interrogarla, o farla interrogare, e forse ella rivelerà finalmente dove egli si trova.

Ma come ho già detto, se l'Elvaan ricopre una posizione importante in questa baracca, sarà più difficile farci credere, e se poi è anche una maga esperta, beh... voglio proprio vedere come la convincerai a dirti quello che sa, trucco magico o no.

 

Fece una pausa.

 

PARLA: - Come comportarci? Per prima cosa dobbiamo entrare in questa baracca, mi sembra; è un punto fisso. Se vuoi parlare con lei, accomodati. Se ci sono le sue bestie attorno, forse sarà più difficile, perché non conosco le qualità magiche di quegli animali... tranne, ovviamente, il tasso... e Chronos sa solo che cosa siano in grado di fare.

[VAL]

[PER NONO, DARTH e ZUPPO]

 

Nessun soldato prende la parola e il capitano delle guardie capisce che non ci sono domande a cui deve rispondere. Si rimette dunque in riga con l'altro ufficiale e il mago parlando nuovamente.

 

CAVALIERE ROSSO PARLA A TUTTI: Bene. Qualsiasi cosa dovesse succedere, ricordatevi che siamo guerrieri di Zelgaia. Siate coraggiosi perchè la vita degli abitanti dipende dalla vostra determinazione.

 

Potete andare.

 

I tre uomini si allontanano dal cortile per tornare in caserma. I soldati non chiamati si mettono immediatamente in marcia verso le porte della città, gli altri rimasti si consultano tra di loro o si avvicinano al maggiore Sebastian per avere disposizioni. I soldati rimasti nel cortile per occuparsi del caso siano circa una ventina ( compresi Nono, Darth e Zuppo).

 

I cancelli vengono riaperti mentre il cortile si svuota. Adesso, per gli estranei, è nuovamente possibile rientrare nel guardino della milizia.

 

 

[NOTA DEL GM]

Potete nuovamente interagire fra di voi.

Edited July 21, 2011 by VAL